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Più di 1000 power bank sono spariti al concerto di Vasco Rossi

Molti fan di Vasco Rossi hanno vissuto un’esperienza a dir poco spiacevole quando sono andati al concerto del proprio idolo lo scorso 20 maggio: la security dell’evento nel trentino ha infatti sequestrato più di mille power bank, che poi sono spariti nel nulla a fine concerto.

Secondo L’Adige.it sarebbero almeno 1200 i power bank separati dai proprietari e gettati nei vari cassonetti approntati proprio per questo scopo. A rimetterci sarebbero stati i primi arrivati, mentre i ritardatari, informati dal passaparola, si sono ingegnati nascondendo i power bank nei cespugli lì vicino. Una tattica decisamente cartoonesca che però in questo caso ha risparmiato ai furbetti più di qualche euro.

Ma i power bank? Eh… Vabbè…

Ma quindi sono stati buttati nel cestino? Sì, però poi non sono mai arrivati in discarica. A rivelarlo è Dolomiti Ambiente, la compagnia che si occupa della raccolta rifiuti della regione Trento, il cui direttore Andrea Miorandi dichiara che ai suoi dipendenti è stato impedito di avvicinarsi ai tornelli dove si trovavano i bidoni pieni di power bank. Che fine abbiano fatto, dunque, lo sa solo Live Nation, la compagnia organizzatrice del concerto.

Le probabilità di riavere i power bank perduti sono davvero minime, considerato che, anche se dovessero essere miracolosamente localizzati, nessuno ha tenuto conto di cosa appartenesse a chi.

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Rimane inspiegabile perché non si sia organizzato un guardaroba dove riporre i propri averi in sicurezza, come invece avviene in tutti i maggiori concerti, compresi quelli di Vasco Rossi. I più attribuiscono l’incidente a una semplice svista da parte degli organizzatori, mentre qualcuno ipotizza un Machiavellico piano di contrabbando dei power bank organizzato dai temibili vertici di Live Nation (compagnia che nel giro ha una reputazione mite, anche a causa di svariate inchieste delle Iene sul bagarinaggio online).

Vogliamo trovare un senso a questa regola?

A onor del vero il divieto di portarsi il power bank era stato annunciato in anticipo, e non è certo fuori dal comune. Niente power bank né bottigliette d’acqua con il tappo, similmente a come accade in siti turistici d’interesse culturale dove casse e selfie stick vengono sequestrati all’ingresso. Le motivazioni di queste misure solitamente variano dal prevenire l’introduzione di congegni esplosivi alla scongiura di atti di vandalismo contro monumenti e opere d’arte.

In questo caso specifico si voleva impedire il lancio di oggetti potenzialmente pericolosi sul palco, e i power bank sono effettivamente abbastanza pesanti da provocare lesioni anche gravi, specialmente se colpiscono alla testa.

Misure come questa sono sicuramente fastidiose per lo spettatore benintenzionato, ma quando si ha a che fare con grandi folle è sempre meglio non fidarsi: ricordiamo che il fu Richard Benson (riposi in pace) era costretto a cantare dietro una gabbia per proteggersi dalle varie schifezze che gli venivano lanciate contro.

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I bauli del tesoro

Non l’hai mica capito…

Però c’è un dettaglio che fa storcere il naso a molti, e c’entrano anche le regole sulle bevande. Al concerto era consentita una sola bottiglietta da mezzo a testa, e senza tappo. Il motivo apparente è che se la bottiglietta dovesse poi essere lanciata, la mancanza del tappo ne farebbe svuotare il contenuto prima dell’arrivo al bersaglio, riducendo così il peso del “proiettile”.

Tralasciando le opinabili conclusioni sulle dinamiche del volo terra-aria dell’acqua in bottiglia, quando i fan hanno visto i prezzi di cibo e bevande all’interno dell’area concerto hanno iniziato a ribollire. 8€ per una birra da mezzo litro, 12€ per un hamburger. E pare che si potessero addirittura affittare dei power bank per dei prezzi ovviamente altissimi. Un dubbio sorge allora spontaneo: il sequestro era per ragioni di sicurezza, o di lucro?

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Nel dubbio ricordate sempre di leggere molto bene le clausole in piccolo quando acquistate i biglietti online, o di piazzare delle microspie traccianti sui vostri power bank, qualunque cosa troviate più facile.

Siete stati vittime del losco intrigo? Non sapete più come tenere acceso il telefono? Ecco a voi un power bank da 27mila mAh per domarli tutti (purtroppo non può trovarli né tantomeno ghermirli).

Fonte: L’Adige.it

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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