Il mercato dei videogiochi su disco si trova ad un punto morto, specialmente per quanto riguarda le pubblicazioni su Xbox, o almeno, questo è quanto sembra riportarci un addetto ai lavori, tale Christopher Dring di Game Industry. Secondo quanto riportato da Dring (e ripubblicato da VideoGames Chronicles) il mercato fisico sul piano Microsoft sarebbe in seria crisi.
Proseguendo nella lettura leggeremo insieme le dichiarazioni (prive quindi di ufficialità) da parte dell’insider, che si incastrano in uno degli argomenti più chiacchierati dai videogiocatori negli ultimi mesi: l’only digital è il futuro? Secondo Dring saremmo in questo caso con un piede già in questo futuro, e anche le principali aziende di rivendita europea sarebbero di questo avviso.
I giochi Xbox non vendono più su CD?
Leggiamo insieme le dichiarazioni di Dring, ricavate da un video che vi riportiamo qui sotto:
“Ho parlato con un pezzo grosso dei rifornitori di videogiochi che operano in Europa, giusto prima di Natale mi ha rivelato che né lui né altri dirigenti hanno intenzione di listare nuovamente i giochi in formato fisico per Xbox. Hanno semplicemente iniziato a non ordinare né immagazzinare più questi prodotti perché si sono accorti che il mercato è sempre più orientato verso il digitale. Non ci sono benefici nell’acquisto di un titolo su disco, anche perché gira peggio.”
L’insider ha poi proseguito affermando che:
“Il margine sull’hardware è spesso piuttosto ridotto. Non sono riuscito a confermarlo, non sono riuscito a trovare di quale rivenditore si tratti, ma è stato un vero e proprio capo editoriale europeo a dirmelo.”
A queste parole si accostano quelle Daniel Ahmad, direttore della ricerca e degli approfondimenti presso Niko Partners, che è intervenuto affermando che:
“Ad oggi, l’80% delle vendite di un titolo qualsiasi tra i AAA è di natura prettamente digitale: siamo certamente di fronte ad un cambio generazionale per l’intera industria del gaming.”
Sottolineiamo che, ad oggi, non sono state fatte affermazioni ufficiali da parte di Microsoft né delle suddette “aziende leader europee” in merito a queste voci: se però ci fosse un fondo di verità, saremmo di fronte ad una grande rivoluzione per il mercato videoludico.
