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CoD: 10 giocatori denunciano Microsoft nel tentativo di fermare l’acquisizione di Activision

Il caso dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft non sembra voler arrivare ad una conclusione, e come se non bastasse, adesso anche dei giocatori di CoD (Call of Duty) si sono messi davanti la strada per la buona risoluzione dell’affare. Come già sappiamo non si tratta di un accordo semplice, in quanto Microsoft deve fare i conti con gli enti antitrust intenzionati a studiare bene la situazione per non rischiare di garantirgli il controllo su una grossa fetta del mercato videoludico.

Gli enti non sono gli unici a fare muro per l’acquisizione. Anche Sony sta cercando in tutti i modi di non far andare in porto l’affare più grande della storia di questo settore, intimorita dalla possibilità di perdere l’esclusività e quindi una grande fetta dei ricavi di CoD, il quale viene considerato da loro un prodotto inarrivabile e per il quale sono stati rifiutati anche degli accordi proposti da Microsoft stessa per garantirgli esclusività decennale.

E proprio da CoD adesso arrivano nuovi problemi. A quanto pare un gruppo formato da 10 giocatori divisi tra California, New Mexico e New Jersey hanno deciso di querelare la multinazionale di Redmond attraverso una causa legale privata per consumatori, nel tentativo di fermare l’affare, o quantomeno di rallentarlo.

Giocatori CoD vs microsoft

La paura dei 10 giocatori per CoD

Non sappiamo come l’aggiunta di questo nuovo gruppo nella vicenda legale riguardante questo storico affare potrebbe influenzarla, in quanto sono già asprissimi i controlli da parte degli enti a difesa dei consumatori. Se non altro potrebbe essere una prova a favore della eventuale decisione finale di bloccare definitivamente l’affare; d’altronde non è cosa di tutti i giorni il vedere dei videogiocatori spingersi così lontano per qualcosa che non li riguarda personalmente, se non per la piattaforma su cui potrebbe finire permanentemente il loro gioco preferito.

L’accusa nei confronti della multinazionale è quella di far pendere la bilancia a loro favore limitando la competizione nella loro regione. D’altronde, per alcuni giocatori la possibilità che la miglior serie sparatutto finisca sotto il controllo di qualcuno che in precedenza ha cercato di monopolizzare i titoli sulle proprie piattaforme, li terrorizza, e il rischio che la scelta per il consumatore venga ridotta c’è.

Ma se da una parte c’è un gruppo di persone che chiaramente si oppone all’affare, dall’altra c’è una fazione di tutto altro pensiero, favorevole alla buona riuscita dell’acquisizione di Activision Blizzard, come lo dimostra anche il sondaggio del CMA che conta 75% di pareri positivi dagli utenti partecipanti. Continueremo a seguire l’evoluzione della vicenda, ormai già entrata nella storia del mercato dei videogiochi.

Microsoft Call of Duty Sony PlayStation

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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