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Telegram viene sospeso in Spagna per la pubblicazione di contenuti coperti da copyright

Telegram è molto usato in Europa, ma si è guadagnato l’inimicizia di un paese in particolare: la Spagna. La Audencia Nacional, ossia la Corte Nazionale del Paese, ha approvato la sospensione in via precauzionale dell’app in Spagna. Ma cosa ha causato gli screzi tra il paese e l’app creata da Pavel Durov?

Di recente diverse aziende – la rete televisiva Antena 3, ENGEDA (società di servizi per i produttori di contenuti audiovisivi), Mediaset Spagna e Movistar (marchio telefonico) – hanno sporto denuncia nei confronti di Telegram, accusando l’app di permettere ai suoi numerosi utenti di postare senza problemi e autorizzazioni dei contenuti che sarebbero di loro proprietà, violando di conseguenza il loro diritto d’autore.

La corte, guidata in questo caso dal giudice Santiago Pedraz, ha deciso di appoggiare le accuse, imponendo a Durov di sospendere i servizi dell’app sul suolo spagnolo finché non saranno terminate le indagini delle autorità. Tuttavia, Telegram non sta rispettando la decisione di Pedraz, e sarebbe ancora funzionate in Spagna. Inoltre secondo Reuters i veri colpevoli sarebbero i gestori di telefonia mobile.

Telegram

Non tutti sono d’accordo con la sospensione di Telegram in Spagna

Si tratta della prima decisione simile presa in Europa, e in Spagna l’opinione pubblica si è divisa tra chi la sostiene e chi no. In quest’ultimo schieramento c’è la FACUA-Consumidores en Acción (associazione non governativa che dal 1981 difende i diritti dei consumatori), che ha spiegato come questa misura possa colpire milioni di utenti, aziende, organizzazioni e istituzioni che diffondono legalmente i loro contenuti su Telegram.

L’amministratore delegato dell’associazione, Rubén Sanchéz, ha poi commentato il caso dicendo che è come se chiudessero internet o tagliassero tutto il segnale televisivo perché ci sono ci sono siti o canali televisivi che praticano la pirateria.

Mentre le indagini della polizia spagnola continuano, l’avvocato Josep Jover del partito Pirates de Catalunya (Pirati della Catalogna, un partito che sostiene l’accesso aperto alla cultura e alla conoscenza), si è appellato alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per richiedere la rimozione del ban. L’anno scorso l’app è stata bloccata in Cina da Miui perché ritenuta fraudolenta.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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