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Jujutsu Kaisen 248: incredibili rivelazioni [SPOILER]

Siamo giunti finalmente, dopo una settimana di pausa, al capitolo 248 di Jujutsu Kaisen, senza dubbio uno dei più attesi dell’intera opera. Intitolato “The Shinjuku battle in the inhuman demon realm part 20”, il nuovo capitolo di Jujutsu Kaisen riprende la narrazione dal punto in cui si era interrotta, mostrandoci l’esito dell’attacco di Yuji Itadori e proseguendo il viaggio nella complessa psicologia del villain. Nel mentre un gradito ritorno, due rivelazioni importanti e una potenziale (ma forse necessaria) forzatura narrativa.

Una tavola che farà discutere

Come era prevedibile, l’attacco di Yuji, portato alle spalle di Sukuna con la Spada del Boia di Hiromi Higuruma, viene facilmente evitato dal Re di Maledizioni. Immediatamente dopo, la Spada stessa svanisce, suggerendo di fatto la morte dell’avvocato-Stregone (uno dei personaggi più amati di Jujutsu Kaisen). Sukuna, che si è già guarito la mano con l’Inversione della Tecnica, colpisce Yuji con un doppio pugno e lo allontana. Avendolo toccato, è in grado di lanciare un Cleave che va a segno. Sukuna commenta la perdita di Kamutoke e realizza che Yuji è stato in grado di curarsi il ventre ferito da lui in un precedente attacco.

Mentre Yuji è temporaneamente fuori combattimento nota Ui Ui e Kirara mentre portano via il corpo di Higuruma. Sukuna comprende dunque che loro stanno portando via i corpi degli Stregoni feriti e sono quindi i responsabili della scomparsa del cadavere (il termine utilizzato è “shitai”, che vuol dire proprio “cadavere”) di Satoru Gojo: il Re di Maledizioni è dunque certo di aver ucciso Gojo, sebbene questa singola tavola darà nuova linfa alle teorie che vorrebbero il ritorno dello Stregone dei Sei Occhi, perché che senso avrebbe portare via le spoglie di Gojo dal campo di battaglia, se non per utilizzarlo in qualche modo?

jujutsu kaisen

Sukuna comprende subito come Ui Ui sia dotato di un’abilità di trasporto istantaneo, mentre non è ancora noto a quale livello sia coinvolto Kirara. Il Re di Maledizioni si domanda se stiano portando gli Stregoni feriti da Shoko Ieiri. Subito però scarta questa ipotesi, dal momento che sa che la sua Tecnica Inversa non è abbastanza efficiente. In ogni caso, dal momento che Yuji non ha abbandonato il campo di battaglia, è divenuto in grado in un mese di curarsi da solo con l’Inversione della Tecnica.

Essendo migliorato tanto, non solo fisicamente ma nella gestione dell’Energia Maledetta, Sukuna giunge alla conclusione che il “piatto forte” dello scontro sarà proprio lui, e seppur convinto che questo combattimento potrà intrattenerlo un po’, si sente depresso e riflette sul concetto di ideale. Uccidere lui è l’ideale che unisce questi giovani Stregoni. Tuttavia, per la prima volta e diversamente da quanto accadeva in passato, Sukuna è turbato al pensiero dei suoi avversari, morti per il proprio ideale.

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Che sia stato l’aver vissuto per un po’ all’interno di Yuji ad aver modificato i suoi sentimenti? Come risultato di questa riflessione, guardando Yuji Sukuna comprende che al netto della sua debolezza in termini di potere Yuji può competere con lui in un singolo aspetto: l’infaticabile capacità di lottare per il proprio ideale. Il suo nuovo scopo sarà dunque distruggere l’ideale del protagonista di Jujutsu Kaisen.

L’assicurazione di Kenjaku

A questo punto accade un evento assolutamente impossibile da prevedere: appare Kogane, lo Shikigami di Kenjaku responsabile degli annunci all’interno del Culling Game. Nello stupore assoluto di Kusakabe e Ino lo spirito dichiara che una nuova regola è stata aggiunta al Gioco di Sterminio da un giocatore, cosa già avvenuta diverse volte nel corso della precedente saga di Jujutsu Kaisen. La quindicesima regola sancisce che l’autorità di attivare la fusione fra Tengen e gli esseri umani è passata a Megumi Fushiguro: secondo il regolamento del Culling Game, essendo di fatto Megumi il vessel di Sukuna, tale autorità è ora nelle mani di Sukuna.

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Al colmo della gioia, Kusakabe intuisce che l’attacco di Yuta Okkotsu ai danni di Kenjaku deve essere andato a buon fine, e quella regola aggiuntiva sarebbe dunque l’assicurazione di Kenjaku, il suo “piano B”. Sukuna non è il tipo che desidera l’estinzione dell’umanità, pensa Kusakabe: pertanto, essendo morto Kenjaku, rimarrebbe comunque una speranza per l’umanità, anche se tutti loro perissero sotto i colpi del Re di Maledizioni.

Sukuna si incarica immediatamente di estinguere la speranza nel cuore dei nostri protagonisti, e dichiara: “Prima di tutto, ucciderò tutti voi. Dopodiché, ucciderò tutti i partecipanti del Culling Game. Infine, a seconda dell’esito della fusione fra Tengen e i non-Stregoni, giocherò con questo Tengen”. Mentre Sukuna pronuncia queste parole, il terreno sotto i suoi piedi esplode mostrando Yuta Okkotsu, che si scusa per il ritardo. Di nuovo sorridente, Sukuna dichiara che Yuta dovrà impegnarsi al massimo perché, se fallirà, tutti quelli che sta cercando di proteggere moriranno. Subito Yuta evoca Rika e il Re di Maledizioni riconosce in lei immediatamente “la Regina”.

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Kenjaku è dunque morto senza confrontarsi con Yuji? C’è ancora speranza di salvezza per Gojo? Essendo in teoria necessario il potere di Suguru Geto per costringere Tengen a fondersi con gli umani, come può Sukuna essere in grado di sostituire Kenjaku nel proprio piano finale? Probabilmente ci toccherà attendere ancora un po’ per avere risposta a queste domande, dal momento che la prossima settimana per Jujutsu Kaisen è prevista pausa.

Leggi anche: JUJUTSU KAISEN 2×23: L’INIZIO DI UN NUOVO CAPITOLO

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Manuel Crispo

Manuel Crispo

Medico, vive e lavora a Siena. Scrive un po' di tutto. "La lettura è piacere e gioia di essere vivo o tristezza di essere vivo e soprattutto è conoscenza e domande".

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