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30 anni di Bungie

Bungie compie 30 anni! La storia dello sviluppatore da Marathon, passando per Halo e Destiny

Oggi, 7 dicembre 2021, Bungie festeggia il suo trentesimo anniversario dalla sua fondazione nel lontano 1991. Da quel giorno, questo studio di sviluppo ne ha fatto di strada, scuotendo il mondo degli FPS grazie alla sua IP: Halo Combat Evolved, a la creazione del mondo di Destiny e del suo seguito.

In onore di questi 30 anni suonati, faremo un piccolo viaggio indietro nel tempo per arrivare agli albori dello studio di sviluppo e ripercorreremo la sua storia passando per lo sviluppo dei suoi titoli di punta fino ad arrivare ai giorni nostri.

Assisteremo all’evoluzione di Bungie da semplice studio, a peso massimo del settore, responsabile della creazione della prima Killer App per Xbox.

I 30 anni di Bungie dalla fondazione ai giorni nostri

La genesi

La nostra storia comincia nei primi anni ’90, a Chicago nello stato dell’Illinois. Alex Seropian è un laureando in matematica, la cui vera ispirazione è quella di sviluppare videogiochi.

Seropian inizia in maniera semplice: sviluppando, nel 1990, un clone di Pong chiamato Gnop! Distribuendolo in maniera gratuita, ma vendendo il codice sorgente per 15$. Il titolo fu rilasciato sotto il marchio di Bungie, benchè la società non esistesse ancora. A oggi Gnop! Viene considerato il primo gioco dello studio di sviluppo.

30 anni bungie 1

Un anno dopo, nel maggio 1991, fu fondata la Bungie software Products Corporation per pubblicare Operation: Desert Storm. Seropian fu costretto ad accumulare fondi da parenti e amici e a gestire tutti gli aspetti di sviluppo e distribuzione da solo. Ma i suoi sforzi vennero ripagati e il titolo riuscì a vendere 2.500 copie.

Poco dopo, Seropian incontrò, all’università di Chicago, Jason Jones un programmatore che si stava occupando del porting di un videogioco di sua creazione, Minotaur, da un Apple II al sistema Macintosh. I due unirono le forze per pubblicare Minotaur: The Labyrints of Crete, che vide la luce nel 1992. Jones si occupava della parte creativa e dei vari aspetti tecnici, Seropian gestiva, invece, la parte finanziaria e di marketing. Minotaur riscosse un discreto successo, vedendo intorno alle 2.500 copie e creando un seguito di appassionati. Le vendite del titolo, permisero allo studio, che contava solo due membri, di concentrarsi su un nuovo gioco.

Nel 1993, venne rilasciato Pathways into Darkness, uno sparatutto in prima persona per Mac, che riscosse pareri molto positivi tra critica e pubblico, vincendo diversi premi e diventando il primo successo commerciale di Bungie. Qui ci fu il primo salto di qualità, con la transizione da un piccolo appartamento con una camera da letto a uno studio vero e proprio a Chicago. L’edificio era un ex-scuola per ragazze situata vicino a una crack house.

Gnop primo gioco bungie

I tempi di Marathon e Myth

Il nuovo titolo sviluppato da Bungie nacque come seguito di Pathways, ma si trasformò, ben presto in un titolo totalmente differente. Uno sparatutto in prima persona di stampo futuristico chiamato: Marathon.

Il gioco fu rilasciato il 14 dicembre 1994, riscontrando un enorme successo e portando diverse innovazioni all’interno del genere. Marathon introdusse la prima iterazione di rocket-jump (al tempo prese il nome di “grenade hopping) e la possibilità di controllare la visuale tramite mouse permettendo di guadare verso il basso e verso l’alto. Il titolo veniva considerato l’alternativa dei sistemi Mac ai giochi come DOOM e System Shock

Grazie al successo commerciale, non passò molto tempo prima dello sviluppo di un seguito. Nel 1995 uscì Marathon 2: Durandal, che introdusse diverse novità tra cui la modalità cooperativa e superò in vendite il suo predecessore. Nell 1996, Bungie decise di rilasciare il titolo anche per Windows 95 attirandosi le ire degli utenti Mac. L’anno successivo venne pubblicato Marathon Infinity completando la trilogia.

marathon screenshot

Dopo gli straordinari risultati della saga di Marathon, Bungie sviluppò uno strategico in tempo reale, Myth:The Fallen Lords, che andò a vincere numerosi premi, creando una grande community di giocatori e fu il primo titolo dello studio ad essere rilasciato in contemporanea sia su Mac che su Windows. I diversi successi commerciali permisero a Bungie di espandersi e creare un nuovo studio in California chiamato Bungie West. L’unico gioco sviluppato da Bungie West fu Oni, un action per PS2, Mac e PC

Halo: Combat Evolved

Il 19 giugno 2000, Microsoft annuncio di aver acquisito Bungie, che era entrata a fare parte della Microsoft Game Division. Al tempo, lo studio di sviluppo stava lavorando ad uno sparatutto in terza persona per Mac e Windows, il titolo del gioco era Halo: Combat Evolved.

Con l’acquisizione dello studio, Halo subì alcuni cambi di direzione e divenne uno sparatutto in prima persona in esclusiva per la nuova console di Microsoft: l’Xbox. Il lancio fu accolto con un certo scetticismo. Xbox era una console nuova e ancora doveva dare prova di se. Oltre a questo, una versione giocabile di Halo fu presentata al Gamestock 2001 afflitta da numerosi problemi tecnici e da un basso frame rate.

Nonostante un’accoglienza della stampa di settore abbastanza fredda, Halo: Combat Evolved debuttò il 15 novembre del 2001. In soli 5 mesi dalla sua uscita, il gioco vendette 1 milione di copie. Con 6.5 milioni di unità vendute in tre anni e lo status di “titolo di punta” di Xbox, Halo cementò la sua presenza nel mondo videoludico insieme a quella di Bungie stessa. Benché, non fosse stato pensato come trilogia il successo porto allo sviluppo di un sequel, e nel novembre del 2004, Halo 2 venne ufficialmente rilasciato.

halo combat evolved

Lo sviluppo del seguito non fu di certo facile. La pressione era tanta e le richieste di Microsoft di avere pronto il seguito per novembre 2002 era a dir poco impossibile. Microsoft organizzo una votazione dei dirigenti per decidere se ritardare l’uscita o rilasciare un gioco incompleto. Per far guadagnare a Bungie del tempo extra, il capo di Microsoft Studios, Ed Fries, abbandonò la votazione e minacciò di dimettersi. Per avere il titolo pronto nel minor tempo possibile, lo studio di sviluppo sottopose i suoi impiegati a numerose ore di cruch e, purtroppo, la qualità del gioco ne risentì. Basti pensare che l’atto finale del gioco fu tagliato.

Halo 2 vendette 2.4 milioni di copie nelle prime 24 ore dalla sua uscita sugli scaffali e diventò il gioco più popolare di sempre su Xbox Live e detenne questo titolo fino all’uscita di Gears of War due anni dopo.

Con l’avvento di Halo 3, lo studio vide un’opportunità di redenzione agli occhi dei fan per i problemi riscontrati dal predecessore. Benché, lo studio fosse partito con le migliori intenzioni i problemi non tardarono ad arrivare. Il cofondatore di Bungie, Jason Jones, decise di prendersi un anno sabbatico lasciando il team di sviluppo senza un vero e proprio leader.

Nonostante la mancanza di personale, lo studio riuscì comunque a completare il gioco e a migliorare la formula dei capitoli precedenti. Halo 3 uscì il 25 settembre 2007 per Xbox 360 racimolando, nelle prime 24 ore, 170 milioni di dollari solo negli Stati Uniti e ottenendo le lodi di critica e pubblico.

Destiny awaits

Nell’ottobre 2007 ci fu la divisione tra Microsoft e Bungie. Con i diritti del franchise di Halo detenuti dall’azienda di Redmond. Lo studio di sviluppo decise di dedicarsi ad un nuovo progetto e sottoscrisse, nel 2010, un contratto di 10 anni con Activision Blizzard. Secondo questo accordo Bungie avrebbe ottenuto la proprietà intellettuali di tutti i giochi pubblicati sotto Activision.

Bungie 30 anni destiny 2

La nuova IP consisteva in un FPS multiplayer online che aveva come obbiettivo quello di dare una grande libertà al giocatore, con attività sia in PVE (player versus enviroment) che in PVP (player versus player. Activision stanziò 500 milioni di dollari per lo sviluppo e nel 9 settembre 2014, Destiny fu finalmente completo. Il parere generale su questo nuovo gioco fu abbastanza diviso, ma molti ne scorsero il potenziale. Infatti, Bungie continuò ad aggiustare il tiro rilasciando nuove espansioni e migliorando sempre di più l’esperienza di gioco con il rilascio di un seguito.

Nel 2019 lo studio ha terminato il contratto di sviluppo con Activision, dopo otto anni invece che dieci. Come da accordi, i diritti del franchise di Destiny sono rimasti a Bungie che ha poi rilasciato altre espansioni auto-pubblicandole. Secondo il direttore delle comunicazioni di Bungie, Activision non hai mai influito sul controllo creativo dello studio e la separazione è avvenuta in maniera amichevole per via di differenza di visione sulla direzione del franchise.

A pochi mesi dalla Regina dei Sussurri, siamo curiosi di scoprire quali novità verranno apportate al gioco. Noi di Dr. Commodore non possiamo che fare gli auguri a Bungie per questi suoi 30 anni di servizio e per le fantastiche esperienze che ci ha fatto provare.

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Luigi Parri

Luigi Parri

Sceneggiatore di fumetti in erba con grossi problemi di rabbia repressa. Finto portatore di Stand. Appassionato Metroidvania e drogato di Rogue-like. Non riesco a dormire senza il mio cartonato di Hideo Kojima.

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