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Twitch introduce nuove norme che puniscono ulteriormente gli utenti bannati dagli streamer

Le regole alla base di Twitch continuano a cambiare, nel tentativo di rendere sempre più piacevole l’esperienza degli spettatori e degli streamer. Nelle scorse ore, il sito ha infatti annunciato conseguenze ancor più negative per tutti coloro che sono stati bannati da uno streamer.

Dalle prossime settimane dunque, gli streamer potranno non solo bloccare la possibilità di questi utenti di scrivere in chat, ma anche impedire che guardino tutti i contenuti da loro prodotti. Non potranno quindi né assistere alle trasmissioni dal vivo, né guardare le clip o i VOD delle live.

Questo provvedimento è stato preso per provare a rendere ancora più punitiva la soluzione del ban. In particolare, una delle ragioni principali che ha portato gli streamer a richiedere a gran voce questo cambiamento è quella di impedire il più possibile le molestie e gli abusi ai loro danni. Tuttavia, una misura di questo tipo è veramente così utile ed efficace nell’impedire questi comportamenti?

norme Twitch

Una norma poco efficace

La reale utilità di questa norma è messa subito in dubbio da un fatto ben conosciuto da tutti gli utilizzatori di Twitch: chiunque può accedere alle trasmissioni in diretta o ai VOD degli streamer, anche senza aver creato un account. Quindi, un utente bannato può non solo creare un nuovo profilo da utilizzare per la visione e l’interazione in chat, ma anche semplicemente uscire dal proprio account Twitch e guardare senza problemi la live o il contenuto registrato.

Inoltre, per gli streamer esiste già la possibilità di riservare la visione dei propri VOD ai soli abbonati al canale. Di conseguenza, se un content creator vuole impedire che un bannato guardi un proprio contenuto registrato, gli basta limitare l’accesso alle persone che si sono abbonate, visto che i bannati non possono acquistare abbonamenti per il canale del creatore di contenuti che li ha bloccati.

La nuova norma è dunque di certo utile, ma sicuramente non infallibile. Come già sottolineato, bastano infatti pochi accorgimenti per aggirarla, risultando, di fatto, poco efficace nel realizzare l’obiettivo per cui è stata inserita e dunque incapace di risolvere in maniera decisiva il problema delle molestie e degli abusi a danno degli streamer e dei loro spettatori.

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Simone Gambaro

Simone Gambaro

Aspirante scrittore classe 1997 amante di tutto ciò che è intrattenimento. Vivo in provincia di Milano e adoro i Pokémon, i libri di Philip K. Dick, i film horror e la musica rap.

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