Ma è un Apple Watch? No, e costa davvero poco!
Tra tutti i modelli di smartwatch e sportwatch in circolazione, Amazfit GTS è probabilmente il giusto compromesso tra funzionalità, design, durata della batteria e prezzo. In questa recensione parleremo della nostra esperienza con un prodotto ormai già rodato, ma che ha ancora tanto da offrire.
Design, costruzione, display
Parliamo subito di ciò che salta all’occhio: un display da 1,65 pollici OLED quadrato, con cornici molto fini e che su sfondo nero si confondono quasi fino a sparire. Il display di Amazfit GTS vanta una risoluzione di 348×442 pixel e ha una densità di 341 PPI, tra le più elevate su un prodotto di questo tipo. La cassa è in alluminio, nella nostra edizione nera è opaco e molto elegante. L’edizione bianca e oro presenta invece una cassa lucida, comunque molto piacevole da vedere. Sulla cassa è presente un pulsante a cui si possono assegnare diverse funzionalità, mentre la parte inferiore, quella che poggia sul polso, presenta il sensore per il battito cardiaco ed è in policarbonato.
Il prodotto è complessivamente molto leggero, solo 24 grammi. Se proprio si deve trovare un difetto, è il cinturino originale: niente di trascendentale e può essere sostituito, ma è di un materiale gommato che ogni tanto fa sudacchiare.
Sistema e funzionalità
Il sistema operativo di Amazfit GTS è fluido, eccetto qualche rallentamento quando si effettuano gli swipe in orizzontale sulla home. Le funzionalità non sono moltissime, ma essenzialmente fa tutto ciò di cui un utente medio ha bisogno: esistono svariate voci di menù accessibili con uno swipe verso l’alto o tramite il pulsante laterale se associato a questa funzione.
Ogni voce garantisce l’accesso a una funzionalità o a un sottomenu, per esempio, accedendo alla voce “Stato” troveremo un riassunto delle attività giornaliere, mentre toccando la voce “Esercizio” si aprirà l’elenco delle attività disponibili. Queste sono molte e varie, spaziano dalla corsa (con tanto di tracciato gestito grazie al GPS interno, molto preciso e veloce a trovare la posizione) all’esercizio a corpo libero e al nuoto (eh sì, perché Amazfit GTS è anche resistente all’acqua fino a 50ATM, quindi utilizzabile anche per monitorare il nuoto). Il sensore del battito cardiaco è abbastanza preciso. Non risulta però possibile rispondere alle chiamate in quanto non c’è un microfono, nonostante ciò si possono chiudere o silenziare.
Ciò che ci ha colpito molto è la gestione delle notifiche, collegata direttamente alle notifiche dello smartphone: una volta lette sull’orologio spariranno anche dal telefono. Non è possibile rispondere o interagire con le notifiche in alcun modo, ma come “vetrina” è più che funzionale.
La vibrazione quando arrivano le notifiche non è delle migliori, ma si difende bene.
Amazfit GTS è provvisto anche di una funzionalità di Always-On Display, che però sconsigliamo di tenere accesa: anche dopo numerosi aggiornamenti, impatta molto sull’autonomia generale del prodotto, di cui andremo a parlare nel prossimo paragrafo.
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Batteria
La batteria da 220mAh fa il suo lavoro, portandoci, senza Always-On Display, ad avere un’autonomia di 7-8 giorni. Non è un prodotto che dura settimane come una smartband ma per un display così grande e così risoluto, è un buon risultato. Con Always-On Display l’autonomia si riduce di un giorno/un giorno e mezzo.
Conclusioni e prezzo
A fronte di un prezzo di lancio di 129 euro, già ottimo per il tipo di prodotto offerto, lo street price è intorno agli 80-90 euro. Un prodotto da non perdere per chi cerca il primo approccio con uno smartwatch o per chi non vuole spendere troppo per un prodotto comunque completo e funzionale. Consigliatissimo!
VOTO FINALE: 8
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