Jujutsu Kaisen, la serie battle di Gege Akutami, continua ad essere uno dei maggiori successi dell’editore Shueisha degli ultimi anni, non solo per quanto riguarda le vendite del manga (che continua a macinare numeri impressionanti) ma anche e soprattutto per l’impatto che i suoi personaggi hanno assunto nell’immaginario collettivo: basti pensare alle numerose iniziative riguardanti i personaggi di Kento Nanami e Satoru Gojo, che con la loro scomparsa hanno scosso il fandom e dato origine a numerose e curiose iniziative popolari.
Se il fascino dei suoi personaggi non si ferma, coadiuvato anche alla popolarità della trasposizione animata, il capitolo 243 di Jujutsu Kaisen, uscito qualche settimana fa, ha rappresentato evidentemente uno spartiacque nella progressione narrativa del manga. Distratto dal potere Comedian di Fumihiko Takaba Kenjaku, il “mastermind” dietro gli eventi di Shibuya e del Gioco di Sterminio, è stato sconfitto da Yuta Okkotsu che gli ha tagliato la testa.
Lo stesso Kenjaku ha dichiarato di non essere più in grado di utilizzare il corpo di Suguru Geto, ma ha anche aggiunto che qualcuno erediterà la sua volontà. Dal momento che riteniamo che il personaggio di Kenjaku abbia ancora un ruolo importantissimo da giocare all’interno della trama di Jujutsu Kaisen, è probabile che stiamo per assistere all’attivazione della sua Tecnica Maledetta originaria, il cui nome e le cui condizioni non sono ancora note.
Nel corso degli avvenimenti compresi fra il capitolo 133 e il 137, durante i quali Kenjaku ha sostanzialmente rivelato le proprie intenzioni e dato informalmente inizio al Culling Game risvegliando i non-Stregoni marchiati, ci è stato spiegato che Kenjaku è in grado di trapiantare la propria coscienza all’interno dei corpi posseduti e di accumulare ricordi, Energia Maledetta e tecniche innate dei suoi vessel. Quale sarà la sua prossima mossa?
Il ritorno di Mahito?
In un altro articolo abbiamo ipotizzato che l’obiettivo di Kenjaku, ora che è stato decapitato, possa essere quello di impossessarsi del corpo di Yuta Okkotsu, Stregone dotato del potenziale per superare Satoru Gojo: ironicamente, in questo modo il villain di Jujutsu Kaisen riuscirebbe a concretizzare il piano originario di Geto di ottenere il potere di Yuta. Ma, in attesa di scoprire quali siano i limiti e le condizioni della sua Tecnica Maledetta, e ipotizzando che possa avere difficoltà a uccidere Yuta ora che è impossibilitato a utilizzare il suo vessel, è giusto anche prendere in considerazione ipotesi alternative.
Dopo aver ricoperto il ruolo di villain “secondario” per buona parte della prima sezione di Jujutsu Kaisen, il pericolosissimo Mahito è stato assorbito da Kenjaku nel capitolo 133, dopo essere stato sconfitto da Yuji Itadori con l’aiuto di Aoi Todo, grazie alla tecnica Manipolazione degli Spiriti Maledetti. In questo modo Kenjaku è stato in grado di utilizzare Trasfigurazione Oziosa per attivare i non-Stregoni marchiati, passaggio fondamentale per il suo piano di trasformazione del mondo.
Il ruolo di Mahito all’interno del Grande Piano di Kenjaku era quindi di primaria importanza. Sappiamo, tuttavia, che Kenjaku è in grado di “liberare” le Maledizioni intrappolate dal suo potere per utilizzarle all’occorrenza. Del potere originario di Kenjaku, al contrario, sappiamo poco o nulla: non siamo a conoscenza del suo nome né degli elementi necessari all’attivazione di suddetta Tecnica.
Un’ipotesi alternativa potrebbe quindi essere che Kenjaku intenda usare Mahito come vessel, temporaneo o meno, per sconfiggere Yuta e tornare a occuparsi del proprio piano di trasformazione del mondo. Data la frase pronunciata da lui nel capitolo 243 di Jujutsu Kaisen, ci sentiamo di escludere che con “eredità” intenda dire che si limiterà a risvegliare Mahito per usarlo in battaglia, mentre è più verosimile che la sua intenzione sia di trapiantarsi all’interno di un nuovo vessel.
Un vessel di Kenjaku deve essere necessariamente umano? Non lo sappiamo, ma certamente nell’ambito delle numerose Maledizioni viste sinora in Jujutsu Kaisen Mahito rappresenta una eccezione. Partendo dal presupposto che Mahito è la Maledizione più umana di tutte (poiché è nato direttamente dall’idea che l’umanità ha di sé stessa) e assumendo come canonico il dettaglio del colore del suo sangue, rosso come quello umano a differenza di quello degli Spiriti Maledetti, di colore violetto, potremmo immaginare che in ogni caso Mahito sia potenzialmente compatibile con il potere di Kenjaku.
Il ritorno del personaggio, inoltre, così rilevante nella prima parte di Jujutsu Kaisen e svanito dalla narrazione lasciando una serie di conflitti emotivi e narrativi sostanzialmente irrisolti, permetterebbe a Yuji di avere con lui la propria resa dei conti e di vendicare la morte di tanti suoi amici, come ad esempio Junpei e Nanami.