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La classifica dei 20 studi d’animazione preferiti dai fan giapponesi

Da ormai parecchi anni ci siamo resi conto di quanto sia impressionante la disparità di giudizio tra i fan nipponici e quelli d’oltreoceano per quanto riguarda l’apprezzamento o meno degli anime prodotti nella terra del Sol Levante.
Vi sono molte opere che in madrepatria riscuotono un incredibile successo, ma che in occidente vengono poco considerate e viceversa.
Di conseguenza, pure il gradimento degli studi d’animazione, e quindi in maniera indiretta del personale stesso, dietro le suddette opere varia parecchio tra il nostro punto di vista ed il loro.

Sul sito Ranking.Net, il quale si occupa di stilare classifiche dei più svariati generi e argomenti, è stato di recente proposto un sondaggio all’interno del quale veniva chiesto a tutti i membri partecipanti di esprimere il proprio giudizio nei confronti dei propri studi d’animazione preferiti, secondo la loro opinione.
Il sondaggio è stato svolto da 9357 persone alle quali è stata data la possibilità di votare per ben tre volte, ottenendo quindi ben 28071 applicazioni.

Alcune di queste posizioni potrebbero risultare veramente fuori luogo per noi fan d’oltreoceano dell’animazione nipponica.
Tuttavia, nonostante la pool di soggetti votanti non particolarmente ampia, questi tipi di sondaggi sono spesso indicativi di una tendenza o di un gradimento generale che, con l’aumentare delle votazioni, vedrebbe la sua gerarchia consolidarsi invece che venire soverchiata.

20 studi d'animazione preferiti dai giapponesi

Quindi, bando alle ciance, partiamo dal fondo per poi scalare tutta la classifica:

20. GAINAX

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Il leggendario e ormai sciolto studio GAINAX si ritrova all’ultimo posto di questa classifica.
Il padre di Neon Genesis Evangelion, FLCL, Tengen Toppa Gurren Lagann e molti altri ancora a quanto pare è rimasto solo un lontano ricordo per i fan giapponesi.

19. Pine Jam

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Ancor più sorprendente dell’ultima posizione di GAINAX, vi è la 19′ di Pine Jam, uno studio non molto famoso che negli ultimi anni non ha sfornato opere che hanno fatto particolarmente breccia nel cuore del pubblico occidentale.
Tra il loro repertorio abbiamo Just Because!, Gamers! e Gleipnir; il recente successo in madrepatria di quest’ultimo potrebbe essere uno dei motivi primari per i quali Pine Jam sia riuscito a farsi largo all’interno di questa classifica.

18. J.C STAFF

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Ecco il primo vero colosso dell’animazione nipponica ancora in attività.
A dirla tutta, con opere del calibro di Toradora!, Food Wars, Prison School, A Certain Magical Index e A Certain Scientific Railgun sarebbe stato logico aspettarsi una posizione più alta per J.C STAFF.
Può darsi che anche i fan nipponici siano rimasti scottati dalla delusione causata dalla seconda stagione di One Punch Man.

17. Pierrot

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Al 17′ posto troviamo Pierrot, uno degli studi più altalenanti per quanto riguarda il gradimento del pubblico occidentale.
Padre di colonne portanti dell’animazione nipponica quali Naruto, Lamù e Great Teacher Onizuka, Pierrot si è anche tuttavia contraddistinto per aver “rovinato” con i propri adattamenti opere amatissime dai fan come Bleach, Tokyo Ghoul e YuuYuu Hakusho.
Insomma, una posizione controversa per uno studio controverso.

16. SILVER LINK

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Strano a dirsi, ma trovare questo studio così in basso all’interno della classifica è qualcosa di inaspettato.
SILVER LINK è uno dei più grandi nomi per quanto riguarda la produzione di anime slice-of-life moe di cui il Giappone va matto.
Dallo studio padre di opere come Non Non Biyori, Rakudai Kishi no Cavalry, Baka to Test e Kokoro Connect (i quali sono tutti anime di successo in madre patria) era lecito aspettarsi una posizione più alta.

15. Khara

Khara

Studio Khara, fondato da Hideaki Anno dopo la sua separazione con Gainax, si aggiudica il 15′ posto.
Quest posizione all’interno della classifica va, probabilmente, a contestualizzare il metro di giudizio utilizzato dai fan giapponesi; Khara è lo studio che si è preso carico di Evangelion e dei suoi rebuild, che sono sicuramente più freschi nella memoria degli appassionati e che, possibilmente, ai nipponici sono piaciuti di più del prodotto originale.

14. TRIGGER

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Nonostante gli anime di questo studio lascino spesso l’amaro in bocca per colpa di alcune prese di posizione a livello narrativo, è innegabile che Trigger per quanto riguarda il lato tecnico è una garanzia.
Show come Promare, Little Witch Academia, Kill la Kill e SSSS.Gridman sono in grado di far emozionare lo spettatore tramite i suoi occhi ed il suo cuore ancor prima che col suo cervello.
L’eccentricità dei suoi design e la “tamarraggine” delle sue scene d’azione sono iconiche all’interno dell’animazione giapponese, indi per cui Trigger si merita di diritto di stare in questa classifica.

13. White Fox

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Al 13′ posto troviamo White Fox, uno dei gruppi che negli ultimi anni è stato maggiormente in grado di portate prodotti di pregevole qualità con costanza.
Padre di anime amatissimi dal pubblico come Steins;Gate, Re:Zero, Katanagatari e The Devil is a Part-Timer, White Fox stupisce per non essere riuscito ad aggiudicarsi delle posizioni più elevate.

12. Madhouse

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Solo alla 12′ posizione troviamo uno degli studi più amati in assoluto in occidente.
Madhouse è sinonimo di garanzia e ci ha fornito, nel corso degli anni, anime leggendari come Death Note, Hunter x Hunter (2011), One Punch Man, Parasite, Monster e molti altri ancora.
Vederlo così in fondo a questa classifica è uno shock per il pubblico d’oltreoceano.

11. Shaft

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Lo stesso discorso fatto per White Fox e Madhouse vale anche per studio Shaft.
Il padre di opere storiche come Puella Magi Madoka Magica, Monogatari, March Comes in like a Lion e Sayonara Zetsubo Sensei è uno degli studi più rinomati della produzione animata giapponese, seppur non al massimo del proprio splendore negli ultimissimi anni.
Forse sarà per questo motivo che non è riuscito ad entrare nelle prime 10 posizioni.

10. Sunrise

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A dare il via alla top 10 degli studi d’animazione preferiti da parte dei giapponesi c’è uno degli studi che maggiormente ha influenzato gli anni ’90 e gli anni ’00.
Sunrise, con i suoi pezzi da novanta come Code Geass, Gintama, Cowboy Bebop, Inuyasha e Gundam è una delle pietre miliari intoccabili della storia dell’industria dell’intrattenimento nipponica.
Trovarlo solo alla 10′ posizione è veramente strano, ma può darsi segua lo stesso ragionamento di GAINAX

9. Production I.G

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Questa è un’entrata particolare: padre di anime amatissimi come Haikyuu!!, Psycho-Pass e Ghost in the Shell, Production I.G è rinomatissima per aver partecipato in quanto supporto a molti altri progetti quali L’Attacco dei Giganti, Vinland Saga, Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion, FLCL e tanti altri ancora.
Si può dire che Production I.G non risalti sotto i riflettori, ma la sua importanza e il suo apporto non vanno presi alla leggera.

8. MAPPA

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MAPPA è uno studio nato da pochissimi anni ma che, in altrettanto poco tempo, è subito diventato uno dei moderni colossi dell’animazione giapponese.
Nel giro degli ultimi anni questo studio è stato sempre protagonista nel mondo degli anime con opere del calibro di Banana Fish, L’Attacco dei Giganti, Jujutsu Kaisen, Dorohedoro e molti altri ancora.
MAPPA insomma si sta consolidando come un caposaldo dell’industria e la sua presenza tra le prime dieci posizioni si può considerare più che meritata.

7. Bones

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Alla 7′ posizione troviamo Bones, un altro caposaldo dell’animazione giapponese.
Con i suoi pezzi da novanta quali FullMetal Alchemist: Brotherhood, My Hero Academia, Mob Psycho 100, Soul Eater e tanti altri ancora è di fatti uno degli studi d’animazione più prolifici e più amati dal pubblico.
Considerando la popolarità dell’adattamento animato del manga sui supereroi di Kouhei Horikoshi è peculiare non vederlo più in alto in questa classifica.

6. Wit Studio

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Lo stesso discorso di Bones lo si può riproporre anche per studio Wit.
Quest’ultimo, padre di opere amatissime come L’Attacco dei Giganti (fino alla 3′ stagione), Vinland Saga, Ousama Ranking e Owari no Seraph, è uno degli studi più rinomati soprattutto per l’eccelso personale a suo disposizione e per essere comunemente riconosciuto come uno degli ambienti lavorativi più onesti e sostenibili all’interno del mondo dell’animazione giapponese.
Anche per Wit, data la popolarità di alcuni franchise che ha trattato, la sua presenza in questa classifica è meritatissima.

5. A-1 Pictures

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In 5′ posizione troviamo A-1 Pictures, uno degli studi più prolifici degli ultimi due decenni.
Con opere popolarissime del calibro di Black Butler, Kaguya-Sama: Love is War, Fairy Tail, Blue Exorcist e Sword Art Online era impossibile immaginare questo studio più in basso in questa classifica di rendimento da parte del pubblico giapponese.
Nella fattispecie, l’ultimo elencato è uno dei franchise multimediali più redditizi e di maggior successo della storia del Giappone e quindi è normale che faccia da calamita per le votazioni dei fan.

4. Doga Kobo

Doga Kobo Classifica

In 4′ posizione invece troviamo uno studio che nessuno si sarebbe mai aspettato di trovare a ridosso della top 3.
Doga Kobo segue lo stesso filone produttivo di Silver Link ma era improbabile presupporre di vederlo così in alto.
Le opere più “famose” di questo studio sono Plastic Memories e Himouto! Umaru-Chan che si, hanno una propria nicchia di seguito in occidente, però pur sempre di nicchia si parla.
A quanto pare in Giappone i tipici slice-of-life di Doga Kobo sono consideranti imperdibili, a tal punto da fargli guadagnare una posizione così alta in classifica.

3. P.A Works

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Sul gradino più basso del podio troviamo P.A Works, altro studio molto prolifico e amatissimo sia in occidente che nella terra del Sol Levante.
Padre di opere apprezzatissime quali Angel Beats, Shirobako e Maquia, P.A Works è garanzia di emozioni forti con i suoi anime.
Inoltre, il tocco di Jun Maeda in molti dei prodotti dello studio è un plus che manda molti fan giapponesi in visibilio.

2. Ufotable

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La medaglia d’argento della classifica degli studi d’animazione preferiti dai giapponesi se l’aggiudica Ufotable e non poteva essere altrimenti.
Padre del fenomeno mediatico e commerciale di Demon Slayer e del franchise di Fate che rimane uno dei più redditizi degli ultimi 20 anni, era impossibile immaginarsi Ufotable fuori dal podio.
Prendere opere piene d’azione con scene mozzafiato e sublimarle grazie ad una qualità d’animazione eccelsa è il nome del gioco in casa Ufotable e ciò lo rende uno degli studi universalmente più amati.

1. Kyoto Animation

Kyoto Animation

La vetta, la medaglia d’oro, la cima della classifica se l’aggiudica Kyoto Animation.
Padre di opere amatissime quali Air, Kanon, Clannad (anch’essi figli di Jun Maeda), K-On, A Silent Voice, Violet Evergarden, La Malinconia di Haruhi Suzumiya e molte altre ancora, Kyoto Animation è garanzia di eccellenza tecnica ed emozioni forti.
Dopo i terribili fatti dell’incendio avvenuti qualche anno fa rischiavamo di perdere una delle gemme più preziose del mondo dell’animazione giapponese, ma fortunatamente Kyoto Animation sembra essere in gradi di risorgere dalle sue ceneri per continuare a stupirci con i suoi meravigliosi anime.
Una prima posizione in cima alla classifica degli studi d’animazione preferiti dai giapponesi che ci sentiamo di condividere.

Insomma, voi cosa ne pensate di questa lista? Avreste preferito vedere alcuni studi d’animazione in altre posizioni? Fatecelo sapere!

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Fonte: Ranking.net


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Matteo Comin

Matteo Comin

Sono Matteo, scrivo da Desenzano (BS), Studio Scienze della comunicazione e lavoro in un cinema multisala. Sono appassionato, come tutti voi, di tutto ciò che riguarda la cultura nerd, in particolar modo di anime e manga.

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