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Fino all’ultimo indizio, la nostra recensione del film con Denzel Washington, Jared Leto e Rami Malek

Abbiamo visto in anteprima Fino all’ultimo indizio, il nuovo film diretto da John Lee Hancock. Ecco le nostre impressioni.

Los Angeles anni 90. Joe Deacon (Denzel Washington) ex detective e ora vicesceriffo si ritrova ad investigare, a fianco del nuovo ambizioso arrivato Jimmy Baxter (Rami Malek), su una serie di omicidi apparentemente collegati e riconducibili ad Albert Sparma (Jared Leto), il principale sospettato.

John Lee Hancock, già regista di Saving Mr. Banks e The Founder, utilizza come base per la sua narrazione una situazione molto usata nel thriller e nel noir hollywoodiano: l’incontro tra l’ex-detective pieno dell’esperienza di innumerevoli casi risolti e il “novellino” promettente. Anche nella forma la pellicola mantiene un’impostazione “classica”, grazie alla cupa fotografia e la tensione ben gestita all’interno dei diversi punti chiave della trama.

Nel film si trovano quindi tutti gli espedienti e i momenti tipici del genere, (i pedinamenti, il ritrovamento dei corpi, gli omicidi che sembrano seguire uno schema preciso) anche se spesso sapientemente reinterpretati dalla regia di John Lee Hancock, che in queste scene mostra la sua efficacia, riesce a tenere sulle spine e a mantenere la giusta dose di tensione e che, da un certo punto in poi, inizia anche a generare nello spettatore qualche dubbio sulla natura delle indagini.

fino allultimo indizio

Tra inseguimenti in auto e pedinamenti spesso fallimentari e assurdi i protagonisti cercano disperatamente la giustizia e la redenzione, ma scoprono a poco a poco di trovarsi in qualcosa che non capiscono o non vogliono capire. Le indagini su Albert Sparma diventano quasi un inquietante gioco, tra interrogatori inconcludenti e snervanti la suspense aumenta vertiginosamente e il regista prepara il suo colpo di scena. È qui che purtroppo il film inizia a mostrare il fianco.

Gli indizi iniziano a perdere significato o sono del tutto assenti, la sicurezza dei detective inizia a vacillare, ma non si tratta di una spirale che ci cattura sempre di più in un abisso profondo e grigio, dove il male sembra prevalere o, ancora meglio, non si trova, sfugge e non ha dei confini ben definiti come accade in due dei thriller più riusciti degli ultimi anni (Zodiac e Memorie di un assassino). È fin troppo evidente che qui l’indagine principale inizi a sfumare e a perdere importanza per il volere del regista, che desidera portarci da un’altra parte, e quando finalmente il colpo di scena arriva si ha la sensazione che il climax così ben costruito della prima parte si interrompa di colpo, in maniera poco naturale e macchinosa, lasciandoci quasi una sensazione di vuoto.

fino all ultimo indizio 2

L’interpretazione di Jared Leto, inoltre, sembra non risultare efficace come dovrebbe e vista la piega che prende la narrazione forse serviva una recitazione più piana, e un personaggio meno caricato e sopra le righe. Nonostante alcuni momenti che lo riguardano siano decisamente affascinanti (la sua prima apparizione, l’inseguimento in auto e l’interrogatorio sono scene impeccabili), Albert Sparma rimane un personaggio troppo assurdo, qualcosa di già visto, e quando la trama inizia a cambiare rotta tutto crolla.

Più convincente invece la coppia Denzel Washington – Rami Malek, anche se quest’ultimo rimane un po’ in ombra per una scrittura del personaggio approssimativa che non rende giustizia alla sua performance e che, visti gli intenti narrativi del regista, doveva essere più approfondita. 

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Fino all’ultimo indizio pecca in generale in questa sua molteplice natura, a metà tra un classico noir proveniente da un romanzo hard boiled e un thriller che cerca un’interpretazione originale del genere, ma non regge il confronto con alcuni suoi illustri predecessori.

In conclusione Fino all’ultimo indizio è un film che nonostante tutto si dimostra discreto, John Lee Hancock dirige con una certa abilità, dimostrando di conoscere bene la materia di cui tratta, perdendosi però nella scrittura dell’epilogo, accompagnando goffamente lo spettatore verso il finale previsto, spegnendo quella tensione così ben orchestrata in tutta la prima parte.

VOTO: 7/10

Il film è disponibile per il noleggio da oggi, 5 marzo, su  Prime VideoApple TV+YouTubeChiliSky Primafila e Infinity TV

Che ne pensate? Lo guarderete? Fatecelo sapere nei commenti. 

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Marco Di Pasquale

Marco Di Pasquale

Terrone trapiantato a Torino. Appassionato di cinema con la c minuscola, fotografia, fumetti e videogiochi. Mematore dilettante e stregone di livello ancora troppo basso per vantarsene in una bio.

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