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Mato Anomalies – Anteprima: Demoni e Misteri

Nel panorama videoludico odierno, farsi strada sta diventando sempre più difficile. Soprattutto, per gli studi di sviluppo emergenti e che non hanno alle spalle un grosso publisher. Ma in questo settore ci è stato più volte dimostrato che con le giuste idee, anche se non innovative, si può catturare l’attenzione del pubblico.

Mato Anomalies rientra in questa casistica. Il titolo si propone come un JRPG con combattimento a turni sviluppato da Arrowiz. Lo studio, fondato nel 2016, è composto da veterani del settore provenienti da giganti del settore come Take-Two, CCP e Marvel; ma anche da sviluppatori di nuova generazione. Fino a ora si erano cimentati con alcuni giochi mobile e per VR e Mato Anomalies è il loro progetto più grande finora.

Ci è stata data la possibilità di provare una breve anteprima del titolo per testare le meccaniche principali insieme a un’introduzione alla trama e ai personaggi. Vedremo se il progetto di Arrowiz avrà quel che serve per destare l’interesse degli utenti e distinguersi dal mare di nuovi titoli che vengono proposti ogni giorno. Adesso bando alle ciance e andiamo a quelle che sono state le nostre impressioni preliminari.

Mato Anomalies titolo

Ecco la nostra anteprima di Mato Anomalies

Il titolo si presenta, come detto già in precedenza, come un JRPG che riprende molte delle meccaniche portanti del genere come il combattimento a turni. Eppure, è chiaro da subito come Mato Anomalies cerchi di costruirsi una propria identità che lo rende riconoscibile nonostante la natura estremamente derivativa. Ma andiamo con ordine e parliamo prima di tutto della storia e dell’ambientazione in cui verremo calati.

Bevenuti a Mato

Il protagonista della storia è il detective Doe che si ritrova l’ufficio invaso da brutti ceffi che hanno l’ordine di scortarlo all’Hotel Telosma. Qui facciamo la conoscenza di Nightshade, donna importante all’interno della società di Mato, che ha le mani in pasta in tutti gli affari della città, anche in quelli non propriamente legali. Alcuni falsari hanno portato alla sua attenzione documenti contraffatti con la firma del nostro protagonista e, prima che potessero essere messi in circolo, Nightshade li ha intercettati ed eliminati.

Ovviamente, questo piccolo favore non è stato fatto per bontà d’animo e a Doe viene richiesto d’indagare su una particolare sostanza molto richiesta al mercato nero chiamata: HANDOUT. Durante la sua investigazione, il detective si troverà trasportato in una specie di dimensione parallela abitata da strane creature dalle intenzioni tutt’altro che amichevoli. Doe verrà salvato da un misterioso uomo coperto da tatuaggi e armato di spada ed è qui che faremo la conoscenza delle meccaniche di combattimento e della struttura dungeon crawling di Mato Anomalies.

Mato Anomalies gameplay dungeon

Esorcizzare i demoni

Il sistema di combattimento riprende quello classico a turni utilizzato da molti dei giochi appartenenti al genere JRPG. I personaggi sotto il nostro controllo potranno attaccare o difendersi nel proprio turno e avranno a disposizione diverse abilità speciali per avere la meglio sugli avversari. I combattimenti a cui abbiamo preso parte hanno avuto, principalmente, la funzione di tutorial.

Si avrà a disposizione un attacco base e attacchi speciali che una volta utilizzati avranno un cooldown di alcuni turni prima di poter essere usati di nuovo. Purtroppo, nel nostro provato non abbiamo avuto modo di approfondire le meccaniche di combattimento, essendo limitati al tutorial, e non possiamo dare un parere completo in merito.

mato anomalies screenshot 2

La cosa interessante è che non combatteremo dei panni di Doe ma in quelle di Gram, l’uomo coi tatuaggi e armato di spada, che ha il compito di esorcizzare questi demoni interdimensionali chiamati Bane Tide. Gram sarà infatti il secondo protagonista della storia e avrò il compito di esplorare i dungeon e affrontare i nemici.

Scorrendo nei vari menù abbiamo appurato che sarà possibile cambiare l’equipaggiamento della nostra squadra, sbloccare ed equipaggiare nuove skill e anche cambiare la formazione del team, che a quanto pare, potrà contenere fino a un massimo di quattro personaggi.

Hackerare la mente

Usciti dallo squarcio dimensionale, Gram spiegarà al protagonista qual è la sua missione e cosa sono i Bane Tide, nel frattempo faremo la conoscenza di SkyEye un androide che fornirà supporto ai due all’interno dell’avventura. Tornati a fare rapporto a Nightshade ci verrà dato un secondo incarico: parlare con Il Veggente e ottenere informazioni sull’HANDOUT.

L’uomo non sarà molto disposto a parlare con Doe e qui verremo introdotti alla seconda meccanica cardine di Mato Anomalies cioè il Mind/Hack. Questo mini-gioco consisterà nell’abbattere le difese mentali del bersaglio per ottenere le informazioni necessarie e prenderà la forma di un card game. Il nostro obbiettivo sarà quello di ridurre a zero la forza mentale dell’avversario e nel frattempo difenderci dai suoi demoni interiori che ci attaccheranno.

Il sistema di gioco è abbastanza semplice e intuitivo. Ogni turno avremo a disposizione 5 carte, tutte con uno costo, che si divideranno in attacchi e azioni difensive. Ogni carta avrà un valore chiamato “Fate”; questo valore rappresenta l’ordine in cui la carta va giocata nel nostro turno per aumentarne la potenza. Se per esempio avremo un attacco con valore Fate=3 vuol dire che se verrà giocata per terza aumenterà di potenza e aggiungerà effetti speciali.

mato anomalies screenshot 1

Il sistema Hack/Mind di Mato Anomalies è una meccanica interessante che aggiunge un certo livello di varietà al gameplay ma, almeno per le nostre impressioni durante il primo duello, ci è sembrato tedioso e ripetitivo nonché eccessivamente lungo da portare a termine. Una volta ottenute le informazioni dal Veggente riporteremo tutto a Nightshade che ci manderà in un’altra location che segnerà la fine della Beta.

Direzione artistica e comparto tecnico

Passando ora alla direzione artistica, possiamo affermare che, da quello che questa anteprima ci ha permesso di vedere, siamo davanti ad un prodotto con un stile molto interessante. La città di Mato è un amalgama tra il cyberpunk e uno stile orientale, l’architettura e il vestiario rimandano molto alla Cina degli anni ’40.

La storia ci viene raccontata attraverso tre tipi di cutscene: una composta da vignette realizzate con il motore di gioco in cui i personaggi hanno animazioni limitate e parlano attraverso baloon uniti al doppiaggio, a ricordare le tavole di un manga; il secondo sono cutscene tradizionali; il terzo metodo che ricalca lo stile visual novel con gli sprite 2D dei personaggi (realizzati in maniera superba e ricchi di dettagli) con finestre di dialogo.

mato anomalies screenshot 4

Il comparto tecnico di Mato Anomalies è ancora grezzo con animazioni molto legnose e poco rifinite e una qualità di texture non proprio al passo con i tempi. Gli NPC che popolano la città appaiono e scompaiono dal nulla e, oltre una certa distanza, appariranno come figure nere le cui fattezze ci verranno rivelate una volta che ci saremo avvicinati. Probabile che questa scelta sia dovuta sia a esigenze di natura tecnica ma l’implementazione, almeno per ora, non è delle migliori.

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Conclusioni

Mato Anomalies ha suscitato il nostro interesse. Con il suo stile, il suo gameplay e per molti dei temi trattati ci ha ricordato la serie di Shin Megami Tensei, in particolare, per l’ambientazione e l’atmosfera, i Devil Summoner. Detto questo il gioco, per quanto breve sia stato il nostro provato, sembra avere le potenzialità per essere un buon JRPG, da tenere d’occhio se si è amanti del genere, speriamo di poter avere una prova più approfondita in futuro.

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Luigi Parri

Luigi Parri

Sceneggiatore di fumetti in erba con grossi problemi di rabbia repressa. Finto portatore di Stand. Appassionato Metroidvania e drogato di Rogue-like. Non riesco a dormire senza il mio cartonato di Hideo Kojima.

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