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We Happy Few “offende gli standard della decenza”, secondo la classificazione australiana

We Happy Few sotto l’occhio giudice australiano

We Happy Few è stato rifiutato dalla Classificazione Australiana, nella perplessità generale. Il dipartimento di Arti e Comunicazione del Governo Australiano ha respinto la richiesta di classificazione del curiosissimo survival a tinte Steam Punk di Compulsion Games. Il gioco, pubblicato da Gearbox per Xbox One e PC, naviga da tempo nell’accesso anticipato e si accinge alla pubblicazione digitale e retail. Tuttavia, il percorso verso l’utente sta riscontrando intoppi, dovuti ad un’interpretazione molto rigida del contenuto dell’opera.

We Happy Few

Le note di classificazione recitano

“The computer game is classified RC in accordance with the National Classification Code, Computer Games Table, 1. (a) as computer games that “depict, express or otherwise deal with matters of sex, drug misuse or addiction, crime, cruelty, violence or revolting or abhorrent phenomena in such a way that they offend against the standards of morality, decency and propriety generally accepted by reasonable adults to the extent that they should not be classified.”

“Il gioco per computer è classificato RC secondo il Codice di Classificazione Nazionale, Computer Games Table, 1. (a) come giochi per computer che “raffigurano, esprimono o altrimenti affrontano questioni di sesso, abuso di droghe o dipendenza, crimine, crudeltà, violenza o fenomeni rivoltanti o aberranti in modo tale da offendere gli standard di moralità, decenza e decoro generalmente accettati da adulti ragionevoli nella misura in cui non dovrebbero essere classificati “.

We Happy Few

Il gioco è stato dunque classificato come RC, in quanto dipinge materia sessuale, uso di droge o altri agenti da dipendenza, crimine e violenza. Secondo la Classificazione Australiana, We Happy Few rappresenta un’offesa agli standard di moralità e decenza. Il gioco, già disponibile in accesso anticipato su Xbox Live e Steam, ora ha il tag “Coming Soon” appresso. Ci auguriamo che arrivino chiarimenti in merito da ambe le parti, e che la Classificazione si ravveda riguardo il reale contenuto di We Happy Few. L’opera è da intendersi come realisticamente distante dalla nostra società, strumento di lettura di fenomeni contemporanei e non rappresentazione.

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