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Donald Trump bannato da Facebook “a tempo indeterminato”

Non c’è bisogno di introduzioni per quello che è successo ieri negli Stati Uniti. Una folla di persone, furiose per i recenti risultati elettorali delle elezioni americane, si è riversata su Capitol Hill trasformando una protesta in un attacco alle istituzioni.

Sotto gli occhi increduli del mondo, nel tentativo di fermare l’assalto, Donald Trump è comparso solo per un breve messaggio che invitava i manifestanti a ritirarsi, senza però scordare di ripetere che le elezioni sono state rubate. Non è un segreto, infatti, che il risultato della folle violenza a cui abbiamo assistito ieri sera è quasi certamente un frutto di una comunicazione altrettanto folle quanto martellante, che ha accompagnato il popolo americano e il mondo negli ultimi mesi.

Un qualcosa che non ha mai visto precedenti e che di certo non si addice al comportamento che dovrebbe assumere il presidente degli Stati Uniti (ricordiamoci, Trump è ancora in carica). Le condanne stanno arrivando ovunque, dai politici ai vari esponenti del mondo dello spettacolo, da chi esige delle scuse formali sui canali ufficiali a chi auspica la galera per Trump (da citare, il feroce attacco di Michael Moore sul suo profilo Facebook).

Ve ne avevamo già parlato in un articolo dedicato: per tarpare la feroce comunicazione del presidente sono poi intervenuti gli stessi canali su cui avviene questa comunicazione, ovvero Twitter e Facebook. Il social di Mark Zuckerberg sembra aver scelto la via più drastica, attraverso un recente post del suo stesso creatore:

Mark Zuckerberg sul suo profilo personale ha infatti annunciato un ban di Trump a tempo indeterminato, nel tentativo di garantire un normale svolgimento del passaggio della carica fra presidenti.

Una scelta senza precedenti che fa sicuramente riflettere. Viene da chiedersi, però, se in un certo senso non si stia giocando al gioco di Trump, solleticando quelle idee fatte di complotti alla sua persona, istituzioni malvagie e censura della verità. Comunque, sta di fatto che nei prossimi giorni per l’attuale presidente in carica sarà sicuramente più difficile raggiungere tutti i suoi followers.

A questo punto, non possiamo che sperare non si ripeta più una simile follia che, ricordiamolo, ha visto la morte di quattro persone.

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Lorenzo Marcoaldi

Lorenzo Marcoaldi

Cinefilo e videogiocatore incallito, non perdo mai l'occasione di andare al cinema. Appassionato del cinema riflessivo di Villeneuve e quello parodistico di Edgar Wright, considero la trilogia del cornetto un monito da contemplare saltuariamente.

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