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Demon Slayer, le polemiche non si fermano: anche il Museo Edo di Tokyo sotto attacco social

La riproposizione episodica della pellicola del treno Mugen è giunta al termine e, finalmente, è iniziato il famigerato arco del Quartiere a Luci Rosse nella seconda stagione dell’anime di Demon Slayer.
Dopo la popolarità del primo lungometraggio che ha infranto ogni record nei botteghini di tutto il mondo, l’anime di Ufotable tratto dall’omonimo manga di Koyoharu Gotoge è pronto a tornare sulla cresta dell’onda e sulla bocca di tutti.

Ciò, però, non sempre avviene nel verso in cui ci si aspetterebbe; negli scorsi giorni sono scoppiate molteplici polemiche in seguito alla messa in onda del primo episodio di Demon Slayer e sembra che questo trend negativo sia destinato a proseguire nel corso di tutta la stagione.

Come se non bastasse, la bufera generata in seguito al caso giuridico a carico del fondatore di Ufotable, Hikaru Kondo, per evasione e frode fiscale non fa altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco.

demon slayer

In questo caso specifico, la bufera è stata causata da alcune recenti uscite del Museo Edo di Tokyo sul proprio profilo twitter.
Come possiamo notare dal tweet sovra stante, il museo era impegnato nella promozione di una propria mostra, aperta e disponibile solo fino al 19 Dicembre 2021, e nel farlo ha scaturito l’ira di diversi utenti in seguito a questa dichiarazione controversa:

«Questo rotolo dipinto di Yoshiwara Fuzoku è stato realizzato nel periodo Genroku (1688-1704). Ci sono molte serie TV e manga situati a Yoshiwara, ed è anche l’ambientazione del recentemente iniziato Quartiere a Luci Rosse dell’anime #Kimetsu no Yaiba.
Per favore, date un’occhiata a questo mondo affascinante e raggiante

Nella fattispecie, molti utenti giapponesi del social network azzurro si sono indignati per aver definito un luogo come Yoshiwara come una meta «affascinante» e «raggiante».

Museo Edo di Tokyo Demon Slayer

L’arco narrativo del Quartiere a Luci Rosse è infatti ambientato a Yoshiwara, un quartiere realmente esistente di Tokyo, in un’area nella parte nord-est del centro della città, e dal valore storico molto significativo.
Sebbene Yoshiwara fosse un distretto di bordelli legale e autorizzato durante il suo periodo di massima estensione, l’attuale sensibilità nei confronti della prostituzione e delle condizioni di vita delle donne impiegate sono considerevolmente diverse da quelle del periodo Genroku e persino del periodo Taisho (1912- 1926) in cui si svolge Demon Slayer.

Pertanto, un gran numero di utenti nipponici di Twitter ha risposto ai tweet del museo per esprimere la propria opinione che «affascinante» e «raggiante» non siano degli aggettivi appropriati per descrivere Yoshiwara, con reazioni tra cui:

-“Non sarebbe meglio dire che Yoshiwara fosse “affascinante e raggiante” solo dal punto di vista dei clienti?”
-“Penso che solo le persone che non vivevano e non lavoravano a Yoshiwara lo trovassero “affascinante e raggiante.”
-“Tutti quei bei vestiti e le decorazioni colorate probabilmente apparivano grigio cenere alle persone che lavoravano lì.”
-“Secondo i valori di noi vivi oggi, le donne raffigurate in quel rotolo erano trattate come schiave, o addirittura come bestiame. Come museo, non dovreste menzionarlo anche voi?”
-“Un’immagine affascinante e raggiante di donne schiavizzate, che messaggio incoraggiante”.

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Ad onor del vero, ci sono stati anche alcuni commenti in difesa della scelta delle parole del museo di Tokyo, o almeno non particolarmente offesi da esse, come:”Non credo che abbia senso giudicare gli eventi passati con criteri al di fuori del loro contesto storico” e:”Al tempo, la prostituzione non era percepita dalla società in modo negativo”.

La reazione complessivamente negativa, tuttavia, ha spinto il museo a inviare un tweet di scuse e anche a chiarire come l’istituzione presenta Yoshiwara e la sua storia all’interno delle sue mostre.

«Nelle mostre del nostro museo, presentiamo sia gli aspetti esteriori di Yoshiwara, come il ruolo principale che ha svolto nello sviluppo degli aspetti della cultura Edo a Tokyo, sia le dure realtà interiori delle condizioni economiche in cui le donne si sentivano costrette a vendere i loro corpi.
Nel nostro tweet del 6 dicembre sulla pergamena dipinta di Yoshiwara Fuzoku, il nostro uso di “un mondo affascinante e raggiante” era inappropriato. Ci scusiamo profondamente.»

L’importanza di Yoshiwara nella storia del Giappone

Vale la pena constatare che, nonostante tutti i suoi fattori negativi (in particolare dal punto di vista di oggi) Yoshiwara ha avuto un’innegabile influenza sull’arte e sulla cultura in Giappone. Durante il periodo feudale in cui fu istituito il distretto, lo Shogunato regnante scoraggiava la gente comune dalle manifestazioni e la stravaganza, esaltando severamente le virtù di uno stile di vita austero. Gli atteggiamenti erano però molto più rilassati all’interno di Yoshiwara e di conseguenza il distretto è considerato come il punto di partenza di numerose tendenze della moda facenti tutt’ora pare della cultura nipponica; dal design del kimono a quelli che oggi sono considerati classici acconciature e trucchi giapponesi.

Mentre le pratiche sessuali erano la motivazione principale per cui le folle si recavano in questo quartiere di Tokyo, Yoshiwara offriva anche intrattenimenti vestiti, come musica e danza, e i tentativi dei bordelli di superarsi a vicenda, così come il desiderio dei clienti di distinguersi agli occhi di una cortigiana con sontuosi regali, hanno anche reso il quartiere un luogo di ritrovo per pittori, artigiani e altre figure di rilievo artistico.

Tutto ciò conferisce a Yoshiwara una posizione complessa nella storia giapponese e di conseguenza anche il museo stesso riconosce che il suo tweet iniziale era una cornice troppo piccola per adattarsi all’intera immagine
Non è quindi un caso che l’arco narrativo del Quartiere a Luci Rosse di Demon Slayer risulti essere il preferito da gran parte dei lettori giapponesi del fumetto.

Demon Slayer

Fonte: SoraN

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Matteo Comin

Matteo Comin

Sono Matteo, scrivo da Desenzano (BS), Studio Scienze della comunicazione e lavoro in un cinema multisala. Sono appassionato, come tutti voi, di tutto ciò che riguarda la cultura nerd, in particolar modo di anime e manga.

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