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The Marvels, Endgame e Kevin Fiege

Il possibile flop di The Marvels: il Marvel Cinematic Universe è calato di qualità dopo Endgame?

Era il 25 aprile 2019: nelle sale italiana arrivava dopo tanta attesa Avengers: Endgame, il film culmine di 11 anni di Marvel Cinematic Universe (MCU). Nel nostro Paese e in tutto il mondo la pellicola ruppe ogni record: nel solo weekend di apertura incassò 1.2 miliardi di dollari, e dopo diverse settimane Endgame è diventato il film con il maggiore incasso di sempre. Quattro anni e mezzo dopo ecco che al cinema è arrivato The Marvels: ma non tra gli applausi del pubblico, anzi.

Il nuovo film Marvel Studios è stato accolto freddamente dagli utenti e dalla critica: The Marvels su Rotten Tomatoes ha il 60% e su Metacritic ha un punteggio di 51 su 100. Certo: questi numeri presi così da soli vogliono dire poco, visto che anche nelle Fasi 1, 2 e 3 sono usciti film che hanno ricevuto voti bassi nella critica. Vedasi L’incredibile Hulk (2008) o Thor: The Dark World (2013). Ma se prendiamo i voti di The Marvels e le proiezioni sui suoi incassi al cinema, e li confrontiamo con gli ultimi risultati dell’MCU, si prospetta uno scenario più preoccupante per i Marvel Studios.

Nella giornata di ieri The Marvels è uscito in Italia e ha registrato un dato molto basso al botteghino: secondo i dati di Cinetel ha incassato “solo” 280 mila euro, contro i 625 mila euro di Ant-Man: Quantumania. Ma gli stessi numeri di quest’ultimo film sono stati piuttosto deludenti: Quantumania a fine “corsa” ha chiuso il botteghino con 476 milioni di dollari di incassi, persino inferiori ai 519 milioni del primo Ant-Man e i 622 milioni di Ant-Man and the Wasp. Insomma: qualcosa sembra essersi rotto da tempo tra il pubblico e l’MCU. Ma è davvero così? Oppure la gente è stanca di vedere prodotti mediocri al cinema e in streaming?

The Marvels, Endgame e Kevin Fiege

Critica e botteghino: numeri negativi per l’MCU

Qualche giorno fa “Variety” ha pubblicato un interessante articolo: intitolato Crisi nella Marvel, il pezzo dipinge un quadro piuttosto problematico all’interno delle produzioni MCU, tra continui “reshoots” di film e serie TV, idee strane per Blade, budget spropositati per le produzioni, e altro ancora. L’articolo di “Variety” è un riassunto efficace di tutti i problemi che stanno caratterizzando il Marvel Cinematic Universe, e che sono sotto gli occhi di tutti da tempo.

L’impressione di molti utenti sul web è che l’MCU non abbia più presa sul pubblico rispetto a pochi anni fa. Se poteva trattarsi solo di un’impressione, negli ultimi mesi ormai è diventata una certezza. Alcuni dati li abbiamo già dati a inizio articolo. A questi bisogna aggiungere le critiche molto negative ad altre recenti produzioni: Quantumania ha solo il 46% su Rotten Tomatoes. E non è l’unico: She-Hulk Attorney at Law ha il 32% dei voti del pubblico sulla piattaforma, e Secret Invasion ha registrato il 54% della critica e il 48% tra il pubblico.

Marvel logo

In più, come anticipato, le analisi sul botteghino di The Marvels lo danno come il possibile peggior incasso dell’MCU dai tempi de L’Incredibile Hulk. A fine corsa potrebbe non raggiungere i 300 milioni di dollari: il che si tradurrebbe in una grossa perdita finanziaria per i Marvel Studios. Il budget del film oscilla tra i 200 e i 250 milion di dollari: per essere profittevole dovrebbe incassare 2 e volte e mezzo il suo budget, e quindi circa 500 o 625 milioni di dollari.

Il pubblico non sembra sia convinto di questo film, e i trailer non pare abbiano aiutato molto il box office. Ma è “colpa” di The Marvels, del marketing o del trend dell’MCU? La risposta è: un mix di queste cose. Ma più di tutti, The Marvels paga la saturazione di contenuti di Disney+.

Marvel cinematic universe avengers

Disney+ e la saturazione di contenuti: il distacco con il pubblico

Come scrive “Variety” sempre in Crisi nella Marvel, la “fonte degli attuali problemi nella Marvel” va rintracciata nel 2020: la pandemia da COVID19 portò l’azienda a inondare Disney+ di contenuti streaming. Ed ecco che sono arrivate le prime serie TV nell’MCU: da Wandavision a Falcon and the Winter Soldier, fino Hawkeye.

Nei piani dei Marvel Studios ogni mese gli spettatori dovevano essere intrattenuti con un film e una serie TV: non ci sarebbero dovute essere pause tra un prodotto e l’altro. Questa politica e i rinvii causati dal COVID hanno portato a un 2021, 2022 e 2023 pieno zeppo di contenuti MCU tra cinema e Disney+. Per capirci: nel suo picco del 2019, il Marvel Cinematic Universe ha visto solo tre film. Nel 2022 sono usciti ben sette prodotti tra film e serie TV; il 2023 non è stato tanto meglio, con tre film e quattro serie TV (cinque contando Echo in arrivo appena il 10 gennaio 2024).

imani vellani ms marvel

Ed ecco qui il primo problema: la presenza di così tante serie TV ha saturato troppo il mercato e ha portato a una narrazione troppo ingarbugliata per il pubblico. Finché si trattava di vedere 2 o 3 film all’anno, gli spettatori riuscivano a tenere il passo. Ma con quattro serie TV all’anno, il pubblico non riesce più a fruire a dovere dell’MCU. Senza Wandavision si perde molto di Doctor Strange: Nel multiverso della follia. E lo stesso The Marvels ci presenta due protagoniste comparse per la prima volta in serie TV: Monica Rambeau (Wandavision) e Ms. Marvel nell’omonimo show.

Non siamo solo noi e “Variety” a sottolineare questo problema. Lo stesso CEO Disney Bob Iger ha detto lo scorso luglio che le troppe serie Disney+ hanno “smorzato” l’attenzione del pubblico. In più, tutta questa massa di produzioni ha portato Kevin Fiege a non riuscire più a gestire a dovere l’MCU: è grazie a lui che tutto è filato liscio nella Saga dell’Infinito, visto che riusciva a supervisionare la post-produzione di quasi tutte le pellicole. I risultati si vedono: è innegabile che ci sia stato un calo di qualità dopo Endgame.

ant-man

Il punto conclusivo: il calo di qualità delle Fasi 4 e 5 e un futuro di riscatto

L’autrice di MCU: The Reign of Marvel Studios Joanna Robinson ha ben riassunto cosa non va dopo Endgame.

Basandoci sui numeri che accompagnano i podcast a tema Marvel, gli articoli sulla Marvel, amici che fanno video dedicati al mondo Marvel, tutti questi numeri sono significativamente in calo […] La qualità ne sta soffrendo. Nel 2019, al suo piccolo, se tu mettevi ‘ Marvel Studios’ di fronte a qualcuno, le persone dicevano, “Oh, quel brand significa qualità”. Quest’associazione non c’è più perché ci sono così tanti progetti che sembrano incompleti e “poco cotti”.

Il pubblico ha percepito sostanzialmente il calo di qualità del Marvel Cinematic Universe, impuntatile soprattutto alle serie TV. Salvo eccezioni come la prima parte di Wandavision e Loki, le serie MCU non sono sinonimo di qualità. La stessa Disney si è resa conto di questa situazione complicata nelle serie TV: insieme al reset creativo di Daredevil: Born Again, i Marvel Studios hanno in piano di cambiare completamente approccio con le serie MCU, impiegando showrunner e produttori esecutivi solo per le serie TV.

daredevil charlie cox

In tutto questo, le produzioni delle Fasi 4 e 5 non sono riuscite a presentare personaggi carismatici e memorabili come Capitan America e Iron Man. Le ultime produzioni di successo lo sono state per la presenza o di attori amati della Saga dell’Infinito (Loki con Tom Hiddleston e Doctor Strange: Nel multiverso della follia con Benedict Cumberbatch) o di attori di franchise amati (Spider-Man: No Way Home con Tobey Maguire e Andrew Garfield).

Mancano nuovi leader nel Marvel Cinematic Universe e manca anche un filo conduttore. Se le gemme dell’infinito avevano connesso tutti i film dalla Fase 1 alla Fase 3, non c’è una direzione precisa nelle ultime serie e film MCU. Ogni prodotto risulta a sé stante e se tocca il tema “multiverso” lo fa senza collegarsi ad altri show o film. La forza della Saga dell’Infinito stava proprio in questo: film ben interconnessi, ma senza serie TV che diluivano l’attenzione del pubblico.

copertina iron man

Lo scenario non è del tutto negativo: non c’è una disaffezione del pubblico con i supereroi, ma piuttosto con prodotti mediocri. Basta vedere l’ottimo risultato di Guardiani della Galassi Vol. 3, che ha incassato 845 milioni di dollari. Ciò non toglie che un film biografico di 3 ore ha battuto gli incassi degli ultimi due anni dell’MCU (Oppenheimer, che ha al momento 948 milioni di dollari e potrebbe superare di poco Multiverso nella follia). Un risultato impensabile prima del 2019.

Le speranze del pubblico e, soprattutto di Disney e dei Marvel Studios sono in Deadpool 3, nei Fantastici 4 e nell’universo X-Men. Il Marvel Cinematic Universe ha ancora tanto da dire: con la giusta direzione l’MCU può riscattarsi dalle Fasi 4 e 5, e riportarci ai fasti della Saga dell’Infinito.

LEGGI ANCHE: The Marvels – Spiegazione del finale e della scena post-credits

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Alessandro Guarisco

Alessandro Guarisco

Ebbene sì: scrivo da 2 anni per DRCOMMODORE di Tecnologia, Anime e manga Appassionato del mondo Apple, Android e Windows One Piece, One Piece ovunque Profilo Linkedln per scoprire i miei segreti: https://www.linkedin.com/in/alessandro-guarisco-1417321ab/

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