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DJI Mini 3 Pro recensione

DJI Mini 3 Pro, la recensione

Poche settimane fa, DJI ha annunciato il suo nuovo (e potente) drone leggero andando a migliorare sotto ogni punto di vista il precedente modello. DJI Mini 3 Pro, infatti, ha lasciato quasi tutti a bocca aperta per la sua portabilità e potenza mai visti prima a scapito, però, di un prezzo di listino decisamente lievitato.

Acquistabile ormai da 2 settimane, in Italia ne sono arrivati pochissimi esemplari e molti sono in attesa di ricevere questo piccolo drone. Noi lo abbiamo ricevuto qualche giorno fa e siamo riusciti a capire che DJI, pur mantenendo il drone sotto ai 249g, è riuscita ad alzare l’asticella della qualità di un altro livello raggiungendo un punto per ora mai visto.

Più grande ma molto più solido

La prima cosa che salta all’occhio è ovviamente il design, totalmente rinnovato dal Mini 2. Questo nuovo DJI Mini 3 Pro rinnova totalmente lo stile mantenendo comunque la struttura retrattile degli ultimi droni della casa cinese. Questa volta, però, le eliche si richiudono in maniera più semplice e non vanno a incastrarsi come i modelli precedenti, quelle posteriori ruotano mentre quelle anteriori si chiudono normalmente. La batteria si estrae grazie a due bottoni posti al lato del drone, non accessibili, però, con le eliche posteriori chiuse cosa che può dare un po’ fastidio quando si tenta di cambiare batteria dopo un volo (non c’è più quindi il vano batteria da sollevare dove si poteva incollare il QR Code EASA).

DJI Mini 3 Pro recensione

I materiali di costruzioni sono veramente notevoli, molto più solidi rispetto al Mini 2 e al Mini SE e le eliche molto più ampie. Nel DJI Mini 3 Pro manca completamente, però, un sistema di raffreddamento attivo e questo comporta surriscaldamenti quando il drone è fermo per un aggiornamento o per il passaggio dei file sullo smartphone. Il vano Micro SD e la porta USB Type-C per la ricarica e il passaggio dei dati rimangono comunque nella parte posteriore e vengono aggiunte le luci lampeggianti verdi per il volo notturno.

Foto e video da vero PRO

Quest’anno, alla fine del nome, è stata aggiunta la dicitura “pro” per diversi motivi, uno dei tanti è per la qualità foto e video. Nel nuovo DJI Mini 3 Pro abbiamo un sensore CMOS da 48 megapixel Quad Bayer da 1/1.3” capace di catturare foto in JPG e in RAW anche a 12 megapixel, così da poter catturare più luce. La qualità del file è veramente ottima, un enorme passo in avanti rispetto ai modelli precedenti che anche in RAW non permettevano lo stesso livello di post-produzione. Inoltre, vengono aggiunte molte altre funzionalità come il bracketing e la foto panorama in DNG.

I video di questo DJI Mini 3 Pro sono (finalmente) fenomenali. Si possono registrare clip fino al 4K a 60fps sia in normal che in D-cinelike 10 bit, un profilo colore flat che permette un’ottima coloro correction. Ovviamente non è il DLog che troviamo magari su Air 2s o Mavic 3 ma è comunque un ottimo passo in avanti. Viene aggiunta la possibilità di registrare video in HDR in 4K a 30fps sfruttando il sensore Quad Bayer ed è stato ridisegnato completamente il gimball permettendo ora di registrare video e scattare foto anche in verticale. Tornano poi le Master Shot, dei video che il drone compie in maniera automatica selezionando un soggetto all’interno dell’inquadratura e facendo inquadrature di livello professionale. Ovviamente rimane la possibilità di scegliere il codec h264 e h265 e il contenitore MOV o MP4 e il bitrate raggiunge i 150 Mbps (solo in 4K a 60fps).

Autonomia e qualità del segnale

L’autonomia dichiarata, con le batterie vendute in Italia, è di circa 34 minuti ma nella vita reale si assestano intorno ai 26-28 minuti di volo che ovviamente variano in base alle condizioni atmosferiche. La durata della batteria del DJI Mini 3 Pro comunque è eccellente e permette di effettuare tutte le foto e i video che si vogliono, consiglio però di prendere almeno una batteria di scorta (o meglio il Fly More kit di cui parleremo dopo).

DJI Mini 3 Pro recensione

La qualità del segnale di DJI Mini 3 Pro è veramente straordinaria ma si attesta più o meno ai livelli del Mini 2. Provenendo da Mavic Mini, questo nuovo drone con il nuovo sistema OC 3.0 permette una guidabilità veramente eccellente raggiungendo con facilità il kilometro di distanza e anche in quel caso il flusso video rimaneva costante in Full HD a 30fps, non abbiamo proseguito oltre per evitare di perdere di vista il drone ma avrebbe tranquillamente continuato.

LEGGI ANCHE: Nuovo DJI Air 2s, il drone perfetto per foto e video

Il nuovo radiocomando DJI RC, venduto insieme a DJI Mini 3 Pro nella sua configurazione top, merita un paragrafo a sé. Lo schermo raggiunge senza problemi i 600 nits e rimane visibile anche sotto luce piena del sole e il sistema Android è estremamente reattivo. La qualità dei colori è veramente ottima e la durata della batteria si attesta intorno alle 4 ore di utilizzo intenso. Piccola nota di demerito al sistema di blocco dei joystick, che rimangono forse un po’ troppo esterni.

DJI Mini 3 Pro – Il prezzo

Ecco il punto dolente: il prezzo. DJI Mini 3 Pro alza l’asticella anche sotto il punto di vista economico raggiungendo i 749€ solo per il drone senza radiocomando, cosa ottima per chi ha già il DJI RC-N1 di un Mini 2, Air 2s o Mavic 3, 839€ per la versione con DJI RC-N1 e 1009€ con il nuovo DJI RC (che è la versione che abbiamo provato e vi consigliamo). Il Fly More Kit, che include la borsa per il trasporto, 2 batterie aggiuntive e il caricabatterie triplo, viene venduto a parte al costo di 189€ mentre la DJI Care, l’assicurazione sui danni accidentali, viene venduta a 89€ per un anno e 139€ per due anni.

Se volete potete acquistarlo direttamente da Amazon.

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Valerio Monti

Valerio Monti

Fotografo, videomaker e consulente tecnico, ma visto che mi avanzava un po' di tempo anche studente di Ingegneria Informatica

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