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Diablo Immortal: servono 100,000€ per maxare un personaggio

Diablo Immortal torna al centro della gogna mediatica ad appena qualche giorno dal lancio. Il motivo stavolta è uno schema di microtransazioni particolarmente aggressivo, che richiede ben 88,000£ (103,000€) per portare un singolo personaggio al suo massimo potenziale.

Il titolo era inizialmente stato annunciato come esclusiva mobile “free to play“, quindi un certo tasso di shopposità era più o meno implicito. Ma all’uscita del gioco si è presto reso chiaro che la situazione creata da Blizzard è assolutamente indecorosa, e giustifica pienamente la forte reazione dei fan.

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A indagare la questione è stato il canale Bellular News, che nella sua stima tiene in considerazione i tre pilastri del progresso di Diablo Immortal, cioè XP, livello dell’equipaggiamento, e Gemme Leggendarie. Queste ultime sono il fulcro del problema, poiché difficili da ottenere anche per chi decide di spendere denaro vero sul gioco, e i loro effetti sulle statistiche sono talmente sostanziali da non poter essere ignorati.

Rarissimi drop casuali e limiti settimanali rendono farmare le Gemme un vero inferno, ma sarebbe tutto sommato un grind accettabile se non fosse che, stando ai primi data mining, le Gemme —assolutamente necessarie in late game— non sono ottenibili in alcun modo dai giocatori free to play. Se si vuole avere un personaggio davvero ottimizzato occorrerà quindi aprire il portafoglio e sborsare cifre via via sempre più alte, dinamica che ha fatto prontamente bannare il gioco in Belgio e Olanda.

Sarebbe forse più facile ignorare la monetizzazione predatoria se il gioco fosse una schifezza, invece la community è molto compatta nel cantare le lodi (del gameplay) di Diablo Immortal. I comandi sono responsivi e compatibili con un controller, il ritmo è serrato come su ogni Diablo, e anche atmosfere e doppiaggio sono di altissimo livello. Il problema è che per godersi tutto questo occorre discutere le possibilità di rimborso del mutuo con la propria banca.

Diablo Immortal e altri pesci d’aprile fuori stagione

L’annuncio stesso di Diablo Immortal aveva suscitato una feroce reazione da parte dei giocatori quando Blizzard aveva annunciato che sarebbe stato un’esclusiva mobile. Nonostante il gioco sia poi arrivato anche su PC, la ricezione del pubblico è decisamente negativa, con un punteggio su Metacritic di 0,8 su 10.

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Il noto streamer penguinz0 arriva perfino a teorizzare che l’oltraggiosa economia di Diablo Immortal sia un’elaborata tattica degli sviluppatori: in seguito alle inevitabili proteste della community, Blizzard potrebbe poi abbassare i prezzi degli oggetti, apparendo così come un team di eroi che ascolta le voci dei fan e avendo nel frattempo “munto” i giocatori più impulsivi. La teoria, per quanto complottistica, trova una certa risonanza tra i player, che sospettano Blizzard di volere la botte piena e la moglie ubriaca.

Questo è solo l’ultimo degli scandali che segnagno gli anni recenti di Blizzard, tra gli altri ricordiamo i gravissimi episodi di molestia, le polemiche sul “riciclo” di Overwatch 2, ed un sistema di misurazione della diversità davvero di pessimo gusto.

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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