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Sex Education 4: l’evoluzione dell’ex preside Groff e il rapporto con Adam

In Sex Education lo sappiamo bene, il punto forte della serie è sempre stato il sesso. La scoperta di come procurarsi e procurare piacere, come migliorare in questo senso e quella curiosità di mettere in pratica tutto ciò che si è appreso tra i bagni del liceo Moordale prima e tra le mura disinibite del liceo Cavendish, dopo.

Ma ammettiamolo, non si vive di sola sex education. Dal 2019, data di messa in onda su Netflix dello show, abbiamo conosciuto i protagonisti delle serie e le storie che, via via, ci hanno tenuto compagnia. Tra queste, non possiamo non tenere in considerazione il personaggio di Michael Groff (interpretato da Alistair Petrie) e della storyline con suo figlio Adam (interpretato da Connor Swindells).

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Adam e suo padre nella quarta stagione di Sex Education

La crescita di Michael Groff in Sex Education

Michael Groff, ricordiamolo, è stato il burbero preside del liceo Moordale, e ha impersonato la classica figura severa, autoritaria e intimidatoria che ci si aspetta da chi sta a capo di un liceo così duro e represso. E questa linea di condotto lo ha accompagnato anche fuori l’orario di lavoro, tra le mura domestiche, con il risultato di avere una famiglia che lo odia.

Il rapporto con sua moglie Maureen (interpretata da Samantha Spiro) si concluderà alla fine della seconda stagione, mentre il rapporto con Adam, già all’inizio della prima stagione altamente tossico, andrà via via a peggiorare fino al punto di rottura. Incomprensioni, incapacità di accettare la sensibilità e le difficoltà scolastiche di Adam, portano Michael ad essere verbalmente aggressivo, omofobo, convincendo il figlio che non va bene così com’è, ed è un fallimento sotto più punti di vista.

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Ma in Sex Education abbiamo imparato che gli errori possono essere un’occasione di miglioramento, e che la comunicazione, la pazienza e l’accettazione sono necessarie per vivere in armonia con sé stessi e con gli altri. Ed è così, grazie a quei libertini dei suoi studenti, che l’ex preside capisce di essere stato un uomo rude e così chiuso emotivamente che ha perso tutto ciò che di valore (umano) possedeva.

Ogni errore è un’occasione di riscatto

Ed è così che, dopo aver toccato il fondo, Michael comprende i suoi errori e inizia un percorso di terapia per migliorare e riprendersi in qualche modo l’affetto dei suoi cari. Non è stato un percorso facile o veloce: inizia nella terza stagione e, a piccoli passi, si conclude nelle battute finali della quarta stagione di sex education. E il bello sta proprio qui: nessuna fretta improbabile di ricongiungersi in un rapporto marito-moglie o padre-figlio.

Da un lato, la terapia lo ha aiutato ad essere un uomo felice anche da solo, e dall’altro gli ha permesso di ritrovare l’alchimia con l’unico amore della sua vita. E che dire del rapporto, mai davvero avuto con Adam? Finalmente, in questa quarta stagione, i due sono stati capaci di parlare, fare insieme delle attività e confrontarsi da padre e figlio, anche con delle urla è vero, ma con alla base l’affetto e la stima che fin adesso sono sempre mancati. Uno ha ritrovato un figlio, l’altro ha ottenuto un padre.

VEDI ANCHE: SEX EDUCATION: RECENSIONE DELLA QUARTA E ULTIMA STAGIONE

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Davide Romano

Davide Romano

Digital Copywriter per passione e per pagare la connessione WiFi. Cresciuto a cartoni, serie tv e film, mi piace scrivere recensioni, consigliare film/serie tv e anime. In me convivono The Office, Shameless, la saga di Harry Potter e One Piece. Tutte per uno, uno per tutte!

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