Dopo aver lasciato un segno indelebile nel panorama videoludico su PlayStation, The Last of Us Parte 2 Remastered approda finalmente su PC. L’attesissima versione per computer si presenta come l’edizione definitiva dell’opera più ambiziosa di Naughty Dog, un viaggio narrativo e tecnico che non ha mai smesso di far discutere. In questa recensione approfondita analizzeremo in dettaglio come il gioco è arrivato su PC grazie allo studio Nixxes, oltre a parlarvi della trama, del gameplay e del comparto tecnico, valutando se l’adattamento riesce davvero a fare giustizia al materiale originale e se può rappresentare un punto di riferimento per i porting futuri.

Il ciclo della vendetta secondo Naughty Dog
La narrazione di The Last of Us Parte 2 si svolge diversi anni dopo gli eventi del primo capitolo e mette in scena una storia cruda, dolorosa e spesso controversa. Protagonista principale è Ellie, ormai cresciuta e profondamente segnata da quanto accaduto in passato, ma ben presto la scena viene condivisa con Abby, una nuova figura chiave destinata a dividere il pubblico e a ridefinire il senso stesso della narrazione.
Il fulcro della trama ruota attorno al tema della vendetta e alla sua capacità di corrodere l’animo umano. Naughty Dog costruisce un racconto che non è solo personale, ma profondamente politico, ambientato in un’America post-apocalittica dove diverse fazioni combattono per il controllo ma soprattutto per la sopravvivenza. La narrazione è potente e ben recitata, con performance eccellenti da parte del cast, in particolare Ashley Johnson nei panni di Ellie e Laura Bailey in quelli di Abby.

Aggiungere parole sulla trama complessa e ricca di colpi di scena di The Last of Us Parte 2 è a parere nostro superfluo. TLOU2 è una masterclass su come scrivere non solo un gioco ma in generale una storia avvincente ed emozionante. Il ritmo del gioco non è sempre omogeneo, a volte il gioco tende a rallentare ma questo elemento non è per noi da considerare un difetto, perchè permette di vivere le vite delle protagoniste in modo realistico fa si che il gioco rimanga una delle esperienze narrative più forti degli ultimi anni, capace di turbare e far riflettere in egual misura.
Precisione, stealth, libertà d’azione e Senza Ritorno
Dal punto di vista ludico, The Last of Us Parte 2 Remastered rappresenta una delle esperienze più raffinate nel campo dell’action-stealth. Il sistema di gioco evolve in maniera significativa rispetto al primo capitolo: Ellie è più agile rispetto a Joel, può sdraiarsi a terra, muoversi in maniera furtiva tra la vegetazione e sfruttare l’ambiente circostante per tendere imboscate. L’intelligenza artificiale dei nemici è sorprendentemente reattiva, capace di sentire le nostre ricariche, vedere la nostra ombra e rendere ogni scontro unico e imprevedibile.
Proprio su questo punto vorremmo soffermarci per fare un applauso a Naughty Dog che è riuscita a farci provare empatia verso i nemici che sembrano voler bene ai loro compagni sia umani che animali e li chiamano per nome durante i combattimenti, senza contare che quando riusciamo a mettere fine alla vita di uno di loro, il resto della squadra potrebbe urlare dalla tristezza e dalla disperazione, davvero un pugno allo stomaco che nessun altro ha avuto il coraggio di inserire in nessun’altra saga videoludica.

Una delle novità più interessanti della versione Remastered è la modalità Senza Ritorno, una componente roguelite che offre scontri casuali, risorse limitate e la possibilità di sbloccare nuovi personaggi e sfide. Si tratta di un’aggiunta che dona freschezza e rigiocabilità, perfetta per chi ama il sistema di combattimento ma preferisce sessioni più brevi e intense rispetto alla campagna principale.
La Remastered include anche una modalità chitarra libera, che consente di suonare lo strumento senza vincoli narrativi. Pur essendo un’aggiunta marginale, questa funzione si presta a sperimentazioni creative e mostra l’attenzione ai dettagli che da sempre caratterizza Naughty Dog.
Il gameplay è rimasto invariato e alterna sezioni esplorative, enigmi ambientali e combattimenti, mantenendo un buon bilanciamento tra tensione e azione. Tuttavia, alcune aree risultano ripetitive e le dinamiche con i nemici tendono a non evolvere in maniera sostanziale nel corso del gioco. Nonostante ciò, la varietà di approcci e la cura maniacale per l’animazione dei personaggi rendono ogni incontro un piccolo evento cinematografico.

Un porting ambizioso, ma non perfetto
Il porting su PC di The Last of Us Parte 2 Remastered rappresenta un significativo passo avanti rispetto al travagliato lancio della versione PC del primo capitolo. L’edizione per computer offre supporto a risoluzioni ultrawide, HDR, frame rate sbloccato e una gamma molto ampia di opzioni grafiche configurabili, pensate per adattarsi a una vasta gamma di configurazioni hardware.
Sulle macchine più performanti, il gioco si presenta in forma smagliante, con texture migliorate, ombre più definite e un’illuminazione naturale convincente. Anche il sistema di accessibilità è tra i più completi mai visti in un videogioco, con soluzioni pensate per utenti ipovedenti, non udenti o con disabilità motorie, incluse funzionalità vocali e feedback tramite controller DualSense su Windows.

Non mancano però alcune criticità tecniche. Anche con una configurazione solida, come la nostra con una RTX 3060 Ti, il gioco può soffrire di stuttering durante il caricamento di nuove aree, con texture che talvolta faticano a comparire o si caricano in ritardo. Inoltre, in determinate sezioni particolarmente ricche di vegetazione o elementi dinamici, si possono notare alcuni cali di frame rate e fenomeni di pop-in. Naughty Dog ha già rilasciato una patch correttiva al day one, ma è evidente che saranno necessari ulteriori aggiornamenti per garantire un’esperienza completamente fluida.
Nonostante questi difetti, il gioco è nettamente migliore rispetto a come è stata pubblicata la Parte 1 qualche anno fa. Escludendo i problemi tecnici prestazionali The Last of Us Parte 2 Remastered rappresenta uno degli apici raggiunti dalla grafica videoludica contemporanea, offrendo un’esperienza visiva di straordinaria intensità, capace di stabilire nuovi standard nel settore.
Al netto di alcune criticità tecniche marginali, il titolo firmato Naughty Dog si impone come una delle opere graficamente più impressionanti di sempre. I modelli poligonali dei personaggi e degli ambienti sono costruiti con una cura maniacale, le texture risultano nitide e realistiche anche negli elementi secondari, mentre il sistema di illuminazione dinamica contribuisce a modellare atmosfere dense, credibili e coerenti con il tono narrativo del gioco.

Uno degli aspetti più sorprendenti resta senza dubbio la qualità delle animazioni e delle espressioni facciali. Ogni emozione è trasmessa con una naturalezza disarmante, contribuendo a rafforzare l’immedesimazione del giocatore nei confronti dei protagonisti e a sottolineare i momenti più intensi del racconto. Questa profondità espressiva, supportata da una direzione artistica di altissimo livello, trova la sua massima espressione nell’alternanza tra ambienti oscuri, devastati e opprimenti, e scenari da flashback più luminosi, pacifici, quasi eterei: due mondi a contrasto che rappresentano perfettamente lo stato emotivo dei personaggi.
La varietà e la densità dei dettagli ambientali – dagli interni abbandonati alle foreste umide e claustrofobiche – testimoniano un livello produttivo raro, in cui nulla è lasciato al caso. Persino la violenza, elemento centrale nell’economia del gameplay e della narrazione, viene rappresentata con un realismo disturbante, mai gratuito. Si percepisce chiaramente la volontà degli sviluppatori di esplorare le zone più oscure dell’animo umano, utilizzando immagini forti non come mero spettacolo, ma come strumento funzionale al racconto.
Un ritorno potente, ma non privo di ombre
The Last of Us Parte 2 Remastered per PC è un’esperienza intensa e sfaccettata che mescola narrazione emozionante, gameplay raffinato e una realizzazione tecnica di altissimo livello. La sua trama divisiva e il messaggio morale forse troppo insistito possono non incontrare i gusti di tutti, ma è indubbio che Naughty Dog abbia creato un’opera coraggiosa.
La nuova modalità Senza Ritorno si rivela una piacevole sorpresa, offrendo sfide avvincenti e una rigiocabilità che mancava all’originale. Sul piano tecnico, pur non essendo privo di difetti, il porting su PC riesce a valorizzare l’impianto visivo del gioco, offrendo numerose opzioni di personalizzazione e un sistema di accessibilità esemplare.
The Last of Us Parte 2 Remastered è un titolo che merita di essere vissuto, discusso e analizzato, soprattutto ora che è accessibile a un pubblico ancora più ampio. Chi cerca una narrazione profonda e un gameplay ricco troverà in questo gioco un’esperienza memorabile, anche se non perfetta.
The Last of Us Parte 2 Remastered è un videogioco action-adventure con elementi stealth e survival, sviluppato da Naughty Dog e pubblicato per PlayStation 5 il 19 gennaio 2024 e per PC il 3 Aprile 2025. Si tratta della versione migliorata e ampliata di The Last of Us Parte 2, originariamente uscito su PlayStation 4 nel 2020.
The Last of US Parte 2 Remastered (PC)
Voto - 9.5
9.5
/10
The Last of Us Parte 2 Remastered è un videogioco action-adventure con elementi stealth e survival, sviluppato da Naughty Dog e pubblicato per PlayStation 5 il 19 gennaio 2024 e per PC il 3 Aprile 2025. Si tratta della versione migliorata e ampliata di The Last of Us Parte 2, originariamente uscito su PlayStation 4 nel 2020.