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Stardust Telepath

Stardust Telepath: la recensione dello slice of life disponibile su Crunchyroll

Nel 2022 Bocchi the Rock! ha conquistato inaspettatamente il pubblico: nessuno si aspettava che una serie slice of life tratta da un manga pubblicato su Manga Time Kirara sarebbe diventata mainstream in tutto il mondo. La storia dell’ansiosa Bocchi ha avuto un grande impatto sul pubblico mondiale sia per i meme scaturiti dai suoi attacchi d’ansia che per elementi come la sua creativa componente visiva, dei personaggi con cui poter empatizzare e delle ottime canzoni. A distanza di un anno della messa in onda di Bocchi the Rock!, è arrivata nella scorsa stagione autunnale un’altra serie tratta da un manga serializzato sulla rivista e con protagonista una ragazza ansiosa, Stardust Telepath.

Stardust Telepath: tra ansia e razzi

Stardust Telepath parla di Umika, una liceale che ha diverse difficoltà a parlare con gli altri. Per questo non ha alcun amico e si sente come se fosse un’aliena. Pensa quindi di poter comunicare soltanto con gli alieni, e sogna in futuro di andare nello spazio con un razzo per incontrarli e farci amicizia.

La sua quotidianità viene scossa quando un giorno a scuola arriva Yu Akeuchi, una nuova studentessa che afferma di essere un’aliena e che ha il misterioso potere di comprendere i sentimenti altrui non appena tocca la loro fronte con la sua, la Frontepatia. Affascinata dal fatto di trovarsi di fronte una vera e propria aliena, Umika la avvicina e dopo poco tempo le due diventano amiche. Decidono così di lavorare per realizzare il sogno di viaggiare nello spazio con un razzo.

Stardust Telepath

La serie rientra nella categoria “cute girls doing cute things“, e in questo caso abbiamo ragazzine carine che costruiscono e lanciano razzi. Come classico delle serie pubblicate su Kirara, le protagoniste sono quattro, e infatti a Umika e Yu si uniscono dopo poco tempo la dolce Haruno Takaragi e il maschiaccio Raimon Matataki. Le quattro protagoniste sono il vero punto forte della storia, che con i vari avvenimenti le sviscera in maniera più o meno equa.

La protagonista Umika ha una grave ansia e ogni volta che deve parlare con gli altri le viene da balbettare. Se in Bocchi the Rock! l’ansia della protagonista diventa un ottimo spunto per fare delle gag, quella Umika è utilizzata in maniera più drammatica (anche se comunque non è che si va troppo nel profondo). I due personaggi sono comunque accomunati dal desiderio di crescere e migliorare come persone, e infatti Umika inizia pian piano a trovare un po’ di coraggio e fiducia in sé stessa. La sua evoluzione è davvero tangibile e convincente, soprattutto negli ultimi episodi dell’anime.

Yu fa da ottimo contraltare a Umika con la sua allegria e spensieratezza. Nonostante tutta la questione riguardante il suo essere aliena o non e le gag sulla Frontepatia siano divertenti, Yu non ha una grandissima evoluzione caratteriale. Viene comunque accennato che il personaggio avrà modo di svilupparsi più avanti, anche in luce dei sentimenti che inizierà a sviluppare nei confronti di Umika.

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Haruno è la ragazza dolce del gruppo, che cerca di supportare le sue amiche in qualsiasi modo possibile, ma che nasconde un certo dramma interiore che viene rivelato vero la fine. Matataki è invece l’altro personaggio del quartetto più drammatico, per via del suo “odio” nei confronti delle altre perosne e della sua volontà di stare da sola a lavorare ai suoi marchingegni ispirati a un anime mecha.

Anche se tutte e quattro sono diverse hanno un qualcosa che le accomuna: prima di diventare amiche e formare il loro “club” non avevano un luogo in cui sentivano di appartenere. Fino a un certo punto della storia, questa cosa sembra solo valere per Umika, anche se a posteriori l’opening faceva già presagire una cosa simile nella scena in cui tutte e quattro tendono una mano al cielo in luoghi diversi.

Stardust Telepath

La storia che vivono rimane davvero carina, anche se si sviluppa poco e non è ovviamente conclusa, visto che il manga è ancora in corso. La componente dedicata ai razzi è mostrata in maniera abbastanza interessante, con tanto di brevi spiegazioni su come costruire un razzo fai da te e tutte le precauzioni da mettere in atto prima di lanciarlo. Un altro dettaglio carino è rappresentato dalla lingua aliena usata ogni tanto dalle protagoniste, soprattutto nei saluti (ad esempio Bonavuu).

Sul lato visivo Stardust Telepath si presenta come una serie abbastanza buona ma non eccezionale. Ci sono alcuni bei cut di character acting sparsi in diversi episodi, ma non ci ho trovato un qualche guizzo generale che le desse quell qualcosa in più (ho ho adorato il video dell’ending, soprattutto nelle parti animate da Aoi Umeki). Ho adorato lo stile moe nel design dei personaggi di Takahiro Sakai, anche se riconoscono che non possa far impazzire tutti.

Stardust Telepath

Le musiche non mi sono rimaste granché impresse, tranne l’ending. Le performance delle doppiatrici delle protagoniste sono davvero ottime, soprattutto quelle di Yurie Funato e Shiki Aoki nei ruoli di Umika e Matataki.

In conclusione Stardust telepath è una buona serie che parla bene dei suoi quattro personaggi principali. La componente dedicata alla costruzione di razzi è trattata in maniera interessante. Visivamente è ok., con alcuni cut davvero buoni. Tutti gli episodi dell’anime sono disponibilli su Crunchyroll in lingua originale sottotitolata.

Stardust Telepath

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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