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Recensione di Granblue Fantasy Versus Rising: l’erede (quasi) perfetto è anche free-to-play

Prendendo in mano un fighting game come Granblue Fantasy Versus Rising è naturale aspettarsi un prodotto di qualità. Dopotutto si tratta del secondo e migliorato tentativo da parte di ArcSystem e Cygames di coniugare in cornice picchiaduro la proficua saga fantasy tutta cieli blu, cavalieri, e nomi in tedesco. Dopo lo sfortunato lancio del vecchio Versus (inizialmente osannato ma presto ridotto in cenere dall’azione combinata di pessimo netcode e pandemia) la community si aspetta grandi cose dal seguito-remake chiamato Versus Rising.

Avendolo consumato per fin troppe ore, possiamo dire con risolutezza che questa strana via di mezzo tra secondo capitolo e rivisitazione dell’opera prima va ben oltre il proverbiale minimo sindacale; GBVSR offre un pacchetto completo, anzi completissimo, classificandosi come uno dei migliori picchiaduro giocabili al momento (tantopiù se si apprezza il caratteristico “stile grafico anime” in cel shading). Prendendo atto dei quattro personaggi inediti, una valanga di nuove mosse speciali, delle diverse meccaniche universali re-inventate, nonché di tante modalità alternative e soprattutto il sacrosanto rollback netcode, il prezzo di 50€ risulta più che giustificato per un prodotto così divertente — e la versione gratuita del gioco è subito un must-have per chiunque avanzi una manciata di giga sul proprio hard drive.

Granblue Fantasy Versus Rising non è certo perfetto; c’è ancora qualche angolo da smussare, ma le basi per poterlo chiamare un ottimo anime fighter ci sono tutte. Con un occhio di riguardo per chi si trova alle prime armi, un gameplay tra i più solidi mai visti al lancio di un picchiaduro, e una versione completamente gratuita senza limiti di tempo, GBVSR merita sicuramente le attenzioni che la community gli sta dedicando — e secondo noi ha anche le carte in regola per aprire la pista a un nuovo sottogenere.
Come sempre, TL;DR in calce all’articolo.

Granblue Fantasy Versus Rising copertina recensione
Granblue Fantasy Versus Rising Soris contro Metera Wallpaper
Quando un uomo disarmato incontra una donna con un’arco, l’uomo disarmato sa che dovrà usare un bel po’ di barra per arrivare in range….

Perché scegliere Granblue Fantasy Versus Rising?

Grazie all’immacolato lavoro svolto da Street Fighter 6, in molti stanno parlando di una nuova “era d’oro dei picchiaduro“, genere che nel 2023 ha visto numeri da record. Con il rinvigorirsi della scena e tanti ottimi titoli che sbocciano a destra e a manca, perché un giocatore dovrebbe scegliere proprio Granblue Fantasy Versus Rising, quando esistono tante alternative dal nome ben più facile da ricordare?

Innanzitutto, perché a nostro parere questo è il fantomatico “anime Street Fighter“, una creatura mitologica che la community dei fighting game ricerca da tempo immemore: la leggenda narra di un ipotetico gioco che, nonostante il design ispirato al mondo anime, sia “onesto e calcolatore“, basato sui footsie e sulla gestione dello spazio a terra. “A gentleman’s game,” con pesanti conseguenze per azioni scellerate e utilizzo incauto delle risorse disponibili. Nonostante le spade e i falcioni con cui combattono i personaggi di Granblue Fantasy, noi siamo convinti che quel gioco-miraggio sia proprio Versus Rising.

Ovviamente esistono personaggi più che entusiasti di spiccare il volo (guardo voi, Grimnir e Zeta), ma in generale lo scorrere del gioco è molto più facile da seguire rispetto alla follia senza respiro di Guilty Gear o Dragon Ball FighterZ (titoli che richiedono una maggior conoscenza delle “regole” di ogni personaggio per essere giocati). Ma c’è di più.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran contro Yuel footsie
Sono questi i famosi Footsies?

Facile da imparare, difficile da padroneggiare

Lo diciamo spesso, ma abbiate pazienza. Se è capitato anche a voi di sentire un amico dire “prova questo picchiaduro, è davvero facilissimo da imparare!“, solo per poi ritrovarvi completamente smarriti una volta ai comandi, sappiate che Granblue Fantasy Versus Rising ha fatto della semplicità d’uso la sua missione prioritaria. In cima allo schermo sono sempre visibili quattro icone che rappresentano le mosse speciali dei personaggi in combattimento. Questi quattro potentissimi strumenti sono accessibili sia con i classici input “vecchia scuola” che con una scorciatoia “moderna” (ad esempio, R1+destra, o R1+giù), per la gioia di chiunque trovi troppo complesso fare i pretzel sul d-pad.

Benché tra gli amanti del genere ci sia molto elitismo riguardo i comandi vecchia scuola, un sistema di input più semplice è fondamentale per chi si avvicina al mondo dei picchiaduro. Granblue Fantasy Versus Rising lo sa, e per questo dedica un intero bottone a rendere più facile la vita di tutti. La feature è talmente comoda che perfino nei replay di altissimo livello si può notare come anche i professionisti preferiscano usare questi “comandi facili”, in modo da concentrarsi meno sul “come” per dedicarsi completamente al “cosa” e al “quando”.

Per di più i giocatori che non dispongono di un controller saranno felici di sapere che l’interpretazione dei comandi da tastiera consente SOCD per destra e sinistra, permettendo di usare alcune delle famose scorciatoie delle hitbox senza nemmeno spendere 250€ per un controller “ottimale”.

Granblue Fantasy Versus Rising counter antiaereo con attacco pesante
Chi ha bisogno di uno shoryuken quando si scomba così bene da un crouching heavy?

A rendere ancora più fruibile il titolo sono le UI relative alle mosse speciali, che trasmettono con immediatezza lo scopo di ogni azione: basta dare un’occhiata alle icone in cima allo schermo —che ritraggono una freccia spezzata da uno scudo, oppure una sfera di energia, o ancora una serie di pugni— per capire esattamente da cosa siamo stati colpiti, quanto tempo abbiamo prima che il nemico possa farlo di nuovo, e quali potrebbero essere le misure da adottare per evitare che la brutta situazione si ripeta.

Le scorciatoie soffrono di una leggera penalità in termini di danni inflitti, ma nel grande schema delle cose importa davvero poco (si parla di un 10% in meno), e riuscire a eseguire i comandi con costanza è di gran lunga più utile, soprattutto per chi è alle prime armi o soffre di problemi come il tunnel carpale o altre disabilità.

Granblue Fantasy Versus Rising mosse speciali di Katalina

Combattimento (o la danza dei Bravery Points)

Il combattimento è stato interamente rinnovato rispetto alla versione precedente. Senza rigurgitarvi i tutorial di gioco, ce la sbrigheremo dicendo che ogni personaggio possiede tre attacchi: leggero, medio, e pesante, con relative versioni da accucciati e in salto. Inoltre c’è un tasto chiamato “Unique“, necessario per eseguire sia la spazzata bassa che le versioni più potenti delle mosse speciali (le EX, in pratica); inoltre sempre con il tasto Unique si può usare una peculare abilità, unica al personaggio di turno (queste variano molto, qualcuno usa i muscoli per fare un parry, qualcun altro mangia un arrosto per recuperare salute).
Fin qui tutto regolare, ma ecco che arriva la salsa, cioé quello che rende GBVSR diverso da ogni altro picchiaduro.

L’intero gameplay di Granblue Fantasy Versus Rising ruota attorno alla gestione dei Bravery Points (BP), cioé tre diamantini che vengono ripristinati all’inizio di ogni round. Questi gettoni possono essere usati per eseguire una serie di mosse dagli effetti potentissimi, ma occorre stare attenti a non abusarne troppo: quando si rimane con un solo Bravery Point si accusa il 20% dei danni in più, e una volta esauriti tutti i BP la penalità aumenta fino a un enorme 50% — non lamentatevi dei Touch of Death, ve la siete cercata!

Granblue Fantasy Versus Rising combo lunghissima di Soris no Bravery points
Ecco cosa succede se vi becco in ranked senza Bravery Points (tranquilli non è affatto practical ‘sta combo)

Ma se rimanere “a secco” è così pericoloso, perché dovrei usare i BP? Beh, le mosse “finanziate” dai Bravery Points sono il Raging Counter, un burst difensivo che sbalza via il nemico intento a martellare senza sosta, e il Raging Strike, uno spezzaguardia lento ma potente, che lascia indifeso il nemico e gli esaurisce forzatamente un Bravery Point. Sono entrambe mosse molto preziose che possono svoltare l’andamento del match, inoltre il modo in cui sono state implementate fornisce un certo livello di influenza sulla partita, anche nei momenti in cui solitamente si è costretti a subire.

Spieghiamoci meglio: mettere in gioco i propri Bravery Point è una scommessa su cui il giocatore può puntare per uscire dalle situazioni spinose, oppure per capitalizzare meglio sulle microvittorie. Tuttavia occorre fare molta attenzione, perché anche il nemico ha influenza sulla nostra riserva di Bravery Points tramite i Raging Strike e le Super — cioé “mosse finali” che ripristinano un BP a chi le effettua e ne consumano uno o due (a seconda dell’intensità) a chi le subisce. Dato che la nostra riserva di BP può essere intaccata dalle sopracitate mosse del nemico, nessun piano d’azione può lasciar fuori dall’equazione le risorse nel nemico, costringendo il giocatore a tenere sotto controllo lo spazio, il timer, e ovviamente i Bravery Points disponibili.

Granblue Fantasy Versus Rising raging strike spezzaguardia
Il Raging Strike fa KA—

Come sempre, la spiegazione suona molto complessa, quindi ecco un esempio pratico fin troppo dettagliato:

A inizio round entrambi i giocatori hanno 3 Bravery Point, poi il nemico mi spinge all’angolo e rompe la mia guardia con un Raging Strike (che gli costa 1 BP); a quel punto io, difensore, perdo immediatamente un Bravery Point perché sono stato colpito dallo spezzaguardia, ma davanti a me ho ancora una scelta.

Posso subire in silenzio la combo che sta per arrivare, sacrificando i miei punti vita pur di mantenere i miei Bravery Points a quota 2 (tanti quanti quelli del nemico); oppure posso rispondere con un Raging Counter (al costo di 1 BP), che spedirà il nemico a qualche metro di distanza. Così facendo mi “comprereil’opportunità di uscire dal pantano in cui sono finito — ma a quel punto scenderei a un solo Bravery Point, e prenderei il 20% dei danni in più. Inoltre sarei suscettibile a una Super o un altro Raging Strike che mi manderebbero a 0 BP, una condizione pericolosissima, anche perché in Versus Rising il chip damage (danno ricevuto parando) può portare alla sconfitta.

Le considerazioni cambiano drasticamente se per caso ho la Super Skybound Art pronta a partire, una mossa che quando mandata a segno mi restituirebbe 2 Bravery Points, rendendo la mia scelta apparentemente scellerata un mega-piano diabolico per girare la partita in mio favore.

Granblue Fantasy Versus Rising Raging Chain
La Raging Chain fa —POW

Il combattimento di Granblue Fantasy Versus Rising è una complicata danza che cerca di indurre il nemico a spendere quanti più Bravery Points possibile per poi metterlo in scacco matto quando ha finito “le carte in mano”. Un concetto tutto sommato semplice, ma che si interseca molto bene con il gameplay di un picchiaduro, creando in modo organico situazioni variegate in cui occorre giudicare al volo il rischio-beneficio di ogni interazione, una stima che può cambiare radicalmente a seconda del match-up, della barra special e BP a disposizione, nonché della posizione sul campo di battaglia di entrambi i giocatori. E se le cose vanno male, si può sempre sperare in un sagace (o disperato) spot dodge o roll, mosse che consentono di schivare qualsiasi attacco ma punibili se usate a sproposito (NDR: personalmente, schivare un Raging Strike non supera la soddisfazione di un Perfect Parry, ma ci arriva davvero molto vicino).

Granblue Fantasy Versus Rising Spot Dodge per schivare le fireball
Oops!

Il contorno: tantissime modalità accessorie

Cosa si fa su Granblue Fantasy Versus Rising oltre a combattere? Beh, da un fighting game forse non ci si aspetta molto, ma le modalità accessorie di Versus Rising offrono un contorno ricchissimo ai classici scontri Versus, Casual Match e Ranked (NDR, la ladder classificata abbandona il sistema delle torri di Guilty Gear, convoluto e scomodo, abbracciando un matchmaking più tradizionale e diretto).

Arcade

È presente la classica modalità Arcade, che permette di imbarcarsi in una serie di scontri contro CPU di vario livello. Completando il percorso, verremo ricompensati con un’illustrazione; niente di speciale, la modalità fa quel che deve, e qualcuno sarà anche contento così.

Granblue Fantasy Versus Rising Soris vittoria arcade

Storia

La modalità storia di Granblue Fantasy Versus Rising è uno strano ibrido di gameplay classico, visual novel, e beat ‘em up a scorrimento. Ogni capitolo contiene una sezione narrata, e le parti di combattimento ci vedono affrontare nemici e boss di vario tipo. Prima di un livello possiamo selezionare quali personaggi usare, ed è possibile equipaggiare delle abilità di supporto per facilitarci l’impresa.

Granblue Fantasy Versus Rising modalità storia goblin

Sotto sotto i vari livelli stanno cercando di insegnarci come giocare, ad esempio presentandoci dei vasi che vengono sconfitti solo dopo essere stati colpiti da una combo abbastanza lunga. Non si tratta dell’ingegnoso tutorial del World Tour assemblato da Street Fighter 6, e francamente troviamo difficile imparare davvero qualcosa di utile all’esperienza “principale”, ma chi ha amato i Naruto Ultimate Ninja potrebbe avere dei piacevoli deja-vu.

La storia è anche un ottimo modo per familiarizzare con la storia di Granblue Versus senza doversi addentrare nella giungla dei Gacha o spulciare una fredda wikia. Grazie al ricco glossario potremo consultare in tempo reale le voci evidenziate, che ci spiegheranno in breve chi sono i personaggi e i luoghi mostrati a schermo. Personalmente la storia non ci ha rapito, forse a causa dei troppo numerosi cliché da visual novel anime, o forse perché, non essendo già fan della serie, ci è risultato difficile affezionarci ai personaggi che molto spesso si scambiavano frasi di circostanza — ma de gustibus, e sotto il lato tecnico la storia funziona liscia.

Granblue Fantasy Versus Rising Illustrazione di Hideo Minaba
Hideo Minaba è sempre un pezzo grosso…

Grand Bruise

La modalità secondaria che più ci ha stupito è stata il Grand Brusie, che trae Grande ispirazione dai circuiti a ostacoli multiplayer di Fall Guys. Prendere a schiaffi i concorrenti con le proprie mani e gli oggetti raccolti lungo la via è essenziale per potersi qualificare, e la modalità è tanto fuori posto quanto rinfrescante, anche se c’è da dire che trovare una partita è davvero, davvero molto difficile in europa. La possibilità di personalizzare aspetto di armi e power-up aggiunge un pizzico di pepe al mix, e possiamo immaginare che un fan della saga si meraviglierebbe delle innumerevoli reference alla saga areonautica.

Journal

Di sicuro una delle parti più divertenti dei picchiaduro è la strettissima community attorno al genere, che tra meme ermetici, livelli stratosferici di sale, e i più deliranti post che facebook abbia mai visto, regala spesso grasse risate a chi ne frequenta gli ambienti, anche se i luoghi di ritrovo sono spesso difficili da scovare. La modalità Journal di Granblue Fantasy Versus Rising rende questo difficile approccio molto immediato, consentendo agli utenti di lasciare dei messaggi che gli altri utenti possono leggere e commentare, come una sorta di social che passa attraverso i personaggi e i gamberetti fritti di Versus Rising. Una feature esilarante, di cui ovviamente non possiamo mostrarvi i messaggi migliori perché qualche utente si diverte fin troppo col suo accesso non ristretto a internet.

Granblue Fantasy Versus Rising Shrimp
“I’m gonna ask a shrimple question”

Figure posing

Questo creatore di diorama permette di usare i modelli di gioco per creare wallpaper, illustrazioni da usare sul proprio arcade stick, o semplicemente delle scenette divertenti tra i carismatici protagonisti del gioco. Viene da chiedersi come abbiano fatto a stipare tutto questo bendidìo dentro i soli 16GB che il gioco occupa.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran poster
Creato da Marf-McMeme.

I problemi di GBVSR

Granblue Fantasy Versus Rising è senza dubbio una delle esperienze picchiaduro più coinvolgenti e ben confezionate del 2023, ma ci sono dei piccoli scogli che potrebbero farvi storcere il naso. A essere onesti, nemmeno l’azione combinata di tutti questi difetti è abbastanza per distoglierci dal consigliarvi di almeno provare la versione gratuita, ma per onor del vero dobbiamo comunque citare qualche lato negativo.

Bilanciamento: il famigerato 66L

Su Granblue Fantasy Versus Rising non esiste lo scatto tradizionale a cui Street Fighter, Tekken, e Mortal Kombat ci hanno abituati: in questo titolo, proprio come su DNF Duel e Guilty Gear Strive, premere due volte “avanti” (che in gergo picchiaduresco si dice “66“) farà invece partire una corsa verso il nemico. Diversamente da Guilty Gear Strive, correre e immediatamente parare non funziona: se volete interrompere la corsa dovrete compiere un’azione, che nella maggior parte dei casì sarà un attacco o uno spot dodge/roll.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran 66L
“Haha, continua a bloccare!”

Un attacco usato durante la corsa sfrutterà lo slancio del movimento per farci slittare in avanti durante l’animazione di attacco. Questo significa che anche gli attacchi leggeri, che sono veloci e soprattutto plus on block, ottengono molta più portata del solito. La community è stata veloce a identificare gli attacchi leggeri in corsa (66L), come un potenziale problema, ed effettivamente anche a noi sono sembrati davvero potenti. In molteplici occasioni siamo riusciti ad applicare una pressione davvero spaventosa sull’avversario, e non è proprio chiaro se la potenza di questo attacco sia voluta, o se si tratti di uno strumento da rivedere con le patch di bilanciamento.

Altra piccola criticità è la mancanza di una macro per il dash all’indietro: tenere premuto “indietro” mentre si usa il bottone per dashare risulta in un dash in avanti, interazione che apre lo spazio a seccanti option select (tranquilli, se non avete idea di cosa avete appena letto, non sarà un problema di cui dovrete preoccuparvi per molti anni della vostra carriera picchiaduresca). Tecniche avanzate a parte, la capacità di certi personaggi di spingere in avanti come tori fa sentire la mancanza di una macro per il backdash, specie in un titolo che rende così facile tutto il resto.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran contro Vira in neutral
Kurae!

Sette Lance del crash

Questo esilarante bug dovrebbe essere un enorme problema, ma le condizioni per attivarlo sono talmente specifiche che non possiamo davvero indignarci. Uno dei personaggi giocabili, Anre (anche detto Uno), possiede una Super che evoca sette lance attorno a lui. Colpire il nemico con un attacco medio o pesante scaglia una lancia in avanti, permettendo ad Anre di continuare il suo assalto.

Tuttavia, esiste un bug che permette ad Anre di provocare un crash per entrambi i giocatori: se si vuole scatenare l’improvvisa fine della partita occorre usare la Super install “Seven Spears of Lightning”, consumando poi sei delle sette lance disponibili. A quel punto, con il nemico all’angolo e una sola Spear of Lightning rimanente, Anre/Uno dovrà usare l’attacco pesante da accucciato, seguito da un Raging Strike (Y+B) e una Raging Chain (ancora Y+B). A quel punto un messaggio di errore apparirà sullo schermo di entramvi i giocatori, costringendoli a riavviare il gioco senza poter finire il match.

Granblue Fantasy Versus Rising fatal error bug di Anre/Uno
Errore fatale!

Un bug francamente esilarante, specie se consideriamo che il ruolo di Anre nella lore è quello di portatore di pace; coincidenza vuole che sia proprio lui ad avere un bug capace di concludere la partita senza che sia possibile determinare un vincitore. Oltre a questo, l’unico bug di cui siamo a conoscenza riguarda l’assegnamento dell’exp, che nelle modalità singleplayer a volte conferisce ricompense per Katalina anche se stiamo usando un altro personaggio: tutto sommato un risultato ottimo per una versione vanilla.

Lobby pubbliche poco sfruttate

Le Lobby pubbliche sono un’ottima idea: con un ambiente tridimensionale e aree ben definite, è possibile trovarsi a giocare anche con gli amici free-to-play, dandosi appuntamento alle postazioni situate negli angoli più improbabili della mappa.

Tuttavia dopo la meraviglia iniziale diventa subito chiaro che le lobby appaiono piuttosto vuote. Eccezion fatta per i salti sul trampolino e il minigioco della gru, non c’è molto da fare in questi luoghi se non incontrare gli altri giocatori e combatterli — per noi basta e avanza, ma troviamo che sia stata sprecata l’opportunità per creare momenti di coesione tra i partecipanti. Esiste un campo da calcio che ci ha ricordato l’easter egg di Deep Rock Galactic, quello di Granblue Fantasy Versus Rising però è talmente abbozzato da risultare quasi fastidioso.

Granblue Fantasy Versus Rising calcio
Meh?

Ci rendiamo conto che si tratta di una critica davvero pedante, soprattutto considerato lo standard abissale delle lobby nei fighting games, ma tra le lamentele mosse dai nostri amici free-to-play, “non c’è niente nella lobby” era la più frequente.

E già che parliamo di lobby, un dettaglio parecchio fastidioso affligge la visione dei match in corso nei cabinati: una volta che si inizia a fare lo spettatore su una partita è impossibile abbandonare la postazione fino a che il match non arriva alla fine. Questo significa che se per puro caso un utente dovesse iniziare a osservare una partita che è già in fase di conclusione, quel povero ingenuo dovrà poi aspettare lo svolgersi di possibilmente anche tre round molto combattuti e lunghi, rimanendo bloccato nel circo digitale mentre la partita è gia finita da tempo.

Granblue Fantasy Versus Rising Arcade cabinet nelle lobby
She Gran on my Blue till I Versus my Rising

Playerbase incallita*, tutorial inefficaci

L’eterno problema dei picchiaduro è che nessuno ha voglia di leggere i tutorial, né tantomeno di tornare a guardarseli prima di ogni sessione per essere sicuri di aver metabolizzato le meccaniche. C’è un motivo se non riusciamo a stare zitti su quello che Street Fighter 6 ha fatto con il World Tour, riuscendo a coniugare modalità storia e tutorial in un mix indistinguibile.

Purtroppo Granblue Fantasy Versus Rising non riesce a raggiungere lo stesso livello di interattività, e torniamo a dover completare una lista della spesa che spiega le varie meccaniche — non che da parte del gioco manchi l’impegno, perché nelle prime battute della modalità storia si vede un coraggioso tentativo tentativo, ma il risultato è davvero confuso e ingarbugliato, e per di più si svolge in un contesto che assomiglia agli scontri versus, ma divaga verso il beat ‘em up.

Granblue Fantasy Versus Rising Soris Super Skybound Art
Materiale da Wallpaper

A dirla tutta le spiegazioni in sé sono molto chiare, specie quelle della sezione tutorial, ma i sistemi di gioco (che nonostante la semplicità pratica del gameplay possono risultare molto convoluti per un principiante) non aiutano certo a mandare giù la pillola. A questo bisogna aggiungere che una parte della playerbase ha già molta esperienza con il precedente Versus, quindi l’esperienza dei casual match potrebbe risultare frustrante. Il nostro consiglio è armarsi di pazienza, affrontare i ranked match senza paura (le partite saranno meglio bilanciate in ranked), e consultare le ottime risorse della community, come Dustloop o le guide su Youtube.

Granblue Fantasy Versus Rising Yggdrasil è fortissima
Sono consentite le summon?

NDR: un apripista?

Picchiaduro e Gacha hanno un aspetto in comune: entrambi basano la maggior parte del proprio appeal sui personaggi. Prima di gettarmi su Versus Rising sapevo davvero pochissimo dell’universo Granblue, conoscevo solo piccoli frammenti assimilati per osmosi culturale. Dopo aver provato questo ottimo picchiaduro, mi sono accorto di provare un forte interesse per le circostanze dei 28 personaggi giocabili, e mi sono trovato a cercare informazioni addizionali sui lottatori che mi appassionavano di più (Lowain e Soris su tutti). Non posso immaginare di provare il Gacha, ma sono contento che la creatività del prodotto originale sia sfociata in un prodotto più consono ai miei interessi; se così non fosse stato, non avrei mai saputo nulla di tanti personaggi davvero preziosi.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran fireball

Non mi stupirebbe se Granblue Fantasy Versus Rising aprisse le porte a una serie di picchiaduro ispirati ai personaggi dei Gacha, un genere, quello di roll e banner, che personalmente non intendo approcciare, ma di cui riconosco l’immenso potenziale derivante dai design spesso impeccabili dei personaggi. “L’inquinamento” tra i due generi è sottile ma percepibile su Rising, titolo che presenta bonus per l’accesso giornaliero e una sezione dove estrarre oggetti cosmetici casuali, e un misterioso battlepass di cui, a settimane dall’uscita, non si sa ancora nulla.

La fusione di Fighting Games e Gacha è, in teoria, un’idea ripugnante, uno scenario dalle implicazioni molto pericolose considerati i modelli basati sulle microtransazioni che tengono vivo il costosissimo genere, ma il modo in cui Versus Rising ha affrontato “la fusione” è davvero impeccabile. Se altri franchise, come ad esempio MiHoYo, dovessero seguire l’esempio positivo di Cygames, ci sarebbe sicuramente una buona fetta di mercato pronta ad accogliere uno sforzo di questo tipo, e l’intersecarsi tra i due mondi potrebbe finire per arricchirli entrambi.

Conclusioni

Granblue Fantasy Versus Rising è uno dei migliori picchiaduro del 2023, e forse anche del 2024. Per un prezzo più basso rispetto alla norma offre una valanga di personaggi, oggetti cosmetici e personalizzazioni sbloccabili in-game, svariate modalità di gioco, e soprattutto un gameplay divertente che funge da collante per l’intera esperienza.

I combattimenti sono spettacolari danze attorno alle risorse, una intensa zuffa 2D figlia di Street Fighter ma che si tinge i capelli per assomigliare a DNF Duel. Versus Rising coinvolge i giocatori in una battaglia che non è solo di destrezza, ma anche e soprattutto mentale; i comandi semplificati permettono di concentrarsi sulla prossima azione senza doversi preoccupare troppo dell’esecuzione, e i giocatori affezionati agli input “old-school” vengono premiati adeguatamente con quella spinta in più ai danni che non rovina la giostra per gli tutti gli altri.

Granblue Fantasy Versus Rising Gran Yuel Clash
Clash tra due attacchi

Uno dei picchiaduro più facili da imparare, e al contempo abbastanza profondo da offrire una sfida interminabile anche ai giocatori stagionati. Il modo migliore per avvicinarsi al titolo rimane seguire la guida di un giocatore più esperto, ma le risorse in-game sono abbondanti, con guide strategiche, combo trials, archivio dei replay e quant’altro possa servire a un giocatore volenteroso di mettersi alla prova.

Granblue Fantasy Versus Rising combina sapientemente l’esperienza di ArcSystem con lo stile e la personalità esplosiva di Cygames, restituendoci un prodotto confezionato con amore, in cui la passione per il soggetto è palpabile. Quando le introduzioni a inizio partita sono più di 720, doppiate sia in giapponese che in inglese, si chiude volentieri un occhio sulla mancanza di traduzioni in italiano, anche se sicuramente questa pecca rischia di penalizzare il titolo presso il pubblico nostrano.

Se la versione da 50€ di Versus Rising colpisce positivamente, la demo gratuita lascia davvero sbalorditi: si tratta di un gioco completo, che limita il giocatore soltanto nel roster disponibile e nelle opzioni di personalizzazione. L’unico vero peccato è che le informazioni sulle combo non siano disponibili ai giocatori free-to-play, ma per il resto questa “demo” assomiglia molto a un gioco completo regalato — e per giunta si tratta di un titolo di qualità eccelsa, al quale non possiamo che augurare di continuare, tramite patch e contenuti aggiuntivi, di continuare a eccellere.

Granblue Fantasy Versus Rising Soris contro Metera

Il succo del discorso è che Granblue Fantasy Versus Rising è una vera gioia da giocare, anzi, questa recensione è in gran ritardo proprio perché continuavamo a voler sperimentare i vari personaggi. Potremmo spendere decine di parole per menzionare le stage transition, le animazioni, espressioni facciali, effetti grafici, ma nulla vale quanto le otttime sensazioni che il gioco restituisce durante la partita: un compromesso tra peso e slancio che è molto difficile da inquadrare con cotanta precisione, un je ne sais quoi che le parole faticano a trasmettere, ma che le dita avvertono subito. Provare (gratis) per credere.

Granblue Fantasy Versus Rising recensione pro e contro

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Granblue Fantasy Versus Rising

Dinamico, chiaro, levigato, e disponibile per sempre in versione gratuita: un picchiaduro con tante modalità e tanti contenuti. - 9

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Granblue Fantasy Versus Rising è un picchiaduro 2D sviluppato da Cygames e ArcSystem Works, disponibile dal 14 dicembre 2023 su PS4, PS5, e PC (Steam).

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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