Il progetto videoludico dedicato a Black Panther non vedrà mai la luce. Electronic Arts ha deciso di cancellare lo sviluppo del gioco e di chiudere lo studio incaricato della produzione, Cliffhanger Games. Fondato appena nel 2023 con un team guidato da Kevin Stephens (ex Monolith, noto per Middle-earth: Shadow of Mordor), il giovane studio stava lavorando a un’avventura single-player open-world ambientata nell’universo Marvel. Il titolo sembrava promettente, ma resterà solo un’idea interrotta prima ancora di prendere forma concreta.
L’informazione arriva dal report di IGN di un’email interna di Laura Miele, presidente di EA Entertainment, in cui si spiega che questa decisione rientra in una più ampia strategia di ristrutturazione volta a “concentrare l’energia creativa sulle opportunità di crescita più significative”. Una scelta che non riguarda solo Cliffhanger, ma coinvolge anche tagli ai team mobile e centrali di EA. Sebbene l’azienda non abbia dichiarato ufficialmente il numero esatto di persone colpite, fonti interne indicano che la nuova ondata di licenziamenti è inferiore ai 300 tagli che hanno colpito lo studio di Respawn e il team Fan Care.
Il titolo dedicato a Black Panther, a oggi, veniva ricordato maggiormente per le dichiarazioni della sviluppatrice EA Dani Lalonders, per cui ricorderete il suo intervento dove affermava con fermezza di non avere persone bianche nel team. Un messaggio che agli occhi di molti è stato interpretato come razzismo, legato al passato e non al team in quel momento al lavoro su Black Panther. Queste dichiarazioni, pur avendo sollevato interrogativi sulla serietà del team, non hanno spento la curiosità per il titolo Marvel, il quale poteva risultare molto interessante, specialmente se consideriamo quanto il personaggio è salito di popolarità dopo il suo ingresso nel MCU e dopo la spettacolare prestazione dello scomparso Chadwick Boseman.

Un caso che va oltre la cancellazione di Black Panther: priorità selettive e licenziamenti ricorrenti
La cancellazione di Black Panther è solo l’ultima di una lunga serie di ristrutturazioni che EA sta attuando dal 2023 a oggi. Dopo i recenti tagli a Respawn (che hanno coinvolto anche un progetto legato a Titanfall), la chiusura di Cliffhanger segna un nuovo passo verso un portafoglio di titoli sempre più selezionato. Le energie della compagnia si stanno ormai focalizzando su pochi franchise chiave come Battlefield, The Sims, Skate e Apex Legends, oltre ai già confermati sviluppi di Iron Man presso Motive Studios e il terzo capitolo della serie Star Wars: Jedi.
Nonostante il dietrofront su Black Panther, l’accordo tra EA e Marvel rimane attivo. Si tratta infatti di una collaborazione pluriennale che prevede la produzione di tre giochi, il primo dei quali è proprio Iron Man. Secondo una dichiarazione ufficiale di Marvel Games, la partnership con EA “rimane solida e incentrata sulla narrazione originale con personaggi Marvel iconici”. Tuttavia, il continuo ricorso ai licenziamenti ha messo in allarme la community e gli addetti ai lavori.
Le parole di Miele cercano di smorzare i toni: “Queste decisioni sono difficili. Stiamo facendo il possibile per supportare le persone colpite, anche aiutandole a trovare nuovi ruoli all’interno di EA”. Ma il messaggio sembra cozzare con la frequenza con cui queste “difficili decisioni” stanno diventando routine. Se la direzione è quella di puntare sulla qualità e su franchise consolidati, il rischio è quello di tagliare le gambe proprio ai progetti originali che potrebbero fare la differenza nel lungo periodo.
