Nel piccolo rover Perseverance che da mesi passeggia per Marte batte un chip Apple
Il “cuore” del rover Perseverance è un vecchio chip Apple modificato. Stiamo parlando del processore PowerPC 750, montato nell’originale iMac G3 del 1998. Sì, proprio quel buffo computer colorato e semi-trasparente che negli anni è diventato un’icona della casa di Cupertino.
L’informazione è stata diffusa dalla rivista scientifica New Scientist, ma è stata subito confermata dal deputy manager NASA Matt Lemke:
“Rispetto al Core i5 Intel degli attuali computer Apple, è molto più lento. Ma qui non parliamo di velocità, quanto piuttosto di robustezza e affidabilità. Dobbiamo assicurarci che funzioni per sempre“.
Il chip di Perseverance
Nel veicolo che dal 18 febbraio esplora il pianeta rosso – un po’ in autonomia e un po’ con il nostro aiuto – c’è però una variante di questo chip, appositamente riprogettata per resistere a condizioni estreme come quelle spaziali. Non teme gli urti e non ha alcuna difficoltà finché le temperature sono comprese tra -55 e 125 gradi Celsius (o -67 e 125 gradi Fahrenheit). Queste “ottimizzazioni” sono state una bella spesa: il prezzo di ogni singolo processore aumenta di oltre 200 mila dollari.
Un ritorno del processore PowerPC 750?
Dopo 23 anni, il PowerPC 750 è a dir poco obsoleto e viene impietosamente battuto dal processore di qualsiasi smartphone presente sul mercato. Anche la stessa Apple si è lasciata questi chip alle spalle e attualmente installa Intel nei Mac. I prossimi computer potrebbero però portare un “omaggio” alle vecchie generazioni: secondo diverse indiscrezioni, Apple starebbe pensando a delle scocche colorate per i prossimi Mac Pro.
Fonti: New Scientist.
