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LXT Esports: inaugurata la nuova Gaming House di Milano

LXT Esports è la neonata società esportiva italiana che punta tutto su inclusione, professionalità e sostenibilità.

Complice o colpevole, negli ultimi tre anni la pandemia da COVID-19 ha contribuito alla recente esplosione italiana del settore degli esports, un fenomeno che ha conquistato l’attenzione di milioni di appassionati e spettatori in tutto il paese. Parallelamente alle tradizioni sportive italiane, come il calcio, gli esports stanno rapidamente guadagnando terreno come forma di competizione altamente seguita e apprezzata dal giovane pubblico.

Non sorprende quindi la costante crescita e sviluppo di team e squadre provenienti da tutta la penisola, specializzate in videogiochi differenti e attive in determinate competizioni (nazionali ed internazionali). È questo il caso di LXT Esports, la neonata società che presenta due squadre: una, composta interamente da ragazzi, attiva su FIFA; l’altra, il primo team italiano femminile, attivo su Valorant.

Team di LXT Esports

Chi è LXT Esports?

LXT Esports è la prima realtà competitiva videoludica e italiana che presenta la prima squadra di pro-player completamente al femminile e che si inserisce in un panorama (e)sportivo con spunti decisamente innovativi. Abbiamo avuto occasione di conoscere parte del team e di vedere gli spazi dedicati a loro durante l’inaugurazione della Gaming House di Milano realizzata in partnership con Acer.

Parlando con le ragazze, con il coach della squadra ed il team organizzativo parte della società, è emerso come quella di LXT sia effettivamente una realtà esportiva che punta prima di tutto alla formazione e alla sostenibilità (sociale, economica, professionale). In tal senso, si tratta di un progetto che non punta sui meri numeri e sul posizionamento delle atlete in quanto content creator ma sui benefici ed i valori che spesso non sono considerati all’interno del settore degli esports.

Ad esempio, puntando sulla formazione professionale, lo scopo di LXT Esports è di inquadrare i pro-player come figure professionali da coltivare, in modo tale che in futuro possano costruirsi una carriera sfruttando le soft skill e le hard skill acquisite mediante la competizione videoludica. A tal fine, la società presenta una serie di figure professionali che affiancano gli atleti e le atlete quotidianamente: un mental coach, una nutrizionista, una responsabile dell’impatto, una psicologa e un coach post-carriera sono solo alcune delle figure professionali presenti nella vita di LXT Esports.

LXT VALORANT CHAMPIONS

Il futuro degli esports in Italia

Il progetto ha la fortuna di vedere la collaborazione costante di un brand all’occhiello del settore: Acer. L’azienda ha catturato presto il potenziale di LXT Esports e ha deciso di puntare per la prima volta nella sua storia su un team esportivo piuttosto che su campionati e prodotti. Con il suo sotto-marchio Predator, Acer si posiziona come primo sponsor della squadra femminile di Valorant e ha già potuto trarre benefici dall’investimento quando il team ha vinto la competizione nazionale Minerva Series – primo caso di team completamente femminile a ottenere il premio.

In un settore economico e sportivo del tutto in evoluzione nel Bel Paese, una realtà come quella di LXT Esport necessita di essere raccontata e si posiziona come modello a cui fare riferimento per aziende, società e privati che intendono investire in questo settore, collaborando con squadra esistenti o fondando team da zero.

Tuttavia, l’Italia si trova ancora in una fase di crescita e sviluppo nel settore degli esports, e ci sono sfide da affrontare. La mancanza di un ecosistema completamente strutturato e supportato può limitare le opportunità per i giovani talenti emergenti e per le organizzazioni che desiderano investire nell’industria degli esports. È quindi necessario un impegno collettivo da parte di istituzioni, aziende e comunità per favorire la crescita sostenibile di questo settore promettente.

Gli esports stanno trasformando il modo in cui concepiamo e viviamo lo sport e il gaming. È ora di esplorare questa nuova frontiera competitiva e di scoprire il potenziale che gli esports possono offrire all’Italia.

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Riccardo Retez

Riccardo Retez

Alla deriva nel mare della pop culture ho fatto dei videogiochi prima una passione, poi uno studio e infine un lavoro. Scrivo, curo e creo contenuti dentro, fuori e intorno ai mondi videoludici.

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