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MediaWorld multata, una mail espone le pratiche scorrette: “fondamentale spingere sugli accessori”

MediaWorld aveva da poco cominciato a proporre all’interno dei suoi punti vendita un’offerta che adesso le sta portando non pochi guai. Difatti, era diventata consuetudine vedere i prodotti presenti nei suoi negozi, come ad esempio gli smartphone, venire venduti in abbinamento ad altri prodotti e servizi, come potrebbe essere una pellicola protettiva già applicata.

Tale applicazione, sempre a titolo di esempio, portava sul prezzo finale dello smartphone un supplemento di ben 25 euro, e non era possibile in alcun modo acquistare lo smartphone separatamente o chiedere che non fosse applicata all’oggetto. Dunque, chi desiderava acquistare un telefono, doveva per forza pagare anche il prezzo aggiuntivo dello screen protector.

Una pratica attuata anche su altri articoli, e che ha fatto storcere il naso a diversi clienti, soprattutto ai più attenti che non sono stati molto convinti della legittimità di tale situazione. In questi giorni, l’Antitrust ha espresso il suo parere nei confronti dell’offerta di Mediamarkt (la società di negozi di elettronica che include Mediaworld) spiegando come tale pratica sia stata fin troppo poco trasparente.

mediaworld agcom

La mail interna della Direzione Generale di Mediaworld

MediaWorld è stata dunque sanzionata per la pratica scorretta proposta all’interno dei propri negozi. Alla società è stata comminata una multa da 3,6 milioni di euro. La sanzione non si riferisce solamente alla pratica adottata per gli smartphone, ma anche ad altre offerte simili attuate su molti altri prodotti.

Infatti, sono stati accertati dalla Guardia di Finanza esempi simili, come la vendita di prodotti informatici insieme a pacchetti software, che facevano lievitare il prezzo degli oggetti di quasi 30 euro in più rispetto al costo del solo prodotto desiderato.

Casi simili sono avvenuti anche con i televisori, venduti abbinati al servizio “pronto all’uso” che aumentava il prezzo in misura variabile (dai 14,90 ai 69,90 euro). Lo stesso discorso si è visto nella pratica della vendita congiunta di prodotti che, messi in delle ceste con il cartello “offerta” ben visibile, risultavano poi essere non proprio veritieri una volta alla cassa. Accadeva, infatti, che in un bundle di due prodotti solamente uno dei due fosse in offerta, cosa di cui il cliente si accorgeva solo quando era il momento di pagare.

mediaworld ftg

L’Agcom ha vigilato sulla faccenda e dalle indagini dell’Autorità è risultato che la Direzione Generale dell’azienda aveva dato indicazioni di spingere molto sulla vendita congiunta. Da una mail interna, questa pratica veniva indicata come un obiettivo fondamentale:

“È fondamentale, e ripeto, FONDAMENTALE, spingere sugli attach con gli accessori. Non deve uscire un IPAD senza Pencil! 100% ATTACH DI OBIETTIVO”.

Il verdetto delle Autorità alla luce di questi indizi, dunque, è che la società abbia usato modalità ingannevoli per promuovere alcuni prodotti che venivano abbinati e venduti con prodotti accessori. Spesso presentandoli anche come in promozione nei volantini o con cartelli all’interno dei negozi.

Mediamarket, continua l’Agcom, ha attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al cliente l’acquisto di prodotti che non sarebbero stati altrimenti acquistati. Per questo, la società è stata multata.

Agcom

Fonte: 1

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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