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Baldur’s Gate 3: questo e altri titoli Larian Studios non arriveranno mai su Game Pass e su altri abbonamenti

Con una dichiarazione ufficiale pubblicata sui social, Swen Vincke, il CEO di Larian Studios, ha avvisato tutti che Baldur’s Gate 3 e altri titoli da loro sviluppati non approderanno mai sui più popolari servizi di abbonamento dei videogiochi, quali ad esempio Xbox Game Pass. Queste dichiarazioni sembrano mettere fine ai tanti rumors che anticipavano appunto l’uscita del Game of the Year 2023 e dei precedenti capitoli su tali abbonamenti, forse per la delusione di molti che li attendevano con ansia.

Tutta questa discussione nasce da una risposta che Swen ha voluto dare nei confronti di un post della testata IGN, dove venivano ribadite le dichiarazioni fatte da Philippe Tremblay di Ubisoft riguardo il futuro dei giochi, inevitabilmente destinati a essere parte di abbonamenti, piuttosto che essere dei giochi da possedere. Il CEO di Larian Studios si è mostrato particolarmente contrariato a questo tipo di futuro, dichiarando con fermezza che Baldur’s Gate 3, per scelta, non debutterà mai su questi servizi. Di seguito vi offriamo l’intera risposta pubblicata su X/Twitter, tradotta in italiano.

Qualunque sia il futuro dei giochi, il contenuto sarà sempre la cosa principale. Ma sarà molto più difficile ottenere contenuti validi se l’abbonamento diventerà il modello dominante e un gruppo ristretto potrà decidere cosa immettere sul mercato e cosa no. La strada da percorrere è quella del passaggio diretto dallo sviluppatore al giocatore.

Convincere un consiglio di amministrazione ad approvare un progetto alimentato dall’idealismo è quasi impossibile e l’idealismo ha bisogno di spazio per esistere, anche se può portare al disastro. I modelli di abbonamento finiranno sempre per essere esercizi di analisi costi/benefici volti a massimizzare i profitti. Non c’è nulla di male in questo, ma non può diventare un monopolio dei servizi in abbonamento. Siamo già tutti dipendenti da un gruppo selezionato di piattaforme di distribuzione digitale e la scopribilità è brutale. Se queste piattaforme dovessero passare tutte all’abbonamento, la situazione diventerebbe selvaggia.

In un mondo del genere, per definizione, la preferenza del servizio di abbonamento determinerà quali giochi verranno realizzati. Fidatevi di me: non lo volete davvero. Per riassumervi: non troverete Baldur’s Gate 3 e i nostri giochi su un servizio in abbonamento, anche se rispetto il fatto che per molti sviluppatori rappresenti un’opportunità per avviare il loro gioco. Non ho alcun problema al riguardo. Voglio solo assicurarmi che l’altro ecosistema non muoia perché è prezioso.

Swen Vincke, direttore di Larian Studios per Baldur's Gate 3

E intanto Baldur’s Gate 3 spopola nelle librerie Steam

A rafforzare le dichiarazioni del CEO di Larian Studios, ci sono i numeri legati alle vendite del 2023 su Steam. Nei mesi successivi al suo debutto infatti, Baldur’s Gate 3 è stato in grado di superare alcuni dei colossi rilasciati quest’anno, quali ad esempio Starfield, EA Sports FC 24, Resident Evil 4 e Hogwarts Legacy. Come riportato da VGInsights, il titolo ha infatti surclassato facilmente i suoi inseguitori, grazie soprattutto all’andata di popolarità ottenuta nel corso dei mesi, nei quali è stato offerto un supporto di prima qualità e un gigantesco numero di aggiornamenti.

In totale, Baldur’s Gate 3 ha realizzato 657 milioni di dollari in vendite su Steam, piazzandosi al primo posto di questa particolare top 10, seguito da Hogwarts Legacy con 341 milioni, Starfield con 235 milioni, Resident Evil 4 con 159 milioni, Sons of the Forest con 116 milioni, Armored Core 6 con 87 milioni, EA Sports FC 24 con 81 milioni, Star Wars Jedi Survivor con 68 milioni, Lethal Company con 52 milioni e infine Cities Skylines 2 con 50 milioni.

Per alcuni di questi titoli va a sfavore il loro periodo di uscita in quanto, pur piazzandosi nella top 10, non hanno avuto lo stesso tempo a disposizione per vendere rispetto a Baldur’s Gate 3. Altri invece sono una legittima sorpresa, come ad esempio Lethal Company, divenuto virale e popolarissimo offrendo un’esperienza spaventosa e allo stesso tempo estremamente divertente in compagnia. Questi dati servono anche a dimostrare come effettivamente i giocatori continuino ad acquistare i giochi e a possederli, contrariamente alle dichiarazioni fatte da Philippe Tremblay di Ubisoft, ma vedremo se effettivamente in futuro si continuerà per questa strada o se le aziende e gli studi di sviluppo si sposteranno davvero verso un mondo di videogiochi nascosti dietro gli abbonamenti.

VGInsights Top 10 Vendite su Steam del 2023

Leggi anche: DOPO BALDUR’S GATE 3, LARIAN INIZIA I LAVORI PER UN NUOVO GRANDE PROGETTO

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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