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“The killer is dead, Long live the killer!”

Perchè giocare Killer is Dead nel 2017?

Carattere. Questo è il comun denominatore che unisce come un fil sottile tutte le produzioni di Suda51, all’anagrafe Gōichi Suda. Carattere è quello che esprime “killer is Dead” in ogni suo frame, dai menù all’esplosione di sangue e colori a schermo una volta avviata una missione. Titolo del 2013 che lo ha reso celebre anche in occidente l’action targato Grasshopper Manifacture ha saputo farsi strada in un mondo videoludico sempre più conformato a se stesso, mescolando l’action più puro alla narrazione,personaggi e stereotipi orientali.

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Tra originalità e stereotipo…

Le immagini parlano già da sole in questo caso ma forse non bastano a spiegare totalmente le vere qualità di KiD. Partendo dal principio, il giocatore vestirà i panni di Mondo Zappa, Killer su commissione affiliato all’ufficio di Brian Roses. Sono proprio le richieste di assassinio la scusa grazie alla quale il giocatore esplorerà il passato e il presente di Mondo attraverso le diverse missioni principali, incontrando personaggi a metà tra il grottesco e lo stereotipo, tra l’odioso e il divertente. E’ proprio la trama e la gestione dei personaggi l’anima “jappo” del prodotto di Suda51.

Non aspettatevi una narrazione chiara o pg a tutto tondo, anzi, molto spesso vi ritroverete a sbattere le palpebre increduli di fonte alla banalità di alcune sequenze. Sono però proprio queste scene a rendere eccellente la fusione tra il pulp e l’assurdo, con il gioco che passa da momenti brutali,introspettivi e intimi a gag fuori di testa. La narrativa ne risente? no. Sia chiaro, se cercate una narrativa classica dovrete cercare altrove, ma il misticismo e il “non detto” che permea l’opera di Suda è riuscitissimo, con alcune sequenze oniriche da far strabuzzare gli occhi. Il tutto è abbastanza fumoso alla fine, ma è proprio quello che vuole il gioco. Non vuole farvi conoscere e capire tutto, ma vuole farvi sentire e assaporare una storia molto più introspettiva di quello che sembra.

Dal punto di vista del gameplay ci troviamo di fronte ad un classico action con missioni principali e secondarie. Molte di quest’ultime sono la parte più debole del prodotto ma anche una delle tante originalità che KiD presenta. Mondo è infatti un grande amante della compagnia femminile e non di rado si intratterrà con una donna tra un combattimento e l’altro. Naturalmente per avere successo nella missione Gigolò (si queste missioni sono realmente chiamate Gigolò Mondo) bisognerà corteggiare la nostra spasimante attraverso regali, regali che si potranno dare solo una volta preso il coraggio necessario. E come si prende questo coraggio? naturalmente guardando (senza farsi scoprire) i punti erogeni delle ragazze. Fuori di testa.

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“Pls notice me Mondo-Senpai”

Le missioni principali e alcune secondarie invece ci vedono fruire di un Combat System che è invecchiato parecchio bene dal 2013 ad oggi. Mondo è scattante,aggressivo,scenografico e brutale, con uno stile grafico (che per l’epoca era riduttivo chiamare Cell Shading) che valorizza ogni squartamento e movenza del protagonista impegnato a versare quanto più sangue possibile. Più mondo colpisce senza essere colpito più la sua forza e velocità aumentano, in un turbinio di armi (1 primaria e 4 secondarie con tanto di trivella!), sangue e velocità che farà la gioia di ogni giocatore abbia abbastanza skill per mantenere Mondo in questa modalità. Conclude il tutto un bullet time attivabile schivando all’ultimo momento.

 

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Colori e Squartamenti!

Carattere quindi, anche qui, e una frenesia che gli amanti dell’action faranno fatica a non amare (non siamo ai livelli di Bayonetta o Devil may Cry! però).

E’ qui che Suda dimostra la sua maturità acquisita unendo la sua narrativa, uno stile grafico meraviglioso, un carisma unico e un C.S. in grado di essere sia leggero che molto approfondito quando necessario. Nulla è perfetto (il gioco su PC gira a 30 fps che bisogna cambiare a mano e ha diversi problemi tecnici) ma il carattere, l’originalità e il coraggio dimostrato da Suda in ogni aspetto di questa produzione sono da ammirare e ri(scoprire). Un action invecchiato molto bene che osava allora ed appare freschissimo ed ispirato ancora oggi, con quest’ultima caratteristica che è forse la vera chiave di volta e di qualità che riesce a farcelo apprezzare ancora di più. Il lavoro di Suda è, almeno qui, senza tempo.

Perchè questo articolo nel 2017?

Perchè Killer is Dead è gratis con Humble Bundle. Basta cliccare qui e poi “Add to card”, “Checkout” ed infine “Get it for free” per poter avere gratis una perla del recente passato che va giocata. Ah e perchè Suda ha espresso il desiderio di dirigere un Sequel quindi non vorrete di certo arrivare impreparati no?

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