Dr Commodore
LIVE

TIM ha deciso lo scorporo: la società divide la rete dai servizi

Il consiglio d’amministrazione di Telecom Italia ha approvato nella giornata di ieri il piano per lo scorporo della rete dai servizi, con la quale la società di dividerà in due per creare un valore maggiore. Si tratta di una svolta epocale per TIM, sia a livello strategico che a livello di forza lavoro.

L’AD Pietro Labiola investirà oggi il piano agli investitori, partendo dai numeri e dall perizie che faranno da base di partenza anche per le future trattative con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la quale detiene il 9% della società e rappresenta il partito più importante per un’ipotetica fusione tra TIM e Open Fiber (di cui possiede il 60%). La CDP ha inoltre già fatto domanda all’Antitrust europeo per le possibili criticità di questa fusione.

Labiola è stato incaricato dal consiglio d’amministrazione dell società di “svolgere ogni attività utile per il conseguimento dell’obiettivo strategico del superamento dell’integrazione verticale e della riduzione del livello di indebitamento della società attraverso operazioni di trasferimento e valorizzazione di alcuni asset del Gruppo“.

493e9094 ce2e 44ed aa35 1f20e209ae5b 1

TIM: la divisione tra NetCo e ServiceCo

Il piano, come già menzionato sopra, è quello di dividere la rete dai vari servizi della società in NetCo e ServiceCo.

NetCo avrà tra le sue fila la rete fissa e la rete primaria e secondaria di Fibercoop, oltre ai cavi sottomarini di Sparkle. In essa saranno trasferiti 11 miliardi di debiti e solo 22 mila degli attuali dipendenti dal valore di 25 miliardi di euro (almeno secondo le società consulenti). Il valore dei dipendenti è però stimato diversamente dall’azienda francese Vivendi (che possiede il 24 di TIM) e dai consulenti esterni, che hanno rivelato valori di 31 o tra i 17 e i 21 miliardi di euro. A fine 2030 la società dovrebbe però avere 15 mila dipendenti, 7 mila in meno rispetto al numero attuale.

Essa si concentrerà sul mercato all’ingrosso e si impegnerà a velocizzare lo sviluppo della rete nella fibra. Si pensa che beneficerà dei vari cicli d’investimento nel medio-lungo termine e dei ritorni che caratterizzano il mercato infrastrutturale.

ServiceCo avrò invece tra le sue fila TIM Consumer, TIM Enterprise e TIM Brasil. Consumer comprende asset di rete e le varie piattaforme di servizio e si occuperà principalmente delle attività commerciali nel mercato retail Consumer e Small and Medium Business (SMB) legate principalmente al fisso e al mobile; Enterprise comprende gli asset relativi ai data center, include le attività commerciali di Olivetti, Noovle e Telsy e punta sul Cloud, l’IoT e la Cybersecurity; Brasil è invece l’operato di riferimento per il mercato sudamericano delle comunicazioni.

tim logo 1 780x470 1

Fonti: 1 | 2.

Articoli correlati

Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

Condividi