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Riders Republic

Riders Republic: il divertente figlio di Steep e The Crew

Grazie a Ubisoft abbiamo avuto la possibilità di provare Riders Republic per potervene parlare approfonditamente. La nuova frontiera degli sport estremi è qui, ed è più pronta che mai a rivoluzionare il genere, ma ne sarà davvero in grado? scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.

Immaginate un gioco di corse, in cui potete creare il vostro gruppo e girare una mappa enorme con i vostri amici, modificando i vostri veicoli e gareggiando in corse su terra, mare o aria con la possibilità di cambiare fra le tre in un battito di ciglia e con un solo pulsante: bene, questo è The Crew 2, gioco di corse di Ubisoft che ha avuto un discreto successo qualche anno fa. Ora immaginate l’evoluzione naturale di SSX, con monti innevati e trick spettacolari da compiere per raggiungere il punteggio più alto e avrete immaginato la descrizione perfetta per Steep, sportivo della casa francese completamente incentrato sugli sport invernali.

Riders Republic è esattamente ciò che verrebbe fuori se The Crew e Steep potessero avere un figlio insieme: Uno sportivo con una mappa enorme, divisa fra fiumi, montagne, colline e pianure in cui fare trick spettacolari, lanciarsi in picchiata con la propria tuta alare e sciare verso la valle del monte Gran Teton, tutto quasi contemporaneamente, con transizioni di poche frazioni di secondo. La particolarità di RR è proprio questa, l’essere un ibrido fra sportivo e gioco di corse, in cui gareggiare, trickeggiare o ca**eggiare a seconda di ciò che ci va di più in quel momento, senza nessuna restrizione se non la vostra fantasia.

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Completa libertà di rompersi l’osso del collo, ma senza paura

Riders Republic è un mix di tante idee, ma questa macedonia è tanto varia quanto divertente. Il gioco ci permette di gareggiare in diverse discipline con diversi tipi di veicoli come Bici, Scii, Snowboard, Tute alari e JetPack supersonici, ognuno con le sue caratteristiche e le sue peculiarità, ma tutti implementati in modo divertente e intelligente, specialmente nel caso in cui si stia svolgendo una gara multi-disciplina.

Riders Republic come per The Crew 2 permette di scambiare il proprio veicolo in corso d’opera durante una gara (in modo automatico) per poter vivere a pieno l’esperienza di gioco e la grande varietà delle azioni che possiamo compiere. Ogni categoria di veicolo ha poi delle diverse statistiche e/o delle versioni speciali (ad esempio bici da corsa o da downhill, scii normali o a reazione, eccetera eccetera..) a seconda del modello che selezioniamo.

Per la prima volta in un gioco di corse non abbiamo sentito la necessità di ripetere la gara in caso non fossimo arrivati primi, anzi, il gioco spinge a rigiocare le competizioni in modi diversi ogni volta, cercando di guadagnare il maggior numero di stelle possibili per sbloccare sempre più veicoli e personalizzazioni per il nostro personaggio.

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Il divertimento in Riders Republic si spreca, in quanto anche sbagliando avremo la possibilità di osservare il nostro personaggio compiere stranissime e dolorosissime evoluzioni sullo stile della “concorrente” serie Skate, con la possibilità di premere il tasto R1/RB per avviare il riavvolgimento come succede con la serie di Forza. I comandi poi sono molto semplici da imparare, e proprio come Forza, al diminuire degli aiuti che utilizzeremo aumenteranno i bonus che otterremo alla fine della gara, sotto forma di punti esperienza.

La grafica eccelle, ma il comparto tecnico non proprio

La qualità grafica di Riders Republic è davvero encomiabile, con moltissimi dettagli e draw-distance elevatissima, che per certi sensi ha ricordato l’ottimo lavoro fatto con Far Cry 6. I colori sono vivi e la fisica degli oggetti è realistica quanto basta per rendere il gioco divertente e Arcade, con alcune esagerazioni necessarie a rendere il titolo più fruibile e meno frustrante.

Purtroppo però, analogamente a quanto è successo con Far Cry 6, Riders Republic non è doppiato in italiano, e la situazione si fa assurda quando per una singola gara (in cui dobbiamo correre fra i checkpoint con una bici da fattorino) Ubisoft ha pensato di ingaggiare un doppiatore italiano, che parla e fa battute in italiano sulla pizza e sul calzone, ma allo stesso tempo ha dimenticato di aggiungere i sottotitoli agli eventi casuali/ambientali, impedendo completamente di capire alcuni obiettivi segreti se non si riesce a comprendere l’inglese al volo senza leggere (ad esempio vicino al fiume Colorado ci sono delle tende e dei falò segreti con dei bonus, ma senza ascoltare la voce narrante sarebbero potuti passare benissimo come ornamenti della mappa).

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La mancanza del doppiaggio non è il solo elemento che ci ha fatto storcere il naso, visto che anche il comparto audio è un po’ anonimo, con canzoni poco varie, che vede solo musica classica e rock/country e techno con una singola mosca bianca che abbiamo lasciato praticamente in loop durante tutta la durata della nostra prova, cioè Gangsta Paradise di Zita e Les Ukuleles Girls. Per Coolio, per il meme, e perchè è praticamente l’unica canzone davvero diversa nella playlist.

In più va segnalato che la versione da noi provata è quella Playstation 5, che però non ha nessuna implementazione del dualsense (almeno al momento in cui vi scriviamo) ne grilletti adattivi ne feedback aptico, ne è prevista una implementazione futura, quindi oltre alla qualità grafica non avrete nessun beneficio ad acquistare il gioco per una piattaforma piuttosto che un’altra.

Nel 2021 non sei nessuno se non hai un po’ di Battle Royale

Riders Republic è pieno di modalità di gara varie e divertenti, ma fra le migliori competizioni a cui possiamo partecipare ci sono le “Bizzarrie”, cioè gare piene di costumi o stranezze (come il doppiaggio italiano ndr.), ma il vero game changer sono le gare di massa, in cui potremo farci valere in una corsa con 64 partecipanti, in cui potremo davvero esperienziare il pieno valore di Riders Republic, con cambi di veicolo improvvisi, dinamicità ad alti livelli e la possibilità di mettere a segno trick spettacolari senza paura di schiantarci sul pavimento.

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Le gare di massa vengono divise in 3 “tranche” che funzionano come i tornei di mario kart, dove a partire dal primo vengono assegnati dei punti in ordine decrescente, e il vincitore della competizione sarà il giocatore con la somma più alta degli altri.

Questa è la republic, Benvenuti!

Riders Republic è un gioco vario, divertente, e che da una ventata di aria fresca al parco titoli odierno, visto che uno sportivo così non si vedeva da un bel po’ di anni. Certo, ha i suoi difetti, e siamo consapevoli che il genere non sia dedicato a tutti, ma possiamo affermare che per ora non c’è uno sportivo migliore di questo (ovviamente se vi piace il tipo di sport trattato). Siamo contenti della scelta di Ubisoft di dare la possibilità di switchare i veicoli con un click come su The Crew 2, e in tutta onestà speriamo di vedere più giochi con lo stesso sistema, visto che aggiunge una profondità incredibile al gameplay in un mondo saturo di simulatori.

Per rispondere alla domanda iniziale: Si, se trattato nel modo giusto (quindi aggiornato costantemente sullo stile dei GAAS), ma sta agli utenti convincersi a dare una possibilità al titolo.

Riders Republic è disponibile dal 28 ottobre 2021 per Microsoft Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Amazon Luna, Stadia, Xbox One, and Xbox Series X/S

Riders Republic

Voto - 8

8

Riders Republic è la nuova frontiera degli sport estremi secondo Ubisoft, disponibile dal 28 ottobre 2021 per Microsoft Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Amazon Luna, Stadia, Xbox One, and Xbox Series X/S

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Rino Lazzizzera

Rino Lazzizzera

Nato (quasi) con la prima xbox in mano. il mio primo videogame è stato The Getaway per PS2 ed è stato letteralmente amore a prima vista (mai vista una alfa romeo in un videogioco prima di allora). Appassionato di videogiochi ma anche di Informatica, Tecnologia e Meccanica. Mi trovate praticamente ovunque e su qualunque piattaforma con il nick "Nevarnost"

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