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Madame Web è talmente brutto che rischia di diventare un cult

Grazie all’invito di Sony e Columbia Pictures abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima Madame Web, il quarto film dello Spider-Verse, che segue una scia di pellicole (quasi tutte) disastrose come i due capitoli di Venom e il criticatissimo Morbius

Tra gli appassionati, come già avevano anticipato le prime reazioni dopo l’anteprima di Los Angeles, sembrava già non esserci alcuna speranza di poter vedere finalmente una pellicola degna dell’universo in cui è ambientata e degli studi di produzione alle sue spalle e, in effetti, così è stato.

Questa non è una vera e propria recensione ma una rapida riflessione personale sul nuovo film uscito il 14 Febbraio che in fin dei conti mi ha sorpreso, nel peggiore dei modi, ma comunque sorpreso in quanto mi sono trovato davanti ad un’opera che sembra realizzata da un team di amatori e non professionisti, particolarmente inadatti a questo lavoro.

Madame Web

Madame Web è peggio di Morbius?

Sì. Madame Web non solo è peggio della pellicola che vedeva protagonista Jared Leto ma è probabilmente il film più brutto e peggio realizzato degli ultimi anni. Nonostante gli ottimi nomi presenti tra le protagoniste del cast (Dakota Johnson e Sydney Sweeney su tutte), in questa pellicola non c’è praticamente nulla che funzioni risultando una macchia indelebile nella carriera di chiunque vi abbia preso parte.

Eviterò di fare grandi spoiler sulla trama in quanto ci sarà sicuramente una parte del pubblico interessata a vederlo, anche solo per vivere un’esperienza tanto surreale da valere forse il prezzo del biglietto ma analizzerò a grandi linee le macro-aree che mi hanno colpito (sconvolto) di più.

Madame Web Dakota Johnson

Iniziando dalla trama è evidente come non ci sia stato alcun ragionamento alla base e come quasi ci si sia impegnati a toccare i più alti picchi di banalità e stupidità visti in un film supereroistico. Ciò che Madame Web vuole raccontare è una origin story sia della protagonista sia delle sue tre alleate (future Spider Women a cui viene concessa giusto una manciata di secondi su schermo nelle loro vesti supereroistiche) e lo fa allungando il brodo a due ore di film, quando nella maggior parte dei film di questo tipo, il fattore che porta i protagonisti ad ottenere i propri poteri viene raccontato nella prima metà della pellicola.

Qui, non solo bisogna aspettare 2 ore di storia inutile con soluzioni narrative piuttosto bislacche, ma soprattutto l’unico momento in cui vengono accennati i poteri delle protagoniste è durante e dopo il combattimento finale con il nemico di turno (un Ezekiel Sims sul quale non voglio soffermarmi per la tanta bruttezza che lo caratterizza). A tutto questo si aggiunge il fatto che il combattimento finale è uno dei peggiori e meno interessanti visti su uno schermo cinematografico.

Dato un finale degno di Smallville, non voglio dilungarmi troppo sulla storia ma voglio soffermarmi un attimo sulla regia e sulla scrittura del film. Partendo dal fatto che il doppiaggio italiano è uno dei peggiori della storia, i dialoghi sembrano generati casualmente da un’intelligenza artificiale che funziona a metà o copiati dalle classiche vignette di un qualsiasi libro di inglese delle elementari.

Madame Web Sydney Sweeney

La realizzazione tecnica fa paura all’uomo della strada

Per quanto riguarda la regia, firmata da S.J. Clarkson (Dr.House, Dexter, Jessica Jones), è pessima. Sembra di trovarsi davanti a una serie di esperimenti per comprendere cosa si può fare con le nuove camere Sony, tra twist a 360° completamente inutili e movimenti rapidi che rendono il tutto ancora più confusionario.

Altro elemento che mi ha fatto pensare che questo film potesse essere una sorta di “terreno di allenamento” c’è anche l’alta presenza di product placement (“Hey dammi una birra!” – “Ma no! Prendi questa LATTINA DI COLA che ti fa benissimo!”), con il villain (tra l’altro completamente reinterpretato rispetto alla controparte fumettistica e che diventa un evil Spider Man) che salta da un cartellone pubblicitario all’altro, mostrando in maniera cristallina una serie brand particolarmente noti.

Madame Web villain

Tornando al comparto puramente tecnico voglio anche sottolineare una gestione del suono che faccio fatica a definire in un modo diverso da “ridicola” con una serie di jump scare totalmente fuori contesto che servono probabilmente a svegliare gli spettatori che dormono già dai primi 10 minuti, oltre che ad annunciare la presenza del villain in scena.

Il montaggio è forse uno dei più grandi punti deboli della pellicola ed evito di parlarne approfonditamente perchè dopotutto voglio bene a Sony e Columbia e sarebbe, in questa situazione specifica, come sparare sulla croce rossa. Un lavoro leggermente migliore è stato effettuato sugli effetti speciali di alcune sezioni specifiche, che restano comunque mediocri per gran parte del film.

Madame Web scena

Madame Web potrebbe diventare un cult

Data la quantità, praticamente totale, di elementi negativi e la presenza di nessun elemento positivo (Sydney Sweeney e Dakota Johsonn? Purtroppo non si salvano nemmeno loro) Madame Web mi ha ricordato molto i cortometraggi che giravo da bambino con i mezzi più rudimentali a disposizione e per questo il film potrebbe diventare un cult per una nicchia degli amanti dell’orrido.
L’intera produzione è così confusa che è emblematico il fatto che Dakota Johnson stessa non sapesse che il film non facesse parte dell’MCU. 

E la post-credit? Non c’è.
(Aggiungerei “per fortuna” a questo punto)

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Davide Conte

Davide Conte

Classe 1992. Nato sull'isola di Lost, figlio di Sony e Microsoft, cresciuto in sala giochi. Nessuno mi ha mai battuto a Puzzle Bobble.

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