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Monster Hunter Generations Ultimate: i paragoni della critica con Monster Hunter World

Monster Hunter Generations Ultimate e il futuro della serie

Il recente approdo in europa di Monster Hunter Generations Ultimate su Nintendo Switch (chiamato Double Cross in Giappone) ha scatenato alcune polemiche emerse dalle recensioni internazionali e dai videogiocatori, che paragonano il gioco al suo cugino più grande: Monster Hunter World uscito a gennaio 2018 per le console di attuale generazione e su PC ad agosto dello stesso anno. Nonostante il titolo in sé abbia avuto un riscontro positivo, il paragone con il nuovo Monster Hunter è stato inevitabile. World ha venduto molto, portando il gioco sulle vette del mercato, cercando di conciliare i veterani della serie e i neofiti. Esso vanta ciò che i fan hanno chiesto a Capcom nel tempo: un gioco della serie in vero stile open world e aggiornato stagionalmente tramite DLC gratuiti che aggiungono sempre nuovi contenuti.

Con il rilascio di Ultimate su Switch si sono scatenate le polemiche, dimenticando che Ultimate ha seguito il filone classico della serie mentre World ha provato a dare un nuovo volto alla serie, mantenendo il feeling storico e semplificando le meccaniche più datate. Molti novizi si sono avvicinati alla serie proprio con Monster Hunter World, ignorando che esistesse un passato così glorioso per la serie. Dunque molte persone si sono affacciate alla serie senza guardare alla sua vera natura di action RPG, costituita da una forte cmponente di grinding e grado di sfida crescente.

Monster Hunter Generations Ultimate

Passato e futuro

La serie in sé si è espressa maggiormente su console portatili, portando a milioni di copie vendute, e il suo approccio con Nintendo Switch sarà il medesimo sebbene la console in questione può anche essere considerata come home console. Sicuramente un’idea ambiziosa quella di portare World sulla nuova ammiraglia Nintendo ma con Generations Ultimate si è voluto continuare un filone di pubblicazione più classico, ovvero dare continuità e forse arrivare ad una conclusione del bionomio Monster Hunter – Nintendo. Essendo quest’ultimo gioco più classico, ha dalla sua parte un numero di contenuti certamente maggiori, con mostri e meccaniche riprese dei vecchi capitoli. Il suddetto filone classico mantiene il vecchio e aggiunge contenuti ad ogni iterazione.

Con Monster Hunter World si è voluto tentare un considerevole cambiamento al condimento di una formula ormai rodata da anni; lo sfruttamento delle nuove architetture e l’adattamento del gioco stesso hanno preso del tempo e il gioco si è presentato con un numero di contenuti minore rispetto ai classici capitoli della saga, ma la formula di gameplay si è rinnovata, svecchiata da anni di accomodamenti. Di conseguenza, il paragone portato in esame da critici e novizi è inconcludente. Il cammino della serie si è inevitabilmente diviso in due parti, di cui una potrebbe essere giunta alla sua conclusione proprio con questa edizione, lasciando il proprio bagaglio di sviluppo al servizio di progetti futuri a Monster Hunter World.

E voi avete già provato la demo di Monster Hunter Generations Ultimate? lo prenderete? Fatecelo sapere!

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Mirko Proietti

Mirko Proietti

Videogiocatore classe '96 operativo dall'età di 3 anni. La prima esperienza con Sega Mega Drive e PlayStation in contemporanea. Prediligo il genere Platform e GDR, ma da sempre mantengo una visione a 360 gradi del panorama videoludico. Laureato in Comunicazione, cerco la completezza nella produzione del videogioco, che tendo a considerare un'arte vera e propria.

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