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Jujutsu Kaisen 237: Un ritorno inaspettato [SPOILER]

Dopo la sbronza collettiva rappresentata dal precedente capitolo di Jujutsu Kaisen, mentre il mondo degli appassionati fa in qualche modo i conti con uno dei lutti più scioccanti della storia recente dei manga, sono state diffuse le raw e una prima traduzione amatoriale del capitolo 237, uno dei più attesi (se non altro, dai sostenitori della teoria del ritorno di Gojo).

Prima di addentrarci nella descrizione del contenuto del capitolo 237 di Jujutsu Kaisen dobbiamo puntualizzare che si tratta di traduzioni amatoriali dal giapponese all’inglese e ci potranno essere degli errori. Nel capitolo precedente infatti era stato reso male un passaggio del dialogo fra Geto e Gojo in cui quest’ultimo rimpiangeva di non aver rivelato a Megumi di aver ucciso suo padre Toji.

Anche il passaggio in cui Sukuna rivelava la strategia utilizzata per sconfiggere Gojo risultava nebuloso e poco chiaro: per avere quindi il capitolo in una versione ottimale consigliamo di recuperarlo tramite i canali ufficiali. Detto questo, passiamo agli spoiler completi di Jujutsu Kaisen diffusi in queste ultime ore.

Jujutsu Kaisen

Il significato della forza nel mondo di Jujutsu Kaisen

Conclusosi (nel peggiore dei modi, in tutti i sensi) il combattimento fra Gojo e Sukuna, un nuovo avversario si mostra sul campo di battaglia: si tratta dell’attendente di Sukuna, Uraume, che compare al di sopra di un blocco fluttuante di ghiaccio.

Subito però interviene un altro Stregone: Kinji Hakari atterra sul blocco di ghiaccio e dice di aver fatto una promessa per la quale non può permettere a Uraume di vivere. Hakari apre il suo dominio e Uraume attiva la “Formazione di ghiaccio” contro di lui. Anche se il dominio di Hakari ha catturato Uraume al proprio interno, il masso di ghiaccio evapora improvvisamente e Kashimo nota che tutto ciò che serviva a consegnare un oggetto a Sukuna.

Jujutsu Kaisen

Si tratta dell’Arma Maledetta che Yorozu ha costruito in cambio di un Patto vincolante, lo strumento chiamato Kamutoke. Grazie a questo oggetto, Sukuna è in grado di scagliare un attacco elettrico su Kashimo e dice qualcosa a proposito dei “bei vecchi tempi”.

Ma per coincidenza, l’Energia Maledetta di Kashimo lo ha reso resistente all’elettricità (usciamo per un attimo al di fuori di Jujutsu Kaisen grazie a queste vibes “da Skypea“). A questo punto Kashimo inizia a parlare e chiede a Sukuna: “Sei diventato il più forte, oppure sei nato come il più forte?”. Il Re di Maledizioni gli risponde che non lo sa perché era un bambino non desiderato.

Il dialogo prosegue con Kashimo che gli chiede come ha potuto interagire con gli altri senza sapere cosa sia la debolezza, o come è stato in grado di mostrare misericordia, dal momento che Kashimo ammette di non essere mai stato in grado di farlo. Si tratta di uno dei personaggi più misteriosi di Jujutsu Kaisen.

Lui infatti ha sempre visto gli altri esseri umani come pezzi di terra e gli chiede di insegnargli se la forza è stare da soli. Con il proprio ormai proverbiale aplomb, Sukuna si limita a definirlo “uno stravagante”, e afferma che anche Gojo era così. Lo invita quindi a combattere senza ulteriori indugi e come prima cosa Kashimo tenta di colpire Sukuna con il proprio bastone, ma Sukuna lo blocca con la propria arma. Kashimo indietreggia e attiva la sua Tecnica Maledetta, Genju Kohasaku, che si potrebbe tradurre con Phantom Beast Amber.

Jujutsu Kaisen

Dopo aver sferrato un pugno sul viso di Sukuna, Kashimo carica un tipo di attacco a emissione di respiro. La voce narrante spiega che la Tecnica Maledetta di Kashimo rende il suo corpo in grado di far esplodere qualsiasi tipo di attacco che Kashimo può creare con la propria Energia Maledetta. La sua Tecnica Maledetta migliora la sua agilità e le onde che lancia fanno evaporare tutto ciò che raggiungono, ma si tratta verosimilmente di una tecnica suicida in quanto una volta terminata il suo corpo (che al momento appare come ricoperto di ghiaccio) si spezzerà.

Sukuna subisce altri colpi, apparendo in netta difficoltà. A questo punto la voce fuori campo ci informa che Sukuna possedeva un modo per rianimare il proprio corpo originale senza usare la Tecnica Maledetta Inversa, ma che lo ha in qualche modo conservato o posticipato. L’ultima tavola del capitolo ci mostra Sukuna con il proprio aspetto originario: quattro occhi e quattro braccia, con l’Arma Maledetta saldamente in pugno. Ryomen Sukuna è tornato.

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Leggi anche Jujutsu Kaisen 2×9: l’apertura della soglia.

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Manuel Crispo

Manuel Crispo

Medico, vive e lavora a Siena. Scrive un po' di tutto. "La lettura è piacere e gioia di essere vivo o tristezza di essere vivo e soprattutto è conoscenza e domande".

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