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Elon Musk applaude Netflix: “ottima mossa”

Netflix è decisamente nell’occhio del ciclone dopo aver annunciato l’aumento delle tariffe e l’introduzione della pubblicità, ma il colosso Californiano riceve ora dei complimenti da nientemeno che Elon Musk.

Si tratta veramente di un periodaccio per la piattaforma di streaming, che già da tempo viene tartassata per la mutevole selezione di titoli e la deludente qualità media dei prodotti original. Insomma, sembra che Netflix non ne imbrocchi una giusta, poi l’inaspettato: Elon Musk si complimenta per la nuova polizza adottata dal gigante dello streaming.

Elon Musk non si riferiva alla proposta di introdurre le dirette nel servizio (che indaghiamo qui), né tantomento alle draconiane misure che mireranno ad azzoppare l’account sharing, bensì ad una sorta di nuovo patto lavorativo.

Elon Musk Netflix

Col memo appena circolato Netflix vuole rendere chiaro che ha a cuore la libertà creativa, ed avvisa i suoi dipendenti che dovranno essere pronti a lavorare su contenuti che potrebbero odiare. L’alternativa è il licenziamento.

Parole dure che però vanno a tutela dei contenuti e della libertà di espressione. Netflix vuole evitare che le proprie opere vengano azzoppate dalle diatribe ideologiche della troupe, la quale potrebbe trovarsi in disaccordo col messaggio del prodotto a cui lavora.

In questo caso, Netflix ed Elon Musk dicono che il lavoratore è libero di andarsene.

Con la fine della pandemia i titoli finanziari (e la reputazione) di Netflix hanno subito un duro colpo. I complimenti di Elon Musk potrebbero essere il trampolino con cui rialzarsi? Dopotutto non sarebbe la prima volta che il miliardario e filantropo influenza le sorti di un business con nulla più che una manciata di caratteri su Twitter

Elon Musk “insegna” e Netflix ascolta.

Forse non tutti avranno notato che poco tempo fa Elon Musk aveva criticato Netflix perchè, secondo lui, l’azienda stava prendendo la direzione opposta a quella dimostrata dal recente memo. Il magnate attribuiva il crollo in borsa subìto dalla piattaforma di streaming alla forzata wokeness di contenuti e direzione (potete scoprirne di più di più sul nostro approfondimento).

Resta ora da vedere se Elon Musk fa bene ad aspettarsi un cambio di direzione, o se le nuove linee guida saranno usate per rafforzare quella stessa wokeness che Musk criticava.

Elon Musk per la libertà d’espressione?

Elon Musk non è nuovo a uscite in difesa del primo emendamento. Già da tempo criticava aspramente giornali e social – tra cui Twitter – che secondo lui mettevano la propaganda davanti all’informazione, ammutolendo storie ritenute scomode dai vertici delle rispettive piattaforme.

Questa sua dedizione sicuramente culmina con l’intenzione di sbannare l’account Twitter di Donald Trump, il cui esilio da Twitter l’anno scorso era stato altrettanto controverso, specie tra gli ambienti della destra americana, a cui Elon Musk è vicino.

Twitter

Il tweet stesso, che ipotizza un collegamento tra la nuova polizza di Netflix e le posizioni libertarie di Elon Musk, appartiene a Tom Fitton, presidente di Judicial Watch – una fondazione volta a garantire la trasparenza nelle comunicazioni tra governo e cittadini.

Un paladino della libertà d’espressione? La questione in realtà è molto più grigia. Elon Musk infatti viene spesso accusato di applicare dei doppi standard, specialmente quando si tratta di lasciare libertà di parola ai suoi dipendenti. CNBC ha inoltre riportato i suoi tentativi di manipolare ciò che clienti e stampa raccontavano riguardo le sue aziende e pratiche commerciali.

Fonti: Twitter, Business Today, CNBC

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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