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League of Legends: Wild Rift, la recensione

Nel corso del decimo anniversario di League of Legends, Riot Games annunciò diversi progetti dedicati al mondo di Runeterra, tra i quali il MOBA per mobile e home console.

League of Legends: Wild Rift è la trasposizione per dispositivi mobili e console del celebre gioco che ha fatto la fortuna della software house, impegnata a espandere un universo narrativo colmo di personaggi, terre e battaglie epiche.

Il tutto è stato reso più fluido e dinamico per adattarlo ai dispositivi mobili e, in futuro, console di gioco. Wild Rift è infatti atteso per PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch, sebbene non sia ancora nota la data d’uscita.

In virtù della sua natura mobile, una partita dura decisamente poco: il team di sviluppo parla di 15 minuti per ogni match e possiamo confermalo, con rare eccezioni che non superano i 20 minuti di gioco.  

La casa sviluppatrice ha apportato altre piccole modifiche al gameplay, come ad esempio oggetti inediti e un sistema di rune semplificato. Il gioco convince? Scopriamolo insieme.

Pagina iniziale di League of Legends: Wild Rft

League of Legends, ma a portata di tasca (per ora)

I giocatori di LoL conoscono quanto sia dura la vita nella landa degli evocatori, per questo motivo Riot Games ha deciso di rendere Wild Rift simile, e non identico, al celebre gioco esportivo.

Il primo dettaglio che salta all’occhio è la piccola rivisitazione della mappa: il campo di battaglia vede solo due torri prima di raggiungere il Nexus avversario, il quale, a differenza della controparte PC, non ha alcuna protezione.

In secondo luogo, per semplificare la vita ai giocatori, la landa, quando necessario, viene ruotata per facilitare il gameplay. Difatti, indipendentemente dallo schieramento, i giocatori partiranno dal bordo in basso a sinistra della mappa, mentre a cambiare di posizione saranno la Corsia del Drago e la Corsia del Barone (visibili nel pre-partita, così da capire dove andare con il vostro Campione).

Corsia del Drago e del Barone in League of Legends: Wild Rft

Per velocizzare il gameplay è cambiata anche la dinamica legata all’acquisizione del Gold dai Minion. Su PC è necessario dare il colpo finale per acquisire monete da spendere al negozio degli oggetti, mentre in Wild Rift è sufficiente essere nei pressi del Minion avversario nel momento della sua morte. Tuttavia, la quantità di gold acquisita tramite questa inedita meccanica è inferiore, pertanto è preferibile dare il colpo di grazia agli avversari.

Infine arriviamo ai campioni, in quantità inferiore rispetto alla versione PC. Abbiamo un roster di oltre 40 personaggi tra cui scegliere, e alcuni di essi hanno alcune abilità modificate per adattare il gameplay ai comandi touch e, in futuro, ai controller.

Scelta del Campione in League of Legends: Wild Rft

I comandi touch sono ben studiati

I tasti virtuali sono di una facilità disarmante, sebbene la combinazione mouse e tastiera resta a oggi ancora la preferita per via della sua precisione. A schermo troviamo il joystick per il movimento sulla parte sinistra, mentre a destra ritroviamo i pulsanti per l’attacco e le varie abilità (Q,W,E,R), affiancate dalle “spell”. Sopra e sotto il pulsante d’attacco ne troviamo due piccolini che raffigurano una Torre e un Minion; alla loro pressione impartiamo il comando d’attacco per il bersaglio designato. Una ulteriore semplificazione atta a fornire maggiore controllo ai giocatori, quando si ritrovano nei pressi della torre difensiva avversaria.

Inoltre, con la pressione prolungata del pulsante dedito all’attacco, apparirà un bersaglio liberamente controllabile entro un certo raggio d’azione, tramite il quale potremo sfruttare la funzione di lock su un bersaglio specifico. Essa è di fondamentale importanza qualora volessimo attaccare un campione avversario circondato da Minion.

Lock del bersaglio presente in League of Legends: Wild Rft

A schermo troviamo anche delle opzioni di acquisto rapido per gli oggetti, i quali vengono suggeriti in base alla build che avremo creato per ogni singolo Campione. Per i neofiti esistono già due set di oggetti (build, per i più navigati) preesistenti, così come per le rune, in modo tale da semplificare la vita a chi non ha mai giocato a un MOBA. I giocatori esperti potranno sfruttare la meccanica per creare sino a tre build personalizzate da selezionare, rapidamente, prima di ogni partita.

Su quali telefoni gira?

Il videogioco, come accaduto per Call of Duty Mobile, è ottimizzato per la maggior parte dei dispositivi mobili esistenti. Per iPhone è sufficiente un modello 6+ o superiore, mentre per smartphone Android sono sufficienti un processore 4 Core 1.4 GHz e 1.5 GB di RAM.

I vostri dispositivi dovrebbero essere sufficienti per reggere il gioco ad almeno 30 FPS. In ogni caso è possibile cambiare le opzioni grafiche tramite il menu di personalizzazione, così da trovare il vostro personale equilibrio tra resa grafica e framerate. La cosa certa è che non faticherete a godervi a pieno il titolo.

Piani futuri

Nel corso del 2021 è programmata l’apertura del circuito competitivo ufficiale dedicato a League of Legends Wild Rift. Il titolo vuole essere un punto di riferimento per il mondo competitivo, ambito in cui Riot Games è ormai maestra e lo ha dimostrata in questi anni.

Wild Rift è infatti un progetto parallelo a League of Legends presente su PC e gli aggiornamenti sono differenziati. Il processo di sviluppo non correrà dunque in parallelo tra le due piattaforme, ma i piani sono sempre ambiziosi. In programma troviamo anche il graduale rilascio di nuovi Campioni e skin inedite per questa versione.

league of legends wild rift nexus avversario

League of Legends Wild Rift è attualmente il MOBA migliore tra quelli disponibili per smartphone. Arena of Valor, Vainglory e Mobile Legends: Bang Bang dovranno impegnarsi per tenergli testa.  

Come anticipato, è in programma il rilascio su console, sebbene non siano ancora noti i dettagli dell’operazione. E così come per smartphone, il gioco sarà free to play

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