Dr Commodore
LIVE

Wikipedia è stata vandalizzata (di nuovo)

Diversi utenti hanno segnalato episodi di vandalismo a pagine Wikipedia in data 16 agosto. Tutto è partito da uno screenshot postato da Ann Coulter su Twitter.

“Wow – andate subito su Wikipedia! Pare che il sito sia stato hackerato“, si legge.

Nell’immagine si vede la pagina su Edie Sedgwick, attrice e modella che morì nel 1971, coperta da una svastica su sfondo rosso. Edie fu una delle ragazze che divennero famose negli anni sessante grazie all’artista Andy Warhol. Non è chiaro il motivo per cui la sua pagina sia stata presa di mira, ma anche la homepage e le pagine dedicate ad altri personaggi famosi hanno subito la stessa sorte.

Wikipedia viene hackerata per pochi minuti

Il danno è stato arginato a pochi minuti di caos, tant’è che alcuni utenti dubitavano della notizia.

“Forse è il tuo computer”, suggerisce un utente che allega uno screenshot della stessa pagina ma “pulita”.

Alle 10:00 ET, quindi alle 16:00 in Italia, il sito è tornato alla normalità per tutti i visitatori.

Il giornale statunitense The Sun si è subito attivato e ha contattato Wikipedia in cerca di una spiegazione. Elise Flick, la portavoce di Wikimedia Foundation, conferma l’accaduto.

“Questo tipo di comportamento è inaccettabile su Wikipedia e viola molteplici regole“, spiega la Flick, aggiungendo che “Gli amministratori volontari hanno già rimediato al vandalismo, bloccato l’account responsabile e indagheranno a fondo sulla situazione per vedere se sono necessarie misure ulteriori”.

wikipedia vandalismo

Modificato un template applicato a 53 mila pagine

Elise Flick specifica che “un template […] è stato vandalizzato“, per questo motivo le pagine colpite sono ben 53 mila e riguardano un gran numero di celebrità, attori, scrittori e politici. Tra queste c’erano anche quella del presidente americano Joe Biden, quella della vicepresidente Kamala Harris e quella di Justin Trudeau, il primo ministro canadese, oltre a star come Jennifer Lopez, Johnny Depp, Ben Affleck e Madonna.

Le migliaia di pagine Wikipedia, la più grande enciclopedia gratuita online, sono state imbrattate di svastiche bianche e nere su sfondo rosso.

Non appena il problema è stato segnalato agli amministratori Wikipedia ha risolto in meno di 15 minuti, ma rimangono dei dubbi sulla sicurezza delle pagine. Stando alle dichiarazioni del sito, l’utente è stato in grado di aggirare le tipiche protezioni e attuare delle modifiche a suo piacimento. L’account del colpevole, creato circa dieci giorni prima, è stato bandito a tempo indeterminato.

In conclusione lo staff di Wikipedia è stato rapido a ristabilire l’ordine, ma affiora la necessità di maggiore sicurezza sui template utilizzati dalle pagine, come d’altronde ammettono gli amministratori stessi. I modelli più utilizzati sono infatti bloccati, ma a quanto pare non tutti.

wikipedia vandalismo

Un irrimediabile problema di vandalismo

Purtroppo non è la prima volta che Wikipedia viene vandalizzata con simboli d’odio, ma anzi è “qualcosa con cui i volontari hanno esperienza“, riconosce Elise Flick. Per questo motivo, “abbiamo sviluppato diversi strumenti e procedimenti che individuano e risolvono rapidamente gli atti di vandalismo verso il nostro sito” e infatti “la maggior parte del vandalismo viene corretto entro cinque minuti, come abbiamo visto oggi”.

Gli utenti si domandano però se non sia il caso di rimuovere il cosiddetto “open editing”, ovvero la possibilità che chiunque possa modificare le pagine. In alcuni casi è la prassi, come quando fu bloccata la pagina Wikipedia di San Marino durante l’Eurovision per evitare vandalismi. A questo proposito, il portale sembra per ora rimanere contrario.

Manteniamo il principio dell’open editing e presupponiamo la buona fede, questo passo viene raramente intrapreso in qualsiasi area di Wikipedia, a meno che non vi sia un incidente che lo giustifichi”, spiega Elise Flick.

C’è da chiedersi se, quando e dove verrà posto un limite.

Fonti: The Sun.

Articoli correlati

Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

Condividi