I trend lanciati da TikTok, il noto social network cinese, non smettono di stupirci. Negli ultimi giorni sulla nota piattaforma è andata in tendenza una nuova moda alquanto stravagante: un gruppo di persone si riunisce in un unico luogo, spesso un centro commerciale o un negozio, e tutti insieme iniziano a gattonare.
La cosa, però, non finisce qui. Infatti gli organizzatori del particolare flash mob hanno deciso di creare una struttura organizzativa in modo tale da pianificare, assieme ai partecipanti, le location per i nuovi eventi e le coreografie da adottare. Essi definiscono il loro movimento “una setta”.
Crawly Possessed: il nuovo trend lanciato da TikTok
Questo nuova moda lanciata dal social cinese prende il nome di Crawly Possessed e ha avuto origine a Varsavia, la capitale della Polonia. Quello che sembrava a tutti gli effetti un fenomeno circoscritto nello Stato, però, ha iniziato ad allargarsi a macchia d’olio e a contagiare altri Paesi.
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Il trend, infatti, si è presto spostato nel Regno Unito dove si è trasformato in un vero e proprio fenomeno internazionale. Al momento, il profilo TikTok di Crawly Possessed conta più di 400 mila follower provenienti da ogni parte del globo.
Come già anticipato nell’introduzione, il nuovo movimento social dispone anche di un apparato organizzativo composto da un canale Discord e uno Telegram. Accedendo al loro canale Discord è possibile comprendere le ragioni (o per lo meno quelle che a loro avviso sono tali) dietro i numerosi flash mob organizzati.
“Siamo una setta, distruggi i tuoi limiti, protesta contro la società, diventa ossessionato da noi” questo è ciò che si legge una volta entrati sul loro Discord. Gli organizzatori non solo esortano a protestare (senza motivo) contro la società, ma addirittura affermano che quella da loro creata non è un semplice movimento, bensì una vera e propria setta.
A detta loro, i raid, questo il nome dato ai loro flash mob, servono a tenere lontana “l’ansia sociale”, ad ucciderla una volta per tutte e con lei tutti i loro “nemici”. Quelle poste dagli organizzatori sono delle motivazioni molto deboli, utili solo a “giustificare” il loro agire solo sul piano sociale.
Basti solo pensare che i “nemici” di cui si parla non vengono mai identificati, anzi questi rimangono delle ombre indistinte utili solo a catalizzare l’azione dei follower verso un unico scopo fissato dai tiktoker (che, probabilmente, consiste nell’alimentare il fenomeno e monetizzarlo).
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