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La PETA è infuriata con The Witcher per non aver usato la CGI per gli animali

Come per ogni istanza in cui un prodotto d’intrattenimento ottiene visibilità e successo, non possono mancare le polemiche.
Solitamente, queste risultano essere del semplice malcontento da parte di qualche individuo singolo, per i più svariati motivi sui vari Social Network.
Non è, tuttavia, questo il caso.

La PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) si è pubblicamente infuriata con la produzione della nuova stagione di The Witcher su Netflix.
Secondo la PETA, il team di sviluppo avrebbe dovuto utilizzare la CGI invece di sfruttare animali vivi in uno show, a detta loro, violento e che potrebbe istigare a comportamenti dannosi nei confronti delle creature.

D’altronde, lo slogan di PETA include una parte che dice: “animals are not ours to use for entertainment or abuse in any other way“, quindi qualsiasi pratica che sfiori il loro concetto di sfruttamento risulta per loro inaccettabile.

The Witcher PETA

The Witcher di Netflix ha un problema mostruoso, in quanto i produttori hanno deliberatamente scelto di sfruttare un lemure vivo e scimmie scoiattolo, tra gli altri animali, invece di utilizzare immagini moderne e più umane generate al computer. L’industria dell’intrattenimento separa prematuramente questi animali dalle loro madri e contrasta i loro bisogni istintivi di esplorare, scegliere compagni, allevare piccoli e foraggiare, motivo per cui il nostro gentile pubblico dovrebbe evitare la visione di The Witcher e, invece, lanciare una moneta (toss a coin) per i numerosi film e spettacoli che presentano unicamente artisti umani volenterosi e rispettosi.

PETA Animals in Film and Television Associate Director Lauren Thomasson

Insomma, per PETA usare gli animali per l’intrattenimento è sbagliato a prescindere e, a loro detta, la serie di The Witcher è un pessimo esempio per il rispetto verso la fauna

Spesso strappati alle loro madri da bambini e sottoposti a vite intensive e di privazione, gli animali utilizzati nelle produzioni cinematografiche e televisive non hanno alcun controllo sulle loro vite. Sono trattati come oggetti di scena, spesso costretti a eseguire determinate azioni al momento giusto fino a quando non sono considerati troppo vecchi, troppo malati o semplicemente non più redditizi. Gli animali utilizzati nei film e in TV sono intrappolati nel ruolo ricorrente di “vittima”

PETA Animals in Film and Television Associate Director Lauren Thomasson
The Witcher Geralt and Roach Season 1 1

Come avrete saputo, nel caso aveste seguito i dietro le quinte di The Witcher 2, Henry Cavill, l’attore interprete del protagonista Geralt di Rivia, ha più volte corretto la produzione e la sceneggiatura della serie.

Nello specifico caso della serie targata Netflix, Cavill avrebbe riscritto (o quantomeno fatto pressioni al team creativo, esortandolo a riscrivere) una peculiare scena con il suo fido destriero Roach e alla PETA il risultato mostrato a schermo non è andato a genio.
Il momento in questione, senza dover spoilerare chi ancora non avesse visto il sequel, avrebbe dovuto essere un po’ più divertente, secondo la scriptwriter Lauren Schmidt Hissrich.
Invece, Cavill, che ha notoriamente familiarità con la trama ambientale di The Witcher, chiese di cambiare una linea di dialogo.

Henry era molto scontento della linea di dialogo. Alla fine gli ho detto: “Sai una cosa, fatti venire tu in mente qualcosa. Mi fido di te; conosci così bene questo materiale, conosci molto bene il libro, non devi nemmeno propormelo per revisionarlo.”
Egli tornò il giorno dopo con un bellissimo discorso che si trova alla fine di Sword of Destiny quando Geralt è in pericolo di morte, ed è un momento così perfetto”.

Lauren Schmidt Hissrich
The Witcher anteprima recensione 999x562 1

Fonte: PETA

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Matteo Comin

Matteo Comin

Sono Matteo, scrivo da Desenzano (BS), Studio Scienze della comunicazione e lavoro in un cinema multisala. Sono appassionato, come tutti voi, di tutto ciò che riguarda la cultura nerd, in particolar modo di anime e manga.

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