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Forza Horizon 5, la recensione: semplicemente incredibile

Incredibile, semplicemente incredibile. La recensione di Forza Horizon 5 potrebbe terminare qui e adesso, con queste tre semplici parole che sintetizzano alla perfezione l’essenza dell’esclusiva Microsoft targata Playground Games. Un paradosso, dato che per cimentarsi nella sola descrizione della mole di contenuti presenti all’interno del gioco di parole non ne basterebbero neanche 5000.

Sì, Forza Horizon 5 è incredibile. E non tanto perché è senza dubbio alcuno il miglior racing game arcade sul mercato, né perché ha un comparto tecnico da urlo, capace di stupire in qualsiasi momento il giocatore; è incredibile perché distrugge la convinzione di chi, dopo aver giocato il suo predecessore, credeva fosse impossibile o quasi fare di meglio. 

D’altronde, per fare felici i tanti fan della saga, bastava riproporre pedissequamente quanto di buono fatto con Forza Horizon 4, cambiando solo l’ambientazione. Ma ciò avrebbe significato accontentarsi, e Playground Games, sia in passato sia con questo seguito, ha dimostrato che accontentarsi non è la strada da seguire per crescere. E lo ha dimostrato sfornando un titolo simile nella struttura al capitolo precedente, ma infarcito di novità che migliorano ed ampliano enormemente l’esperienza, portandola ad un livello estremamente vicino alla perfezione. 

Bastava poco, direte voi. Beh, forse avete ragione, ma resta impossibile non apprezzare il lavoro degli sviluppatori, che ad ogni iterazione del brand cercano sempre di alzare l’asticella nonostante quell’asticella non avesse bisogno di essere alzata più di tanto. Già Forza Horizon 4 infatti rappresentava e rappresenta ancora oggi un’esperienza incredibile, estremamente adrenalinica e difficile da abbandonare anche dopo un numero di ore di gioco pari o addirittura superiori a quelle passate su un qualunque JRPG. Per questo motivo sarebbe stato inutile e forse superfluo abbandonare quel tipo di formula, capace di conquistare appassionati e non come forse solo la serie Underground di Need for Speed ha saputo fare. 

Ecco la recensione di Forza Horizon 5!

E dunque Playground Games, piuttosto che tentare a tutti i costi di rinnovare totalmente il brand per suscitare nel pubblico quell’ “effetto novità” tanto caro all’odierno pubblico, ha deciso di mantenere intatto il gameplay della sua creatura, ampliando però le possibilità del giocatore, che oggi più che mai risulta essere parte integrante del coloratissimo, rilassante, emozionante e coinvolgente Horizon Festival, approdato per l’occasione nelle suggestive lande messicane, le vere protagoniste di questo nuovo titolo insieme ovviamente all’incredibile e lussuosissimo parco auto, il più grande mai visto nella saga. 

Dopo aver allacciato le cinture ed aver creato il nostro avatar, ci siamo immersi in un Messico fatto di coste affascinanti, lande lussureggianti, vulcani attivi, città illuminate dalla fioca luce dei neon ed affascinanti rovine azteche, con un unico obiettivo: divertirsi. Dopo aver passato svariate ora in compagnia di Forza Horizon 5 siamo finalmente pronti a dirvi la nostra, con una doverosa specificazione: eviteremo di parlare nel dettaglio di elementi relativi alla campagna o alle varie modalità di gioco, che preferiamo restino una sorpresa per tutti i giocatori; la meraviglia d’altronde, è parte integrante dell’Horizon Festival. Pronti? ¡Via!

Non esiste noia!

Sin dalle sue primissime battute Forza Horizon 5 mette le cose in chiaro: non c’è spazio per la noia, né per la guida attenta. La meravigliosa sequenza di apertura della campagna infatti rende subito palesi le intenzioni degli sviluppatori, e fa immergere sin dal minuto zero il giocatore nel meraviglioso spirito dell’Horizon Festival, sorprendendolo con una serie di scelte registiche e non di assoluto rilievo. L’effetto “meraviglia” di cui parlavamo poc’anzi è infatti presente sin da subito, e contribuisce enormemente a stabilire un primo contatto con il titolo che difficilmente dimenticherete.

Le folli corse con cui il gioco ci introduce all’open world racchiudono l’essenza tutta di Forza Horizon 5: si passa da una classica gara in pista, ad una sessione sullo sterrato fino ad arrivare ad una serie infinita di acrobazie, accolte con grande favore dal pubblico e dai due motociclisti che, in moto prima e con una tuta alare poi, ci scorteranno presso il palco principale dell’Horizon Festival, dove faremo la conoscenza di alcuni dei personaggi che ci accompagneranno per tutto il corso dell’avventura. Personaggi che, nonostante incarnino appieno sia lo spirito del Festival, sia i caratteri tipici dei messicani, ci sono risultati essere l’unico vero punto negativo del titolo, in quanto privi di qualsivoglia originalità nella caratterizzazione oltre che nella creazione dei rispettivi modelli poligonali, davvero blanda e rivedibile.

Una volta terminato il tutorial, avremo a disposizione un’enorme mappa dal carattere particolarmente pronunciato, piena zeppa di tutto ciò che ha fatto grande Forza Horizon. Ci sono le classiche gare su strada, le gare su sterrato, quelle di accelerazione, una serie di gare clandestine, obiettivi secondari ispirati palesemente a The Grand Tour e Top Gear, oltre alle classiche gare acrobatiche ed ai vari punti di interesse presso cui dovremo ad esempio superare i limiti di velocità posti dagli autovelox, effettuare salti spettacolari o derapare su un percorso particolarmente impervio. Questi vari tipi di gare verranno sbloccati pian piano durante il corso della campagna, tramite delle spedizioni dal taglio particolarmente cinematografico, che sono state ampliate rispetto alla scorsa iterazione del brand, sia dal punto di vista dell’originalità, sia da quello del gameplay. Alcune missioni principali infatti richiederanno l’esplorazione della zona circostante ad un vulcano attivo, a delle rovine azteche o a degli aeroporti abbandonati, presso cui sono dislocati vari obiettivi che vi garantiranno ricompense estetiche e punti ForzaThon. Per quanto semplici, tali variazioni sono state particolarmente apprezzate, e contribuiscono a donare al titolo ulteriore profondità rispetto a quanto già non ne avesse.

Forza  Horizon 5

Tante, troppe cose da fare

L’enorme mappa dunque è letteralmente invasa dalle icone dei vari obiettivi presenti, che crediamo siano in quanto a numero e varietà i più grandi della serie; non troverete un attimo di respiro tra una corsa e l’altra, e nei pochi momenti in cui non sarete impegnati a completare questa o quella missione, vi ritroverete a pigiare al massimo l’acceleratore distruggendo qualunque cosa si frapponga fra voi e la prossima destinazione per guadagnare quei punti abilità utili ad aumentare la padronanza di ogni singolo veicolo. Questi infatti sono spendibili su ogni singola vettura che riceverete o acquisterete, e saranno fondamentali per guadagnare sia un buon numero di punti esperienza, sia a sbloccare delle particolari feature per ogni automobile in vostro possesso.

Ovviamente ogni gara vinta vi ricompenserà con un gran numero di crediti in game, utili ad acquistare nuove auto ancora una volta liberamente personalizzabili sia nell’aspetto, sia nell’assetto; il parco veicoli presente è praticamente sterminato, forse il più grande della serie, ed offre auto per tutti i gusti, suddivise come sempre per rarità. Attenzione però, poiché come da tradizione una rarità più alta non equivale ad una più alta resa su strada, quindi vi toccherà decidere come spendere al meglio i vostri sudati risparmi. Le auto non sono l’unico modo per sperperare il vostro patrimonio; disseminate per le mappe vi saranno varie case da acquistare, ove potrete personalizzare il vostro avatar, le vostre vetture o respawnare con l’avvio di una nuova sessione di gioco.

Ad aumentare ancor di più la mole di missioni vi sono come sempre i cosiddetti gioielli nascosti, che appariranno randomicamente all’interno della splendida mappa di gioco, e le classiche insegne da rompere per guadagnare punti esperienza.

La community al centro del villaggio

Forza Horizon però, è da sempre anche sinonimo di community; community che, mai come in questo nuovo titolo, è stata messa al centro del progetto da parte degli sviluppatori. La tecnologia Drivatar, che riprende le gesta dei giocatori di Forza Horizon per riproporle sottoforma di bot è stata migliorata, così come è stata ampliata la possibilità di creare delle competizioni ad hoc, accessibili da qualunque punto di interesse della mappa. Resta ancora presente la possibilità di scaricare design ed assetti personalizzati per le vostre autovetture, così come la modalità battle royale, che fu implementata nel lontano Dicembre 2019 su Forza Horizon 4. Tali miglioramenti non fanno altro che confermare la volontà degli sviluppatori: l’Horizon Festival non è solo un festival in game, ma anche un punto di incontro per giocatori di tutto il mondo, che, pad o volante alla mano, possono effettivamente vivere il brivido e l’emozione di stare in una community viva, vera, ed in costante aggiornamento.

Forza Horizon 5

A fare da contorno a tutte queste attività, se contorno vogliamo definirlo, vi è la splendida mappa messicana ideata per l’occasione da Playground Games, esaltata da un motore grafico in grandissimo spolvero, che ci è sembrato semplicemente miracoloso per resa visiva nonostante l’assenza del ray tracing. Il Messico di Forza Horizon 5 è vivo, vibrante, pregno di carattere e semplicemente incredibile da vivere e vedere. Passare dalle paludi ai vulcani attivi, dalle soleggiate coste alle affollate città, con in mezzo un passaggio tra rovine abbandonate, montagne impervie e percorsi di ogni tipo è una sensazione che difficilmente potrà essere replicata da un qualunque altro titolo di guida non appartenente al brand Forza. Mai abbiamo visto una mappa così bella e allo stesso tempo così densa di contenuti; contenuti che a volte rischiano di soffocare il giocatore, che per “riposare” può respirare, rilassandosi, con un giro della mappa che non sarà mai inutile, ma che vi porterà sempre a scoprire qualcosa di nuovo. Insomma, in Forza Horizon 5 nessun momento è privo di utilità, ma tutto è prodromico ad alimentare quel senso di meraviglia che, come vi abbiamo già anticipato, non scomparirà fin quando deciderete di abbandonare il titolo. Se lo deciderete, ovviamente, e vi assicuriamo che la cosa non è per nulla scontata.

Simulazione o arcade? A voi la scelta!

Dal punto di vista del gameplay nudo e crudo, il sistema di guida in Forza Horizon 5 non differisce per nulla o quasi da quanto già apprezzato nella scorsa iterazione del brand. La fisica e la risposta dell’automobile sui vari terreni sembra essere migliorata, seppur non in maniera eccessiva, così come migliorata sembra la percezione della differenza che vi è dopo la modifica di un determinato componente dell’assetto del vostro bolide. Chiaramente dovrete scegliere con cura e dovizia di particolari l’auto più adatta alla gara che vi aspetta; dimenticate insomma, a meno che non siate dei veri e propri pro player, di poter vincere una gara su sterrato con una Porsche. Ovviamente, per apprezzare al meglio il sistema di guida che, così come il suo predecessore, risulta essere una versione leggermente ammorbidita di quello visto in Forza Motorsport, sarà obbligatorio avere una postazione ad hoc e tutti gli aiuti del caso disattivati. Solo così Forza Horizon 5 perde del tutto o quasi la sua anima arcade per diventare un vero e proprio simulatore; gestire l’asfalto che sente il passare delle stagioni, passando da perfettamente asciutto a bagnato a ghiacciato, risulterà infatti estremamente difficile senza il controllo della trazione attivo, così come sarà difficile destreggiarsi negli impervi terreni fangosi protagonisti assoluti di alcune gare.

Forza Horizon 5 screenshot

L’enorme pregio del gameplay Forza Horizon 5 sta proprio in questa sua dualità: da un lato il titolo risulta infatti essere godibile da tutti, anche dai meno esperti, grazie ad un sistema di guida estremamente immediato e particolarmente facile da padroneggiare, dall’altro invece offre ai giocatori più esigenti un’esperienza sì arcade, ma allo stesso tempo capace di donare molte delle vibes offerte dai simulatori di guida più famosi. Però ciò che conta è che, qualunque sia il modo in cui decidiate di giocarlo, Forza Horizon 5 sarà capace di divertirvi e di non stancarvi praticamente mai, anche e soprattutto grazie a quel sistema di guida di cui sopra che, pur essendo simulativo per chi vuole, non si prende mai troppo sul serio.

Pura goduria visiva

Concludiamo questa analisi di Forza Horizon 5 parlando del lato tecnico del titolo, che, ve lo diciamo sin da subito, è semplicemente impressionante. Abbiamo avuto modo di testare il gioco su Xbox Series X nonostante la maggior parte della nostra prova si sia svolta su Series S, e vi assicuriamo che in entrambi i casi il titolo targato Playground Games è pura goduria visiva. Le automobili, grandi protagoniste del titolo, sono davvero splendide a vedersi, grazie anche ad un clamoroso gioco di riflessi che non fa sentire la mancanza del ray tracing, presente ovunque tranne che durante il gameplay vero e proprio, e a dei danni estetici estremamente ben riusciti, seppur non coerenti con quanto accade durante le corse. A fare da contorno a cotanta bellezza ci pensano le splendide ambientazioni, capaci di rapire l’occhio del giocatore in più di un’occasione, e un’art direction sublime, tra le migliori della saga senza dubbio alcuno. Il titolo ha due modalità grafiche: performance e qualità. La prima si lascia ovviamente preferire, grazie ai 60 FPS fissi sia su Series X, ove il gioco gira in 4K upscalati, sia su Series S, ove invece gira a 1080p; il frame rate maggiore esalta ancor di più le folli corse che ci ritroveremo ad affrontare durante il lunghissimo viaggio tra le lande messicane. In modalità qualità invece il titolo gira a 4K nativi su Series X ed a 1440p su Series S, con un frame rate ancorato però ai 30 FPS. La perdita di qualità in entrambi i casi è davvero risibile, e almeno per chi vi scrive non vale la pena avere un po’ di dettaglio grafico in più a discapito degli FPS, in quanto la resa visiva resta comunque estremamente alta. Le uniche note stonate sono da rilevarsi nei modelli poligonali dei personaggi, ancora troppo rozzi, ed alle tempeste di sabbia, altra grande novità di questo titolo che, seppur estremamente scenografiche, non riescono a rendere quanto dovrebbero dal punto di vista dell’immagine e dell’atmosfera generale.

Ottimo anche il comparto audio, che abbiamo avuto modo di apprezzare ancor di più grazie a delle Kaira X forniteci da Razer e che a breve recensiremo, dopo averle provate proprio con Forza Horizon 5. La soundtrack è piena di brani conosciuti e non, alcuni dei quali, quando suonati, daranno anche un boost al moltiplicatore delle abilità e vi permetteranno di guadagnare numerosi punti grazie ad una guida particolarmente spericolata. Ottimi anche i vari effetti sonori, anche se il rombo dei vari motori risulta essere troppo simile da macchina a macchina.

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In conclusione…

Forza Horizon 5 è, senza dubbio alcuno, il miglior racing game arcade attualmente sul mercato. Playground Games ha operato una scelta saggia, decidendo di non rivoluzionare il gameplay del 4 ma di ampliarlo con piccoli accorgimenti capaci di migliorare quanto già di buonissimo era stato fatto in passato. Il titolo è, come dicevamo all’inizio di questa recensione, semplicemente incredibile, ed è in grado di donare ore ed ore di divertimento a tutti i videogiocatori, che, complice l’arrivo del titolo su Game Pass, dovrebbero obbligatoriamente provare quella che attualmente è una delle migliori esclusive Xbox che si candida in maniera seria ad essere uno dei giochi dell’anno. Dunque, che voi siate appassionati o semplici curiosi non importa, giocate Forza Horizon 5; il gioco saprà accontentarvi, tutti.

Forza Horizon 5

VOTO - 9.8

9.8

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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