Negli ultimi tempi hanno iniziato a verificarsi sempre più data breach segnalati dalle compagnie più disparate: dal data breach di Twitch dell’anno scorso, che ha messo in circolazione sul web i dati e i guadagni di centinaia di streamer, fino ad arrivare al pesantissimo data breach di LinkedIn col quale sono stati caricati sul dark web i dati del 92% degli utenti complessivi della compagnia.
La notizia del giorno in tal senso proviene invece da Whatsapp. Un rapporto pubblicato da RedHotCyber ha rivelato un grosso data breach a seguito del quale i numeri di telefono di oltre 19 milioni di utenti sono stati messi in vendita sul forum BrechForum. Dai dettagli possiamo vedere che i dati sono aggiornati a Gennaio 2022, ragion per cui l’allarme ha suscitato una certa preoccupazione fra gli utenti dal momento che Whatsapp è ad oggi una delle App di messagistica più utilizzate assieme a Telegram.
RedHotCyber ha inoltre contattato con un sample l’utente responsabile della pubblicazione dei dati e questi in risposta gli ha fornito un file con i record di oltre 5000 utenti provenienti dal nostro paese.
Come potete vedere dall’immagine il data breach non riguarda solamente gli utenti italiani ma quelli di tutto il mondo e in base a quanto dichiarato dall’utente ad essere stati rubati e messi in vendita sarebbero oltre 100 milioni di numeri di telefono associati ai nomi e ai cognomi dei proprietari con annesso paese di provenienza, tutto proveniente da Whatsapp.
Si tratta di uno dei data breach più grossi e gravi subiti dalla piattaforma, secondo all’altrettanto grosso breach dello scorso anno col quale erano stati pubblicati su RaidForum i dati di oltre 70 milioni di utenti, tra cui circa 24 milioni di italiani.
Si tratta quindi sicuramente di un grosso danno in casa Whatsapp, anche se solitamente la fuga di informazioni e dati di questo tipo viene utilizzata per operazioni di phishing, e in quel caso basta leggere con cautela (come sempre) le mail e i messaggi che vi arriveranno per evitare di cadere in truffe di cui ormai si conosce molto bene la metodologia.
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Fonte: RedHotCyber
