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Kaya-Chan isn’t scary si appresta a conquistare il pubblico anime: nuovo trailer dell’horror all’asilo

C’è un nuovo titolo pronto a scuotere l’orizzonte dell’animazione giapponese, ed è qualcosa che non ci si aspetta tutti i giorni, ovvero un horror-action ambientato in un asilo. Si tratta di Kaya-chan wa Kowakunai (Kaya-Chan isn’t scary/Kaya-chan non fa paura) il quale prende vita da un’idea audace e già molto amata online, tratta dall’omonimo manga di Yuri Tarou, serializzato su Kurage Bunch, sito di punta di Shinchosha. La serie fa il suo ingresso nel mondo dell’animazione con la promessa di far convivere il brivido dell’ignoto con la dolcezza dell’infanzia.

Al centro del racconto c’è Kaya, una bambina di 5 anni dall’aria innocente ma dotata di potenti facoltà medianiche. Spesso considerata una bimba “problematica” all’interno dell’asilo Hanamugi, la verità sul suo comportamento bizzarro è nascosta a tutti, tranne a Chie-sensei, l’insegnante che le viene affidata. Da questo incontro nasce un viaggio nel paranormale che scardina l’idea di sicurezza che un ambiente scolastico per eccellenza come l’asilo dovrebbe dare.

A interpretare Kaya è la giovane e talentuosa Anzu Tachibana, che ha espresso profonda gratitudine per l’opportunità, definendo il personaggio come un mix irresistibile di forza e tenerezza. L’insegnante Chie sarà invece doppiata da Maaya Uchida, voce ben nota agli appassionati di anime. La regia è nelle mani di Hiroshi Ikehata, già conosciuto per il suo approccio visionario, mentre l’animazione è curata dallo studio East Fish, in rapida ascesa per la qualità delle sue produzioni. Il primo PV (promotional video) è stato ora rilasciato e ha già stuzzicato la curiosità degli appassionati che ora attendono informazioni sulla sua uscita, al momento segnata come “prossimamente”.

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Kaya-Chan isn't scary si appresta a conquistare il pubblico anime: nuovo trailer dell'horror all'asilo 3

Kaya-Chan isn’t scary è un horror tenero, ma pieno di mistero

Kaya-Chan isn’t scary si presenta come un’opera che sfrutta le convenzioni dell’horror in modo inedito, declinandole in una chiave sorprendentemente affettuosa. Non è un horror gore o disturbante, ma piuttosto una storia che gioca con l’invisibile e l’emotivo, in cui i mostri e le presenze inquietanti sono anche lo specchio delle paure più intime. Il vero fulcro è però il rapporto tra Kaya e Chie, tra l’inspiegabile e chi cerca di comprenderlo con empatia.

Interessante è anche il commento di Tachibana, che ha confessato di essere stata una bambina facilmente impressionabile, ma oggi sente di aver acquisito il coraggio per affrontare questi temi anche nella finzione. Una dichiarazione che rispecchia perfettamente lo spirito del progetto di affrontare la paura con uno sguardo curioso e umano.

In un contesto sempre più affollato di titoli isekai e fantasy tradizionali, Kaya-Chan isn’t scary offre un’alternativa intrigante e ricca di atmosfera. Il fatto che riesca a far convivere suspense e comicità, visioni spaventose e momenti di profonda tenerezza, lo rende una scommessa interessante per chi cerca qualcosa di nuovo, anche se magari il genere horror lo affronta con cautela. Perché in fondo, come suggerisce il titolo, Kaya fa paura… ma non troppo.

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Leggi anche: Call of the Night: i Creepy Nuts protagonisti del nuovo trailer, annunciato anche un nuovo arco del manga

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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