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Due casi sulle AI a confronto: in America si finge un politico e viene bannata, in Giappone vince un premio letterario

OpenAI è molto ferrea sull’uso dei suoi strumenti nelle campagne elettorali per evitare disinformazione e la compromissione della sicurezza, del benessere e dei diritti degli altri. Infatti ha di recente bloccato la startup AI Delphi, sviluppatrice del Dean.Bot, un bot AI basato su ChatGPT che parla e ragiona come Dean Phillips, un politico democratico statunitense.

Il bot è stato sviluppato per aiutare Philips nella sua campagna elettorale; parlava quasi come il vero Phillips, ed era persino ing rado di rispondere a qualsiasi domanda gli venisse formulata sul sito ufficiale. Dopo aver pubblicato il bot, gli sviluppatori avevano comunque messo le mani avanti dicendo che non si trattava di un bot perfetto, e che avrebbe potuto dire cose scorrette o che non dovevano essere dette.

Con il bandi AI Delphi da parte di Open AI, è stato anche eliminato il bot: se si naviga sul sito ufficiale ci si ritroverà il messaggio “Dean.Bot è assente per la campagna in questo momento“. La startup sosteneva che i bot potessero aiutare a educare gli elettori, diversamente da OpenAI. La portavoce dell’azienda Lindsey Held ha infatti ricordato che tutti coloro che vogliono sviluppare con gli strumenti di OpenAI devono rispettare anche le loro politiche di utilizzo.

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In Giappone un romanzo scritto con l’aiuto di ChatGPT vince un premio importante

Se in America un’AI viene bannata per motivi di sicurezza e trasparenza… In Giappone viene usata come supporto nella scrittura di un romanzo che ha poi vinto un prestigioso premio. Quest’ultimo è il recente caso di Rie Kudan, una giovane scrittrice che ha scritto il suo romanzo Tokyo-to Dojo-to (La torre della compassione di Tokyo) facendosi aiutare da ChatGPT.

La scrittrice ha ammesso che ha usato ChatGPT per usare le parole con cura, visto che il romanzo ha come tema la giustizia, e che circa il 5% dell’opera è stato fatto dall’AI. Nonostante questo, il romanzo ha stupito i giudici del prestigioso premio letterario Akutagawa Prize, che l’hanno trovato un’opera divertente e che stimola il dibattito su come usare le AI nella letteratura. Infatti hanno deciso di dare a Tokyo-To Dojo-To il primo premio.

Anche se i giudici sono stati entusiasti del romanzo, in rete gli utenti si sono divisi tra chi è a favore della sua vittoria e chi è contro. Un utente ha preso la palla al balzo e ha scritto un commento apparentemente imparziale usando anche lui ChatGPT per realizzarne il 5%.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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