In Cina, a Guangdong, una donna si stava apprestando ad effettuare un normale controllo alla dogana, che l’ha poi portata a dover rivelare un bottino costituito da 200 CPU e iPhone all’interno della sua “pancia”. Questa storia riguarda una cinese che stava viaggiando per Zhuhai attraverso Gogbei, e che è stata fermata alla dogana da un agente, il quale aveva notato una postura alquanto strana della donna.
Questo fattore inizialmente si pensava fosse legato ad una gravidanza che aveva raggiunto ormai gli stadi finali, ma ciò è stato ben presto smentito dalle affermazioni della donna stessa, la quale ha dichiarato al doganiere come si trovasse sui 5-6 mesi di gravidanza in quel momento.
Queste parole hanno così fatto suonare un campanello d’allarme nella mente dell’agente, il quale ha dunque proceduto a controllare in modo più approfondito la donna. A quel punto, non ci è voluto molto prima che la verità venisse a galla: la donna infatti non era per nulla incinta, anzi: quella che indossava era una finta pancia fatta con il silicone, che serviva appunto a passare inosservata i controlli.
Hai degli iPhone nella pancia o sei solo felice di vedermi?
Ovviamente, il proposito della donna è ben presto fallito, visto che i macchinari della sicurezza hanno facilmente fugato ogni dubbio sulla presenza di materiale sospetto sul suo corpo. La donna sembra essere giunta da Macau, luogo in cui avrebbe acquisito le CPU e gli iPhone ritrovati, ma non è chiaro in che modo essa li abbia ottenuti, se legale o meno.
In ogni caso, il suo piano è finito con un sonoro buco nell’acqua. Il fattore principale che l’ha resa sospetta è stata la sua postura “vivace” nonostante lo stato di gravidanza che mostrava.
Si pensa che stesse cercando d’importare le CPU e gli iPhone senza pagare le tasse, e inoltre questo non è il primo episodio simile di cui possiamo essere testimoni: infatti, un evento del genere è avvenuto già in uno scorso episodio, seppur con protagonista un uomo.
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Fonte: Dexerto
