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La frattura tra eBay e il sindacato di TCGplayer: licenziamenti per oltre 200 lavoratori

Nel cuore della scena americana del collezionismo, qualcosa si è incrinato. eBay ha annunciato il licenziamento di 220 dipendenti del centro di autenticazione carte collezionabili di TCGplayer a Syracuse, New York, mentre sposta le operazioni logistiche in un magazzino del Kentucky. Dietro a quello che potrebbe sembrare un semplice trasferimento operativo, si cela una questione ben più spinosa, tradotta in un conflitto sindacale acceso, con accuse formali di condotta antisindacale da parte del colosso dell’e-commerce.

L’operazione rientra in una strategia più ampia di eBay per consolidare la propria posizione nel mercato delle carte collezionabili, settore in cui è entrata in modo aggressivo nel 2022 con l’acquisizione di TCGplayer per 295 milioni di dollari. Ma nel frattempo, i lavoratori di TCGplayer avevano intrapreso un altro tipo di iniziativa nel 2023, unendosi sotto la bandiera del sindacato Communications Workers of America (CWA), dando vita a uno dei primi casi di sindacalizzazione nel settore tech dedicato ai collezionabili.

Da quel momento, le tensioni non hanno fatto che aumentare. Secondo la dichiarazione del sindacato, eBay avrebbe ostacolato attivamente i tentativi di contrattazione collettiva, rifiutandosi di riconoscere ufficialmente la rappresentanza, negando informazioni rilevanti per la trattativa e persino monitorando i lavoratori pro-sindacato. Le accuse, contenute in più denunce presentate al National Labor Relations Board (NLRB), si sono fatte ancora più gravi quando, pochi giorni prima della chiusura annunciata del centro di Syracuse, eBay ha cancellato un incontro cruciale con il sindacato per definire il primo contratto collettivo.

ebay tcgplayer

Dietro le quinte: sindacato sotto pressione e clima da “sorveglianza” da parte di Ebay

La situazione è ulteriormente degenerata con l’arrivo di guardie di sicurezza nel centro di Syracuse. Secondo il CWA, questi agenti sarebbero stati incaricati di creare un “clima opprimente“, accusati di molestie verbali e fisiche nei confronti dei lavoratori già informati della loro prossima disoccupazione. “È guerra psicologica,” ha dichiarato Zach Freeman, dipendente e rappresentante del sindacato locale TCGunion-CWA Local 1123, in un comunicato stampa. “Ci stanno punendo per aver esercitato un nostro diritto federale.

Da parte sua, eBay ha espresso rammarico per l’impatto della decisione, sottolineando la volontà di “prendersi cura dei dipendenti durante questa transizione“. Ma la risposta ufficiale non ha placato le critiche, né tantomeno le proteste, che si alimentano a ogni nuovo episodio. La vicenda tocca un nervo scoperto nel dibattito contemporaneo sul diritto all’organizzazione sindacale negli Stati Uniti, soprattutto all’interno di settori dominati da grandi aziende tecnologiche.

In un’epoca in cui si parla sempre più di etica del lavoro, inclusività e rispetto dei diritti, le scelte di giganti come eBay sono osservate con attenzione tanto dal pubblico quanto dalle istituzioni. Quel che è certo è che, oltre alle carte da collezione, ora in gioco ci sono diritti fondamentali, dinamiche di potere e la credibilità di un colosso del commercio online davanti a una comunità lavorativa che chiede voce e rispetto.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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