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Jennifer Aniston sulla Cancel Culture: “non siamo tutti Weinstein, sono davvero stufa della cosa”

Jennifer Aniston negli ultimi mesi si è esposta molto sulla questione “Friends”, parlando di tutte le accuse mosse dal pubblico riguardante alcune mancanze nella serie ritenute ad oggi inaccettabili della produzione cult degli anni novanta. In una delle ultime interviste dell’attrice al Wall Street Journal si è discusso della Cancel Culture e anche del produttore Harvey Weinstein, condannato a 39 anni di carcere per stupro e violenza.

“Sono davvero stufa della Cancel Culture. Nel momento in cui ho detto questa cosa probabilmente sono stata “cancellata”, ma io la penso così. Veramente non capisco il concetto dietro questa cosa: non ci può essere una redenzione? Un qualcosa che possa riappacificare tutto magari? Non siamo tutti Harvey Weinstein.

Lui era un tipo di persona non proprio consono a stare da solo con le donne, infatti una volta mi propose di fare un film e ricordo di aver voluto insieme a me un’altra persona per sicurezza durante il colloquio con lui”. Ha chiuso l’argomento la Aniston a riguardo della Cancel Culture.

Friends, Aniston sulla serie
Jennifer Aniston sulla Cancel Culture: “non siamo tutti Weinstein, sono davvero stufa della cosa”

Jennifer Aniston sulla Cancel Culture: “non siamo tutti Weinstein, sono davvero stufa della cosa”

Da come avete letto Jennifer Aniston non accetto questa cosa di “essere cancellati” per delle cose che prima andavano bene e ora no, proprio come successo con Friends. Sulla questione sempre come leggiamo dalla fonte l’attrice si è esposta in merito:

“Esistono intere generazioni, anche di bambini, che guardano gli episodi di Friends e da come saprete li trovano offensivi. Certe situazioni, battute e determinati personaggi non erano intenzionali, mentre altre cose beh, avremmo dovuto pensarci all’epoca”. Qui torniamo nel discorso di prima fatto dall’attrice: non ci può essere redenzione?

La Aniston ha chiuso: “la commedia si è evoluta, così come i film. Ora fare una produzione del genere è una cosa complessa e devi stare davvero molto attento a ciò che scrivi e mostri. Tutto questo rende arduo il lavoro del comico specialmente, visto che noi e gli altri scherziamo sulla vita, le situazioni e le persone.

Prima potevi fare una battuta su una persona bigotta per esempio, così da dimostrare a tutti di come si comportino certe persone, ma ovviamente con la mentalità odierna non puoi farlo più”. Cosa ne pensate della questione?

Jennifer Aniston

Fonte Wall Street Journal

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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