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Fujifilm X-T4, la nostra recensione

Abbiamo avuto modo di provare la fotocamera Fujifilm X-T4 nel corso del mese di dicembre, questo è quello che ne pensiamo.

Design e materiali

La X-T4 si presenta a noi con l’ormai inconfondibile stile delle Fujifilm, che a nostro parere è già un punto a suo favore. Il corpo macchina, nonostante il fatto che monti un sensore APS-C, non è particolarmente piccolo, anzi, sembra quasi una Full-Frame.

La X-T4 pesa 607g, che non sono pochi, ma che danno una sensazione di solidità non indifferente, la qualità costruttiva poi è veramente impeccabile: il corpo tropicalizzato è in lega di magnesio e le ghiere sulla parte superiore sono un piacere da usare. I comandi manuali sono tanti, tanti da poter permettere una personalizzazione totale, senza che poi dobbiate più viaggiare tra menù vari nel mentre che si sta scattando.

X-T4

La più grande differenza con il modello precedente a livello esterno è sicuramente lo schermo touch totalmente articolato e ribaltabile, che sebbene in certi casi – tipo il classico pozzetto – venga un po’ scomodo, permette invece di fare molte cose in più rispetto al modello semi-articolato.

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La X-T4 monta al suo interno le nuove batterie NP-W235, le quali aumentano sensibilmente la durata permettendo di uscire tranquillamente con una sola batteria carica e senza rischiare di rimanere a piedi, facendo solo foto ovviamente. Manca il jack da 3.5mm, ma al suo posto in confezione viene dato un adattatore USB-C-jack 3.5mm.

Software 

Menu Animation

Le impostazioni sono tante, ma non troppe. Il menù è ben organizzato e chiaro, a parte l’ultima sezione dove forse invece si va un po’ troppo a incasinare. Utile la funzionalità MyMenu che permette di mettere in questa sezione le impostazioni che più spesso si vanno a modificare, raggruppandole tutte assieme. 

Molto utili sono poi le 5 diverse performance mode, che permettono di allungare o accorciare, anche se di poco, la durata della batteria in base alle proprie necessità. Per esempio, in Economy lo schermo LCD cala drasticamente gli FPS dopo 12 secondi di inattività in modo da risparmiare batteria, mentre nelle varie modalità Boost la velocità di messa a fuoco viene aumentata e anche gli FPS dell’EVF, che possono arrivare fino a 100.

Comodissime anche le diverse possibilità che offre il software per la gestione delle due schede SD, dove possiamo scegliere tra:

  • Sequenziale: riempita la prima scheda si passerà alla seconda.
  • Back-up: le foto verranno salvate su entrambi le schede per minimizzare il rischio di perdere qualche scatto.
  • RAW – JPEG: i file RAW verranno salvati su una scheda, mentre i JPEG sull’altra.

L’ultima impostazione per chi non fa foto dove ogni scatto conta, tipo i matrimoni, è veramente utilissima per non mischiare i diversi file tra di loro.

Prestazioni foto

La X-T4 lato foto offre grossomodo poco in più rispetto alla X-T3, con il sensore X-Trans retroilluminato da 26MP che è praticamente lo stesso, così come il processore d’immagine X-Processor 4. La stabilizzazione interna permette di fare scatti anche a tempi più bassi mantenendo comunque nitide le immagini.

I JPEG che escono dalla macchina poi sono già usabilissimi grazie alla color science Fuji; in aggiunta, possono essere applicati degli effetti pellicola molto gradevoli, anche se una volta provato ETERNA è difficile cambiare effetto.

A livello di range dinamico non abbiamo grosse sorprese. Il sensore lavora in due modi in base agli ISO impostati: sotto gli 800 abbiamo un maggiore range dinamico, mentre salendo il range dinamico cala un po’, permettendo però una riduzione del rumore. Le foto infatti sono utilizzabili in certi casi fino a 6400 ISO, che per una APS-C non è niente male. 

Molto pratica anche la funzione HDR interna alla macchina che permette anche di scattare in RAW, con una leggera perdita di dettaglio, dovuto al piccolo crop che fa per allineare le 3 foto che vengono scattate.

Tra le varie impostazioni poi troviamo anche la possibilità di far scegliere automaticamente alla X-T4 con che tipo di otturatore scattare, in base ai tempi utilizzati, con la possibilità di scattare fino a 1/32000s con l’utilizzo dell’otturatore elettronico.

Prestazioni video

Dulcis in fundo, ecco dove la X-T4 brilla davvero rispetto ai modelli precedenti. La macchina infatti grazie all’IBIS permette di registrare video in 4k/6op senza la necessità di essere montata su un gimbal. Si può migliorare ulteriormente la stabilizzazione andando a croppare leggermente l’immagine.

Grazie allo schermo ribaltabile è anche ottima per i vlog e si nota quanto Fujifilm abbia prestato attenzione al lato video anche solo per il fatto che sotto la ghiera dei tempi si trova quella per passare da foto a video in un solo click.

Le simulazioni pellicola poi permettono di non dover lavorare troppo sui file, anche se i 10-bit interni consentono di aver file molto malleabili se si ha intenzione di fare del color grading. L’autofocus permette di scegliere la velocità con cui si passa da un punto all’altro di messa a fuoco, per il resto però non offre un buon sistema di tracking del soggetto, se non del viso, ma a meno che esso non sia rivolto sempre verso la camera, il rischio che il fuoco inizi a vagare è alto.

Ma la X-T4 non è esente da overheating: in 4K 50 o 60p si può registrare solo all’incirca per 20 minuti, in base alla temperatura dell’ambiente.

Conclusioni

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In conclusione, possiamo dire di trovarci di fronte alla miglior macchina APS-C acquistabile al momento, la Fujifilm con la X-T4 ha preso la X-T3 e l’ha migliorata sotto tutti gli aspetti. Certo, se si possiede il modello precedente forse il passaggio alla X-T4 non è necessario, soprattutto se si scatta prevalentemente foto, mentre lato video l’upgrade potrebbe portare alcuni vantaggi non indifferenti.

La batteria è un upgrade notevole rispetto al modello precedente, ma non basta per valere l’acquisto. Forse invece potrebbe valere a livello video l’IBIS che è sicuramente ottimo se già non si possiede un gimbal.

La X-T4 di per sé è ottima se si scattano foto e anche video, mentre altre macchine si concentrano solo su una delle due cose, insomma, best of both worlds. La nuova X-T4 della Fujifilm è quindi consigliabile a chiunque voglia fare un investimento in una macchina che eccelle praticamente in tutto, e non possiede già la X-T3.

Piccola nota a margine però dovuta: gli obiettivi Fujifilm sono tutti di estrema qualità, ma come si sa la qualità costa. Dunque, se non avete già una Fuji considerate che dovrete investire anche altri soldi nell’acquisto delle lenti che non costano poco. Un vantaggio però è che già l’obiettivo kit è utilizzabilissimo, e su Amazon costa 470€, ma è anche acquistabile in bundle con la X-T4.

Qui trovate il link per acquistare la macchina e qui il link per acquistare il 18-55 2.8-4.

Se poi avete proprio tanti soldini da spendere potete anche comprare questo gioiello, il Fujifilm XF50mm f/1.0 R WR.

Tutte le foto sono state scattate dal sottoscritto.

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Paolo Carnevale

Paolo Carnevale

Appassionato di tecnologia in generale, fotografo per passione, informatico per mangiare

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