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MAPPA e i Trailer Pre-Animati: c’è da preoccuparsi per Chainsaw Man?

Scopriamo la vera natura dei trailer pre-animati e cerchiamo di capire cosa aspettarci da Chainsaw Man e MAPPA!

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, direbbero alcuni. È già la seconda volta in tempi recenti, dopo la quarta stagione de L’Attacco dei Giganti, che studio MAPPA presenta al mondo un suo nuovo titolo servendosi di un trailer che non contiene alcuna scena presente all’interno degli episodi che vedremo una volta rilasciato. Insomma, un trailer costruito ad hoc per presentare al grande pubblico un adattamento animato nel miglior modo possibile, ma arrivati a questo punto la domanda sorge spontanea: quanto di ciò che abbiamo visto sarà presente nella serie, quella vera?

No perché, basandoci sull’esperienza recente che abbiamo avuto proprio con MAPPA, la domanda è molto meno banale di quanto si potesse effettivamente immaginare. Nel mondo dei videogiochi sono molteplici i titoli che hanno generato clamore per essersi presentati in maniera diversa da ciò che erano effettivamente, almeno al rilascio, e quando ci si addentra in queste meccaniche la delusione è sempre dietro l’angolo: perché altrimenti per quale ragione cercare di innalzare così tanto le aspettative se non per colmare insicurezze e problemi produttivi?

Inutile negarlo, questo è chiaramente il caso della quarta stagione de L’Attacco dei Giganti, una serie tecnicamente problematica proprio perché costellata da difficoltà produttive, che si sono velocemente tradotte in condizioni di lavoro terribili, più e più volte denunciate da diverse personalità che hanno preso parte alla produzione. Eppure, se le condizioni fisiche e mentali di chi produce l’intrattenimento che tanto vi tiene occupati non fossero di vostro interesse, allora accontentatevi del risultato più tangibile: una serie sfigurata dall’irraggiungibile qualità del suo stesso trailer.

L'Attacco dei Giganti trailer vs serie

Il recente caso de L’Attacco dei Giganti ha però il difetto di esser stato così clamoroso da indurre le persone a credere che questa fosse la norma, quando in realtà è banalmente il naturale risultato di un’aggressiva campagna di posizionamento che trascura l’importanza delle vite umane e della qualità del lavoro svolto. La realtà però resta diversa, i PV pre-animati sono anche altro che strumenti da utilizzare per ingannare gli spettatori, e per accorgercene non dobbiamo neanche volgere lo sguardo chissà dove, rimanere fissi su MAPPA è sufficiente.

Dororo, 2019. Il remake dell’omonimo manga del celebre fumettista Osamu Tezuka viene ufficialmente annunciato. Il PV con cui viene presentato al mondo, però, è un lavoro molto autoriale di Takuji Miyamoto, un animatore conosciuto per avere uno stile che si scosta dai canoni classici che tendiamo ad associare alla realtà, da buon allievo del leggendario animatore Shinya Ohira.

Se paragonato al trailer vero e proprio (appena sopra), che utilizza nell’effettivo degli spezzoni provenienti dagli episodi che abbiamo poi avuto modo di vedere, il primo PV risulta essere profondamente diverso. Eppure, nonostante questo, più che creare aspettative false risulta essere una peculiare introduzione ad un progetto che successivamente si mostrerà per quello che è davvero senza timori né secondi fini, sfoggiando anche una pregevole qualità tecnica in determinati episodi.

Ecco quindi che “pre-animato” non vuol dire necessariamente “stiamo cercando di sviare l’attenzione dal disastro che sarà il prodotto finale”, ma anche un modo per presentarci quest’ultimo in maniera interessante, catturando la nostra attenzione senza però attribuirsi meriti che non esistono.

In un’industria dove la maggior parte dei trailer degli anime televisivi rispecchiano cristallinamente la mancanza di tempo che lo staff ha avuto per crearli, prendersi la briga di realizzarne uno ad hoc per pubblicizzare il proprio prodotto significa credere nella sua capacità di coinvolgere il pubblico. Resta però il problema che abbiamo appena menzionato: ormai gran parte degli anime vengono conclusi mentre stanno effettivamente andando in onda, dunque realizzare un trailer come si deve mesi prima del rilascio è impossibile.

Ecco quindi che, qualora si credesse davvero nel proprio progetto, si può scegliere di assegnare la realizzazione di un trailer coi fiocchi ad un altro team, mentre lo staff principale lavora su ciò che finirà sui nostri schermi mesi o anni dopo. Ecco come nascono i trailer pre-animati.
Spesso però questi team non fanno parte dello staff principale della serie, come nel caso di Dororo e quello della quarta stagione L’Attacco dei Giganti, e dunque il risultato finale che ne esce fuori rischia di essere diverso dalla serie vera e propria anche in termini stilistici.

Chainsaw Man MAPPA

Chiarito questo, è molto più semplice capire l’origine del contesto di diffidenza e paura che si è venuto a creare attorno al recente trailer di Chainsaw Man, il quale ha accompagnato al clima di stupore e meraviglia tanti dubbi e interrogativi riguardo la qualità effettiva della serie. In molti hanno visto la loro fiducia venir tradita proprio di recente, e per questo è più difficile affidarsi nuovamente allo stesso studio che te l’ha già fatta una volta.

Eppure i segnali che abbiamo sono incoraggianti. La motivazione è che non solo lo staff principale della serie è di eccellente fattura — partendo proprio dal regista Ryu Nakayama, di cui vi abbiamo già parlato — ma soprattutto è lo stesso che ha lavorato al PV dell’adattamento. Questo fatto da solo non garantisce di certo che la serie avrà perennemente l’affascinante look che abbiamo avuto modo di osservare, ma quanto meno sappiamo che la filosofia di fondo e l’approccio generale sarà esattamente quello.

Chainsaw Man staff trailer

Per quanto un’analisi più accurata dello staff e della produzione generale della serie sarà oggetto di un futuro approfondimento, i due concetti di fondo da assimilare sono questi: non state venendo ingannati, e ci sono delle possibilità che questa serie riesca a dimostrarsi all’altezza del suo trailer.

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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