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Anche Airbnb si muove in favore dell’Ucraina: offrirà ospitalità ai rifugiati

La crisi russo-ucraina è un tema quanto mai caldo in questi giorni, soprattutto in seguito allo scoppio del preoccupante conflitto armato; conflitto, tra l’altro, di una portata difficilmente immaginabile, in particolare se si pensa che si sta combattendo una guerra nel cuore dell’Europa, in un luogo non troppo distante, né culturalmente né geograficamente, da noi.

Mentre i paesi occidentali lavorano senza sosta per definire una linea comune di reazioni nei confronti della Russia, non sono già mancati “piccoli” gesti di concreto sostegno verso il popolo ucraino. Diversi studi di sviluppo videoludici hanno già espresso la loro solidarietà, condannando la guerra in corso, altri hanno addirittura fornito attivamente degli aiuti; abbiamo anche assistito ad attacchi hacker contro le istituzioni russe ed è notizia recente, tra ancora molti altri esempi, che Elon Musk abbia messo a disposizione dell’Ucraina i propri satelliti Starlink.

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Per chi non ne fosse a conoscenza, Airbnb è un portale online utilizzato da persone alla ricerca di una camera per brevi soggiorni, in genere messa a disposizione da privati nelle loro case. Ecco che quindi, anche questo celebre network annuncia delle misure in favore del popolo ucraino: offrirà fino a 100.000 alloggi temporanei gratuiti a tutti i profughi in fuga dal conflitto.

Airbnb logo

Airbnb a sostegno dell’Ucraina: i profughi verranno ospitati gratuitamente

Ad annunciare questa misura di sostegno è proprio lo stesso amministratore delegato di Airbnb, Brian Chesky, attraverso una serie di post sul suo profilo Twitter ufficiale. La divisione no-profit della società di noleggio si occuperà di trovare rifugio ad alcuni dei profughi in fuga dalla guerra, coordinandosi a stretto contatto con i governi dei vari paesi e con gli “Hosts”, ovvero con i locatori che desidereranno partecipare al progetto.

Per ulteriori informazioni vi rimandiamo direttamente alla pagina di aggiornamento, sul sito ufficiale di Airbnb:

Airbnb.org lavorerà direttamente con associazioni no-profit sul campo, responsabili per la prenotazione e il coordinamento dei soggiorni per gli ospiti rifugiati, indipendentemente da nazionalità, razza, etnia o genere. Poiché Airbnb.org lavora per individuare partner diretti in ogni paese, i rifugiati e richiedenti asilo in fuga dall’Ucraina che necessitano di supporto immediato possono connettersi e visitare le risorse disponibili presso l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Sito ufficiale Airbnb

Nei prossimi giorni verranno condivisi maggiori dettagli sulle procedure ma, intanto, il portale online ricorda anche che, nel caso fossimo impossibilitati a mettere a disposizione degli spazi extra ai rifugiati, siamo in grado comunque di contribuire attraverso una donazione.

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Fabio Ghidella

Fabio Ghidella

23 anni. Videogiocatore fin da bambino con la Playstation 1, ho continuato negli anni a giocare su PC, iniziando da un vecchio computer assemblato da mio padre che è arrivato nella mia cameretta di seconda mano.

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