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Dopo 34 anni Tetris è stato “battuto” — ma non finito

Molti gamer pensano che Tetris non sia abbastanza divertente, considerata l’abbondanza di giochi dalla grafica spettacolare che sono disponibili al giorno d’oggi; eppure anche nel 2024 è possibile trovare appassionati con una devozione quasi religiosa per il “semplice” ma incompletabile gioco dei blocchi cadenti.

Tra questi inflessibili amatori c’è anche Willis “Blue Scuti” Gibson, un tredicenne prodigio che è finalmente riuscito a battere NES Tetris. Si tratta di un record senza precedenti, un’impresa fino a qualche anno fa considerata impossibile. E adesso, storia finita? Beh no, perché anche dopo questa conquista epocale non si è ancora raggiunto l’orrizonte finale del gioco: Gibson avrà pure “messo K.O.” Tetris, ma nessun umano è ancora riuscito a raggiungere —né tantomeno battere— l’ultimo livello del gioco, l’infernale, rosso sangue 255.

Nonostante siano passati 34 anni dalla pubblicazione di Tetris per il NES, fino al 2023 la cartuccia era sempre riuscita ad avere la meglio sul giocatore. Ogni partita finiva con i blocchi che precipitavano a picco, le forme geometriche si impilavano, e inevitabilmente la situazione sfuggiva al controllo dell’operatore umano. Il banco vinceva sempre.

Cartuccia NES Tetris boss tre cuori non battuto

Ecco come un tredicenne ha ribaltato un duello che pareva truccato in favore della macchina, e perché Tetris non è ancora stato finito per davvero.

Tetris per NES era invincibile

Tetris è uno dei giochi più venduti di tutti i tempi, e negli anni è stato coniugato in una miriade di versioni differenti. La declinazione più amata dai fan più hardcore è senza dubbio quella per NES, un titolo sempreverde, protagonista di tornei, sfide al tempo, e gare al punteggio massimo. Le competizioni “testa a testa” vedevano due giocatori impegnati a sopravvivere il più a lungo possibile: nessuno si aspettava che uno dei due contendenti vincesse, perché, molto semplicemente, vincere era impossibile.

Ogni sfida era una guerra di resistenza contro l’inevitabile, come quando in piscina ci si sfida a trattenere il fiato più a lungo possibile.

Tetris NES torre Game Over
Oh, non di nuovo…

Per molti anni la barriera infrangibile è stata il livello 29, un punto di non ritorno dopo cui i pezzi cadevano talmente veloci da risultare ingestibili. Tenere premuto “destra” o “sinistra” sul controller del NES non bastava più per far raggiungere ai blocchi la posizione desiderata, tanto era veloce la loro caduta. Poi la scoperta dell’hypertapping ha aperto nuovamente gli orizzonti di NES Tetris.

L’hypertapping (2010), e successivamente il Rolling (2021), sono tecniche che permettono di superare la “velocità massima” degli input di Tetris, rendendo possibili più di 20 pressioni al secondo. Queste strategie emergenti sono state fondamentali per rimettere il controllo sui pezzi in caduta nelle mani —anzi, nelle dita— dei giocatori.
Il proverbiale recinto del livello 29 era stato aperto, ma Tetris non si sarebbe lasciato sconfiggere facilmente.

Tecnica Rolling controller NES
Rolling sul controller NES dimostrato da aGameScout

Come si batte Tetris?

Ignorando il Game Type B, una modalità in cui è possibile battere ufficialmente Tetris se si riesce a eliminare una riga dallo spessore di quattro blocchi in un colpo solo (obiettivo, questo, assolutamente triviale per gli esperti), non c’è modo di sconfiggere la versione per NES. Uno schermo di vittoria vero e proprio non esiste proprio, perciò i giocatori si sono dati l’obiettivo di raggiungere il “kill screen“, ovvero estendere la partita fino a mandare in tilt cartuccia e console, costringendole a bloccarsi.

La RAM limitata del NES può gestire un numero finito di livelli, ma gli sviluppatori non se ne sono preoccupati troppo. Dopotutto non ritenevano possibile superare il livello 29. Ecco spiegato perché dallo scenario 30 in poi il gioco “perde la testa”: si comporta in modo sempre più erratico, adottando schemi di colori inusuali, e soprattutto diventando prono a bloccarsi quando si verificano certi eventi.

Kill screen in Pac Man Namco 1980 The layer underneath the games digital images

Tetris non avrà uno schermo di vittoria, ma i fan hanno deciso all’unanimità che riuscire a briccare (bloccare) il gioco sarebbe stato un “game over” valido: volevano ripagarlo con la sua stessa moneta, costringendolo a riavviarsi per mano del giocatore. Questa condizione di vittoria divenne presto la “fine” che i gamer inseguivano dal 1989, un sogno realizzatosi grazie all’impresa di “Blue Scuti” Gibson.

Il trionfo di Blue Scuti su NES Tetris

Grazie alla dettagliatissima tabella compilata su Google Docs da HydrantDude, conosciamo alla perfezione le condizioni che portano al kill screen di Tetris per NES. A causa dell’architettura del gioco, le condizioni di brick sono numerose, specifiche per livello, e apparentemente senza senso.

Condizioni Killscreen per Tetris NES
Il mantra degli affezionati

Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: la vera difficoltà sta nel riuscire a mettere in pratica le strategie (in teoria semplici) necessarie a raggiungere il kill screen. Il primo approdo disponibile aspettava paziente al livello 155, cioè ben al di sopra del record mondiale, che a novembre 2023 risultava essere a quota 148.

Gareggiando contro Fractal, cioè quello che molti consideravano il miglior giocatore di Tetris al mondo, Blue Scuti decise di iniziare il suo sprint verso il primo kill screen disponibile, ottenendo risultati strabilianti. Per raggiungere il suo obiettivo avrebbe dovuto superare i livelli Dusk e Charchoal, soprannominati così a causa dello schema di colori scurissimo, che rende quasi impossibile distinguere i blocchi in caduta dallo sfondo nero.

Tetris NES livello Charcoal scuro blocchi neri
Lo scurissimo livello Charcoal.

Lo sprint

Il 19 dicembre Blue Scuti sfiora l’impresa, bloccandosi al livello 153, giusto di fronte alle porte del killscreen. Scuti e Fractal si alternano in tentativi sempre più vicini al bersaglio, poi Blue Scuti raggiunge finalmente il livello 155 e… non riesce a soddisfare le condizioni per il crash. Per bloccare il gioco aveva bisogno di eliminare una riga alta solo un blocco (singola), ma nella foga del momento ottiene accidentalmente una tripla eliminazione, passando al livello successivo. La finestra del crash è ormai passata.

A questo punto la velocità dei blocchi è praticamente ingestibile, ma Scuti è costretto a tenere duro e sopravvivere fino alla prossima occasione: livello 157, dove esiste una possibilità del 73% di provocare il killscreen con l’eliminazione di una singola riga. Ogni esitazione sarebbe fatale, e il successo è tutto fuorché assicurato — eppure Scuti non può farsi scoraggiare.

Pac Man killscreen
Il kill screen di Pac Man: in questo livello diventa impossibile raccogliere abbastanza punti.

La situazione sembra tragica, i blocchi non vogliono obbedire alla volontà del ragazzo e iniziano ad accumularsi in una collina che cresce, cresce fino a diventare una terribile torre di blue e verde; il tempo per processare la prossima mossa è quasi nullo, piovono cubi, volano “S”, abbondano “Z”, poi una “J” precipita dall’alto, e si tratta forse dell’ultimo pezzo manovrabile prima dello scacco matto. Scuti lo ruota, tamburella futiosamente sul controller, spinge la J blu in un angolino striminzito sulla sinistra e il pezzo si allinea perfettamente con una riga singola. Le probabilità vengono compilate in un istante, i numeri generati dal codice sono troppo grandi per la RAM tirata al limite, e l’RNG concede la sua capricciosa benedizione.

Lo schermo si congela. Blue Scuti porta la mano alla bocca. Tetris è caduto.

Blue Scuti batte Tetris NES, con timestamp per convenienza.

Perché NES Tetris non è ancora stato finito?

Scuti ha smosso un polverone senza precedenti nella community, attirando le congratulazioni e l’interesse di tutti gli appassionati e pure della stampa internazionale. Eppure Tetris deve ancora essere conquistato definitivamente.

Blue Scuti Gibson ha dimostrato che è possibile guadagnarsi una vittoria e “battere” Tetris sul suo stesso terreno, e senza dubbio questo è solo l’inizio della gara per raggiungere il killscreen che più si addentra nei livelli. Ma se dobbiamo fare i pignoli Tetris potrà dirsi risolto solo quando un giocatore umano riuscirà a completare il livello 255, cioé il vero e proprio stage finale, oltre il quale si verifica un loop che ci riporta allo scenario numero 0.

Tetris NES livello finale 255 tutto rosso
Hell.

Finora ci siamo arrivati soltanto con la modalità “tool assisted“, che rallenta il gioco a tal punto da permettere di studiare (ed eseguire) meticolosamente ogni singola mossa. Una prova di concetto cui la destrezza umana non è ancora riuscita a dare concretezza. Intanto, Tetris aspetta in cima alla torreggiante scala, asserragliato in un velocissimo livello dal colore rosso infernale. Davanti al suo antro, un campo minato di codice selvaggio e tutt’ora indomato.

È convinto che non riusciremo a batterlo. Blue Scuti e gli altri si stanno scrocchiando le nocche.

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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