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Oshi no Ko: dolci bugie, contraddizioni e lati oscuri dello showbusiness raccontati dalla opening [SPOILER]

Il grandissimo successo di Oshi no Ko in questa stagione è ormai conclamato: il primo episodio è stato un vero e proprio tripudio di bellezza, apprezzato quasi all’unanimità, e anche il secondo episodio ha iniziato a impostare la storia verso una direzione chiara e specifica.

L’opera, originariamente nata dalla penna di Aka Akasaka e illustrato da Mengo Yokoyari, trae parte del suo successo grazie anche a un impressionante lavoro da parte dello studio Doga Kobo, capace di immergere lo spettatore in quel dicotomico mondo dello show-business, tra scintillanti bugie confezionate ad arte e numerosi lati oscuri e contraddizioni.

E la opening Idol, composta dal duo YOASOBI, estremamente orecchiabile e visivamente gradevole, non fa che aumentare la qualità di Oshi no Ko. Oltre a quello che ci viene mostrato nell’anime, anche nella opening si possono notare le varie contraddizioni che il mondo apparentemente brillante dello show-business e Ai Hoshino mostrano, nascondendole però ai fan grazie a bugie ricamate ad arte.

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L’ossessione verso Ai Hoshino

La prima strofa di Idol è quasi un’invocazione ad Ai Hoshino, poiché le viene chiesto di mostrare quel suo sorriso talmente brillante da “devastare i media”, e che lei ha segreti così misteriosi e ben nascosti, tali da farle guadagnare l’appellativo di “bugiarda perfetta“. Nel coro viene addirittura osannata, dicendo che è “la salvatrice“, “la grazia salvifica” del fan.

La seconda strofa fa un largo riferimento alla webnovel 45510, una storia breve scritta da Akasaka dove una vecchia idol del gruppo B-Komachi trova una vecchia registrazione su Ai, diversi anni dopo la sua morte: ella è intervistata a riguardo di cibi, libri preferiti e posti dove va a divertirsi; domande a cui Ai non può (o non vuole) rispondere in maniera chiara.

Nello spezzone video della strofa, Ai è ritratta in atteggiamento rilassato, quasi spensierato, rispondendo alle domande che le vengono poste semplicemente mettendo un dito sulle labbra, o scuotendo la testa mentre ascolta musica.

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Il dolce sapore delle bugie

Terza e quarta strofa si concentrano su cosa sia l’amore per Ai: è chiaro che nasconda un segreto “dal sapore di miele”, intendendo la sua maternità, pertanto le viene chiesto chi sia il suo tipo di ragazzo ideale, chi sia il suo partner; Ai risponde che lei non sa nemmeno cosa voglia dire “amore”. Il fan è spiazzato: non sa se Ai sta dicendo la verità, ma ciò lo fa innamorare di lei, riesce ad adorarla lo stesso.

Il video assume maggiore importanza qui: nel verso riguardante il “segreto”, Ai è ritratta totalmente nuda, ma censurata nelle parti intime; “nuda”, perché deve essere meravigliosa, amata, adorata, ma anche “censurata”, perché sarebbe oltraggioso se la sua maternità a 16 anni divenisse pubblica. Ai non è altro che una mera bambola, completamente al servizio della sua azienda.

Quando le viene chiesto dell’amore e di chi sia il suo partner, Ai è completamente schiacciata da numerosi cuori rossi, che chiaramente indicano quanto queste domande risultino pressanti, soffocanti; l’enorme cuore rosso della scena successiva è la somma di tutto questo domandare della sua vita privata, domande che la travolgono inevitabilmente.

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Una luce sfolgorante: Ai al centro della scena

Nelle successive tre strofe la canzone si focalizza su quanto Ai sia centrale nelle B-Komachi: lei è “la prima stella”, visibile anche di giorno talmente è abbagliante, una bellezza sconfinata e stupenda, la “idol perfetta e definitiva”, un’altra come Ai non apparirà mai. Nel video vengono ritratte scene allegre di concerti e di Ai spensierata, con i fan in assoluto visibilio.

La sesta strofa vede un cambio di tono, più cupo: dapprima sono le altre ragazze delle B-Komachi, che si sentono null’altro che semplici passanti del successo stratosferico di Ai, semplici strumenti per far brillare ancora di più la ragazza.

Ai inoltre “non può perdonarsi di non essere perfetta“, perché tutti coloro che sono invidiosi e gelosi di lei si accaniranno al primo passo falso, può solo accettare la se stessa che è al di sopra di tutto e tutti.

Il video qui assume tanto quanto il testo un tono cupo, con colori più scuri, pesanti, con a schermo tutte le frasi che Ai ha in testa sulla perfezione, su quanto non può e non deve minimamente sbagliarsi.

La strofa successiva mostra quindi una grande contraddizione che una idol di successo come Ai deve vivere giornalmente: non può farsi vedere debole, è obbligata ad essere perfetta perché tutti la ammirino; questa è, secondo lo show-business, la più pura e sincera forma di amore che una idol può offrire. E dentro di sé, Ai soffre. Soffre questo peso, questa pressione che schiaccerebbe molte.

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Amore e Bugie

Le ultime quattro strofe si concentrano tutte sul concetto puro di amore, che sia l’amare o l’essere amati.

L’ottava strofa parla di come Ai abbia costruito la sua carriera su un falso amore verso i fan, che per lei è “vero amore”: ciò si è anche riflesso inevitabilmente sui figli, nascosti dagli occhi del pubblico e dei fan, perché deve sempre far trasparire l’immagine di essere pura e innocente. Si rende dunque conto che le bugie sono la più grande forma d’amore che esista.

Ma, sebbene non sia mai stata amata e non sia mai stata in grado di amare, Ai spera fortemente che le sue bugie e il suo falso amore possano un giorno diventare veri, reali: questo è lo stesso discorso che ella fa perfino al suo assassino, quando è pugnalata a morte verso la fine del primo episodio.

Ai dice ancora di essere una idol fortemente egoista, perché vorrebbe amare tutti indistintamente. Spera che, dicendo un’altra bugia, un domani possano divenire finalmente realtà. Inizialmente, non riesce a dimostrare vero amore a Ruby e Aquamarine, ma, in punto di morte e poco prima di spirare, riesce a dire “Vi amo“, aggiungendo che questa volta non è una bugia.

Infine, vi è ancora il coro a cantare, che ha sempre rappresentato i fan di Ai, che ora urlano “Hey”, ripetuto tante volte, quasi come se volessero farsi sentire dalla loro “salvatrice“, ma Ai non può più sentirli: ad appena vent’anni, la sua vita si è conclusa. E in un istante, quasi tutti si sono dimenticati di lei.

Il video si chiude in tre scene: la prima, con Ai davanti a un cuore ammaccato, incapace di amare, che si interroga se lei sia in grado di amare; la seconda, un ultimo spettacolo da parte di Ai, che diviene una dichiarazione d’amore per i fan; e l’ultima, che corre ad abbracciare Aqua e Ruby ormai sedicenni, finalmente capace di dire sinceramente “Vi amo“.

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La canzone, in meno di 10 giorni, ha già raccolto quasi 30 milioni di visualizzazioni su Youtube: sinonimo di quanto Oshi no Ko stia avendo un enorme successo, non dissimile a quello che Ai Hoshino ha raggiunto all’apice della sua carriera da idol. Una carriera, come visto, fatta di poche e vere luci (ovvero lei, la più brillante di tutte) e molte ombre contradditorie.

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Riccardo Coda

Riccardo Coda

22 Giugno 1999. Amo l'ignoto, ciò che è poco convenzionale, le storie d'amore smielate e Neon Genesis Evangelion.

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